“Basta al silenzio” esplode a Vetto la protesta a seguito del perdurare dell’interruzione per frana della provinciale 513. In località Cantoniera di Vetto un noto smottamento spezza in due la parte Appenninica della Val d’Enza con comprensibili disagi, dato che si tratta della seconda arteria di comunicazione tra collina e pianura reggiana.
L’ultima caduta massi ha obbligato la Provincia di Reggio Emilia all’ennesima chiusura totale. La stessa Provincia ha dichiarato, per voce della presidente Sonia Masini, di necessitare di tempo e di non avere risorse per la soluzione, 4 milioni di euro per una soluzione definitiva. Purtroppo di lì a pochi giorni esce un’infelice nota sull’immissione trasferimento di quindici milioni di euro dall’ente provinciale (a fine esercizio) alle fiere reggiane.
Al lavoro intanto uno scavatore della stessa Provincia per il disgaggio dei massi, ma anche il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale con il Comune di Vetto (che in tutta fretta provano a garantire il transito per l’impervia Rossigneto – Vogilato).
E mentre sulla stampa si legge qualche protesta delle associazioni e di gruppi di minoranza, nella notte trascorsa, è esplosa pubblicamente la rivolta dei commercianti vettesi, diversi dei quali basano la loro attività proprio sul passaggio di mezzi e persone interrotto da tre settimane. In paese appaiono cartelli che invocano la soluzione al problema “Siamo l’isola che non c’è” recita uno di questi.
“Siamo in 25 commercianti – spiegano a Redacon – e chiediamo che l’ingegnere Valerio Bussei, della Provincia e chi di dovere intervenga tempestivamente per una soluzione. L’economia del nostro paese è in questi giorni in ginocchio. Le richieste giungono da tutti i cittadini vettesi. Se qualcuno non è in grado di fare il proprio lavoro si dimetta”.
Evidentemente la riapertura della strada preannunciata nei giorni scorsi non ha dato l’esito sperato. Il tutto era stato preceduto dall’apertura di un gruppo su Facebook “I nemici della frana Cantoniera” che in pochi giorni ha assommato un vertiginoso gruppo di adesioni, oltre 1300, e monitora costantemente la situazione, comprese le promesse mancate, come la riapertura dopo due settimane preannunciata con una nota dell’ente di Corso Garibaldi pubblicata su Redacon. Ma i membri del gruppo rilevano che la pur necessaria riapertura della provinciale del nevianese (interrotta da mesi a Scurano) non è una soluzione efficace per i vettesi allungando di parecchio il percorso e non essendo propriamente camionabile. Si susseguono nel gruppo immagini, video e l’intervento di qualche geologo.
“I Comuni di Vetto e Ramiseto – spiegano a Redacon Roberto Pagani, assessore del Comune di Vetto e Marco Leonardi, vicesindaco del Comune di Ramiseto -, venerdì scorso, hanno partecipato in Provincia a una riunione unitaria con l’assessore Gennari e i tecnici al lavoro sulla frana. Dobbiamo delle risposte ai nostri cittadini. Dal punto di vista tecnico pare ci si trovi dinnanzi a una frana molto complessa: risulta difficile ipotizzarne anche la composizione interna delal stessa. Stanno per essere posizionati due inclinometri per studiare i movimenti futuri del versante, mentre si creerà una barriera a metà con un cordolo para massi in cemento armato, sul versante, per escludere la caduta di nuovi massi sulla strada. Contemporaneamente con un bulldozer si riaprirà la strada. Abbiamo richiesto che la ditta operi comunque in condizioni di sicurezza”.
L’assessore Gennari ha richiesto alla ditta incaricata doppi turni di lavoro per un totale di 14 ore giornaliere.
Lunedì pomeriggio si terrà una nuova riunione alle 16.30 per ipotizzare una soluzione alternativa in caso di smottamenti futuri. I tecnici stimano in 10 il numero di giorni indicativi ora necessari per la riapertura. Qualche giorno in più secondo gli stessi operatori.
