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Baiso-Valestra 1-1: la cronaca

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Trecento spettatori si sono goduti quello che Baiso e Valestra, effettivamente, valgono in senso di valori assoluti in campo. I secondi 45 minuti di gara sono stati più che gradevoli rispetto all’inizio della gara, a cominciare dal vantaggio del Baiso, un autogol degno dei tempi in cui la Gialappas trasmetteva su Mai dire Gol le “migliori” papere difensive raccolte in giro per l’Europa. La strada sembrava tutta in discesa per il Baiso, che però ha mancato il colpo del ko, subendo il ritorno di un Valestra non domo che nel giro di cinque minuti ha trovato l’1-1 con capitan Palazzi (una cannonata dal cuore dell’area di rigore, ad occhi chiusi senza badare troppo per il sottile) e colpito la traversa con Belli a Barozzi battuto. Il Baiso sembrava dover capitolare da un momento all’altro e invece è stata proprio la formazione di mister Motta ad avvicinare il vantaggio maggiormente, con il palo di un pimpante Beatrizzotti.

Un gol a testa e un palo a testa. Basta così? Poteva mancare la “perla” arbitrale? Nossignore. Un espulso a testa: De Biase è riuscito infatti a far sorridere i tifosi di entrambe le squadre per due doppie ammonizioni a Beretti e Spezzani (la seconda profuma di compensazione, a dire il vero) nel finale di partita. Clamorose le proteste di un attempato tifoso locale che, rivolgendosi a noi, ha chiesto lumi sulle categorie nelle quali il signor De Biase arbitrasse durante l’inverno. E’ stata dura spiegare che in giacchetta nera non c’era Webb o Collina. Gli arbitri del Montagna sono dilettanti. Così come i giocatori che scendono in campo.

Triplice fischio, un punto a testa e minifuga mancata per entrambe le contendenti. In fondo, due belle squadre.

(Roberto Tegoni)

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