Nuova iniziativa del comune di Casina alla Casa Cantoniera domenica 22 giugno.
Alle 21 si terrà un concerto di fisarmonica del m° Paolo Gandolfi e la presentazione del libro Contavamo i cavalli bianchi di Antonio Casoli, approfondita e corposa ricostruzione, tra memoria e sociologia, della storia di Reggio, con particolare attenzione alla parte sud, tra porta Castello e S. Pellegrino. Una storia attenta ai processi storici, architettonici, sociali e culturali e quindi l’identità dei luoghi. Una storia “ricostruita con passione precisione, mediante ricerche sul campo, sia testimoniali che documentali, e con un occhio sempre rivolto alla dimensione sociale” scrive nella prefazione Michele Moramarco sottolineando la passione, l’amore dell’autore per i luoghi che l’hanno visto crescere, per i costumi che ne hanno sostanziato la vita.
“Data la vastità di richieste sia degli autori che del pubblico, abbiamo ampliato l’offerta dei Martedì alla Cantoniera con alcune domeniche, sia alla Cantoniera (oltre questa del 22 giugno, le sere del 10 e 17 agosto) che di pomeriggio in alcune suggestive località del comune come il Museo delle Cose Antiche del Faieto (6 luglio) e la corte di Monchio dei Ferri (27 luglio)" precisa la curatrice Giovanna Caroli.
Antonio Casoli, nato a Reggio nel 1936 è dipendente amministrativo di diverse cooperative quindi della provincia di Reggi Emilia, funzionario nel settore del turismo e dei giochi sportivi. Accompagnatore turistico professionale e docente in corsi di abilitazione per guide, collabora con diverse testate giornalistiche e televisive.
Paolo Gandolfi è molto conosciuto sulla nostra montagna dove il suo nome si associa a quello dell'Istituto Musicale "Merulo". Nato a Vezzano sul Crostolo nel 1934, dopo una brillante carriera internazionale (risiede a lungo a Parigi), dal 1964 è docente di fisarmonica presso l'Istituto Musicale "A. Peri" di Reggio Emilia. In seguito, assieme a stretti collaboratori e in particolare con il contributo del maestro Armando Gentilucci, dà vita all'Istituto Musicale "C. Merulo" di Castelnovo ne' Monti (Reggio Emilia) assumendone l'incarico di direttore, ruolo che ha ricoperto per oltre trent'anni, facendo crescere notevolmente l’istituto. Lasciato questo incarico ha ripreso alcuni contatti internazionali, per favorire proficui scambi artistici e formativi per le nuove generazioni di fisarmonicisti.