Sulla necessità di informare la popolazione è intervenuta anche la minoranza consiliare vettese, con la nota in cui si afferma: “intendiamo sollecitare un incontro pubblico nel quale venga chiarita la situazione relativa alla frana di Cantoniera. Le notizie frammentarie che ci vengono propinate da fonti della Provincia non aiutano a dissolvere quell’alone di mistero che circonda lo smottamento sulla provinciale 513”.
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Sulla frana ecco il testo completo dell’interpellanza della minoranza consiliare vettese.
Al signor Sindaco di Vetto
INTERPELLANZA E RICHIESTA DI CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE APERTO
Oggetto: situazione viabilità della Val d'Enza, frana di Cantoniera.
Con la presente istanza i sottoscritti consiglieri del Comune di Vetto intendono porre l’accento sulla grave situazione riguardante la frana di Cantoniera. I danni provocati all’economia locale dall’ interruzione della strada provinciale 513, in contemporanea con la provinciale parmigiana, stanno assumendo dimensioni davvero preoccupanti, andando a minare ulteriormente un’area già profondamente segnata dalla crisi degli ultimi anni.
Gli esercizi commerciali e, in genere, le attività imprenditoriali di Vetto e zone limitrofe stanno pagando un prezzo davvero alto e il perdurare di una situazione del genere potrebbe portare ad effetti catastrofici anche sul breve termine.
Pertanto intendiamo sollecitare un incontro pubblico nel quale venga chiarita la situazione relativa alla frana di Cantoniera.
Le notizie frammentarie che ci vengono propinate da fonti della Provincia non aiutano a dissolvere quell’alone di mistero che circonda lo smottamento sulla provinciale 513.
Crediamo sia legittimo per la popolazione del territorio avere informazioni dettagliate sullo stato della frana e sulle azioni che la Provincia intende intraprendere a breve/medio termine. Vorremmo perciò che l'Amministrazione chiarisse il ruolo che il Comune ha avuto finora sulla vicenda e la posizione che sta tenendo nei confronti della Provincia, finora intervenuta in modo quantomeno inefficace e molto dispendioso.
Piuttosto che avanzare proposte, stante la tecnicità e la delicatezza dell’argomento, pensiamo sia più importante in questa fase avere una fotografia ben precisa dell’attuale situazione del fronte franoso, suffragata da opinioni di fonti tecniche (geologi, ingegneri, etc).
Riteniamo sia un diritto improrogabile per gli abitanti dell’area conoscere le prospettivi credibili a breve/medio termine sul tema in oggetto ed è compito degli enti preposti fornire le risposte del caso in tempi adeguati alla gravità dell’evento. Pertanto auspichiamo che la S. V. prenda in considerazione la nostra richiesta per l’organizzazione di un incontro pubblico in cui siano presenti autorità competenti (Provincia, ex Genio Civile, etc) e Tecnici specializzati.
I consiglieri di minoranza
Andrea Muzzini, Margherita Crovi, Renzino Fiori
Bene l’interpellanza, atto dovuto. Ma voi della minoranza state dando un aiuto concreto alla giunta o state solo a guardare che cosa fanno gli altri, aspettando un errore, un’incertezza sui quali poi fare polemica? E si ci foste voi al loro posto? Maggioranza o minoranza dovete tutti lavorare per il vostro paese, in questo caso ancor di più dovete essere un’unica squadra, mettendo da parte i risultati elettorali.
(Costi Sara)
L’emergenza-frana è un problema che purtroppo sta assumendo grandi dimensioni, creando disagi non soltanto all’economia dei paesi coinvolti ma anche ai tanti pendolari che utilizzano il tratto in questione. Qualsiasi iniziativa tesa a sbloccare la situazione e a “scuotere i piani alti” della Provincia dovrebbe essere vista come un atto di senso civico utile per tutti, che va ben oltre le parti politiche. Sarebbe davvero bello vedere lavorare insieme chi si è candidato un mese fa, al di là dei vincenti e perdenti, per il Bene comune dei cittadini. Speriamo che queste iniziative smuovano l’opinione pubblica e non solo…
(Lù)
Speriamo davvero che chi di dovere stia cercando di risolvere la situazione con un impegno maggiore del solito…???? La politica lasciamola da parte… Vetto tutta deve remare in un’unica direzione per risolvere questa faccenda tristissima… tristissima…
(Alle)