Iniziativa sul tema della deportazione promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Castelnovo ne’ Monti. E’ in programma lunedì 30 giugno p.v. nella corte “A. Campanini” del Centro culturale polivalente “C. Monzani” di Castelnovo ne’ Monti.
A settant’anni dalla liberazione dei campi le circostanze storiche sono state complessivamente chiarite. L’aspetto morale dei lager rimane invece una questione completamente aperta. Ed ancora totalmente aperto rimane anche il dibattito iniziato da Adorno in merito all’annosa questione dell’educazione e della memoria: "L'esigenza che Auschwitz non si ripeta è in assoluto la prima in campo educativo. Precede di tanto qualsiasi altra esigenza che credo non sia necessario né doveroso giustificarla. Doverla giustificare avrebbe qualcosa di mostruoso al cospetto di quel che di mostruoso accadde”. Al termine del XX secolo nuove forme archivistiche e digitali permettono la costituzione di una nuova forma di memoria indissolubile: appunto quella digitale. Nel tentativo di sconfiggere il fattore tempo e preservare il ricordo degli ultimi testimoni rimasti ed affidarlo alle generazioni future. Nella serata “il luogo e la parola” si metteranno a confronto due tipi di percorsi memorialistici differenti: l’esperienza di una classe delle superiori in visita allo stammlager, il campo tedesco per prigionieri di guerra di Kahla, e il progetto di videoricerca sugli ultimi ex internati militari reggiani rimasti. Un percorso che ondeggia tra gli occhi del visitatore e le parole dei sopravvissuti di allora.
Informazioni: tel. 0522610204, [email protected]