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Cavola-Rondinara 3-2

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Fatta la tara dell’episodio del gol annullato per fuorigioco allo scadere che avrebbe regalato un punticino ai ragazzi di Benevelli – episodio sul quale nutro ancora forti dubbi nonostante fossi in una posizione non certo agevole per valutare l’episodio nel merito – credo che il Cavola non abbia rubato nulla con questa vittoria. Il Rondinara per tutto il primo tempo ha tentato di battere in soli 45 minuti il record di palloni persi/buttati/sprecati in un intero Torneo della montagna.

Impresa solo sfiorata, perché allo scadere del primo tempo è arrivato il gol del 2-1 che ha salvato la faccia a una squadra che aveva fin lì sbagliato nove passaggi su dieci e regalato, compresi di fiocco, due gol ai padroni di casa che non hanno mancato di ringraziare.

Nella ripresa, l’ingresso di Giacomo Bondioli sull’ala mancina ha cambiato il volto del Rondinara. Più geometrie e passaggi degni di tale nome, così il Cavola, complice anche un primo tempo piuttosto generoso, è andato in bambola subendo il pareggio ad opera proprio di Bondioli. Poi gran gol di Di Maio e clamorosa traversa di Bigoni, prima del gol annullato da Piccinini, assistente di Lusetti che sostituiva Pastarini, misteriosamente desaparecido presso il campo di Cavola.

Onore ai rossoblù, dunque. E onore anche a mister Benevelli, che a fine partita ha puntato il dito verso i suoi esterni, dichiarandosi deluso da alcuni di essi, più che verso il povero guardalinee che, sbagliando o segnalando il giusto, è pur sempre un dilettante. Come chi scende in campo.

(Roberto Tegoni)