E’ il filo conduttore di una vita il titolo scelto da Loris Tonino Paroli per la personale nel castello del paese che gli ha dato i natali, Casina. A Sarzano, si inaugura infatti sabato 12 luglio alle 17.30 la mostra “Oltre i confini” in cui l’artista di Banzola raccoglie opere che testimoniano l’evoluzione di una vita.
“Fare un'esposizione artistica al castello di Casina per me è un'enorme felicità, è un ritorno nei luoghi della mia infanzia dopo un percorso articolato di molti decenni”. Un percorso da autodidatta segnato per lungo tratto dal leggere nella realtà soprattutto la costrizione e la conseguente ricerca di libertà: “Dopo la galera della miseria, dopo la galera fabbrica e dopo la galera carcere finalmente, soggettivamente, sono libero e svolgo due attività: vado dall'orto all'arte!”
L’intelligenza della povertà, sperimentata fin dall’infanzia nella costruzione dei giocattoli con ciò che l’ambiente offriva, si afferma nell’età adulta, nella creazione artistica. E il confronto non può che essere con il limite: “La mia creatività è catturata dal fascino dei confini, cioè quel dipingere le determinazioni sui confini e spesse volte sconfinandoli... confini, ovviamente non solo geometrici, ma politici, culturali, logici, illogici e soprattutto confini degli opposti e dei trapassi. Tutte le forme di creatività artistiche fanno iniezioni di libertà, spingendo l'umanità ad alzar lo sguardo a possibili più lontani orizzonti da conquistare; se non fosse stato così nei secoli saremmo rimasti alle palafitte!”
Negli anni di carcere conseguenti all’adesione alle Brigate Rosse, Loris Tonino Paroli trova “la fuga per la libertà” nella pittura: “Inizialmente in prigione ho fatto molto figurativo... poi via via in libertà per andare “Oltre il Muro di Cinta” (titolo di un libro di poesie mie e di un altro detenuto nativo di Casina), sono passato ad altre forme, anche se non ho perso i riferimenti belli della natura. Paradossalmente in quei luoghi punitivi avevo più tempo e più esigenze per comunicare con i linguaggi non verbali. Sull'argomento pittura ho studiato tutto: linguaggio dei colori, tecniche, storia dell'arte, i grandi pittori.” l'arte è creatività, inventiva fuori dalle ripetizioni e deve saper liberare nuovi luoghi di osservazione del e sul mondo della vita e deve sapere esprimere i lati più artistici ed affascinanti al di là delle pretese spiegazioni logiche. Infatti è lungo questo percorso pittorico, ma non solo, che cerco l'uscita con rottura sui confini per trovare la strada del ritorno verso una dimora non certo anagrafica dove spero la vergogna diffusa non trovi mai l'ingresso. Dipingo percorsi di liberazione che vanno dal pensiero all'Io interiore e agli spazi più immensi, ovverosia che vanno dalle filosofie dei contrasti alle emozioni poetiche del non comunicato, ai cieli dai colori infiniti della luce dove il capire e il sentire si coniugano col progettuale e il casuale, col conscio e l'inconscio.
E tra i solchi accostati delle gentilezze dei colori vedo la mia pittura come il più bel territorio entro il quale poter seminare tutti i miei conflitti e desideri per farli rinascere con l'animo di un nuovo tempo, di un tempo che sia solo mio, nostro.
È quindi una rinascita ritornare nei miei luoghi d'origine con messaggi creativi di pittura”.
La mostra “Oltre i confini” di Loris Tonino Paroli si apre al Castello di Sarzano sabato 12 luglio alle 17.30 e resterà aperta fino al 4 agosto tutti i sabati e le domeniche dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19
Per informazioni: 348 5186396
Da Muro di Cinta
Come sto?
come dalla
gabbia al
Serraglio
Stanno
i volatili
Maggio 1981
______
Sono le Venti
Il mare si sgranchia
la libera sua
Sanguinante il sole
arrossisce le nubi
dell'orizzonte.
Sulla cinta un cambio
di guardia.
E noi come ieri
apparecchiam le gavette.
Palmi Maggio 1981