Un lago che si fa sogno... e una montagna che si fa realtà viva e vegeta per un'estate che comincia a farsi sentire anche sulle terre alte. Dal passo del Lagastrello a Valcieca un viaggio tra montagna e laghi. Tra sentieri e profumi. Tra anime e cuori. Parole e vita. Di un fazzoletto di terra che diventa orizzonte e si apre sull'infinito di un cielo che accoglie tutto e tutti. E dentro questo fazzoletto le terre alte della valle dell'Enza (è proprio qui al Passo dove il fotografo scatta questa immagine, che nasce il gran fiume che dopo una 90 di km scende alla bassa) si aprono come un'anima ricolma di sapori e percorsi. Tutti da vivere perchè l'estate, finalmente, è arrivata. E dalla Pieve di San Vincenzo, a Cecciola, a Succiso, a Miscoso, a Rigoso, ad Aneta e a Valcieca gli antichi borghi montani tornano a vivere con coloro che hanno le seconde case che tornano alle proprie origini e i turisti che restano meravigliati dalla atavica bellezza di questo antico territorio. Pezzi di vita che si trasformano e si mischiano al vento, all'acqua e allo spazio. Terre alte tutte da vivere. Alla grande per una grande lunga calda estate all'insegna delle mitiche feste paesane che nelle valli dei cavalieri e nelle corti vescovili di Monchio invitano la gente a fare comunità, a stringersi insieme per un ballo, un sorriso, una grande mangiata, una rimpatriata dopo un anno di lavoro nelle asfittiche città. E' il richiamo della natura, di un paesaggio amico, di antiche comunità montanare che ti fanno sentire a casa anche se non sei di qui. L'ospitalità qui è sacra. Lo dimostrano le vetuste ma suggestive chiesette montane, la diruta abbazia di Linari e la Pieve di San Vincenzo, matrice di tutte le chiese montane dei comuni di Ramiseto, Palanzano, Monchio delle Corti e parte di Tizzano Val Parma. Una grande storia per un futuro altrettanto roseo. Le terre alte salutano l'estate e i turisti che verranno (si spera molto numerosi). Le occasioni per fare festa non mancheranno. Di ogni genere e per ogni gusto.