Il trekking da Reggio Emilia al Cusna vuole diventare un appuntamento fisso che permetta di sognare e di riscoprire il vivere il territorio reggiano. L’organizzazione è dell’associazione di guide ambientali escursionistiche “Altri Passi” (www.altripassi.org) in collaborazione con Reggio Gas, negozio di articoli per la montagna ed il tempo libero.
Racconta Fabrizio Silvetti, di Castelnovo ne’ Monti, come si è raggiunta la decisione di individuare un percorso fra i sentieri appenninici:
“L’idea è nata da me e da Andrea Asti, di Reggio Gas, per unire ed attraversare tutto il territorio reggiano, dalla città al crinale, e proporre un’avventura alla portata di tutti quelli che amano camminare, per conoscere e per stare insieme. Il tracciato l’ho scoperto e sperimentato in prima persona durante i miei allenamenti di corsa, soprattutto per il tratto di pianura e collinare, che mi hanno permesso di scoprire ed imparare ad amare angoli ed orizzonti che non possono lasciare indifferenti. A guidare gli escursionisti saremo noi di Altri Passi, l’associazione di guide ambientali escursionistiche di cui faccio parte, cercando di proporre attività intense e sfidanti, ma alla portata di tutti. La festa si concluderà la domenica, una volta raggiunta la vetta del Cusna, con una cena al Rifugio Monteorsaro per poi rientrare a Reggio Emilia con un pullman organizzato”
Da Reggio Emilia al Cusna e in mezzo un territorio sfacciatamente ricco di storia, di bellezza e di colori. Un modo di sfidarsi da e per le proprie radici.
Il programma prevede tre tappe, dal venerdì mattina alla domenica. La prima notte si passerà al Crocicchio di Casina, dopo aver attraversato le terre di Canossa, lungo il Crostolo e poi sulla costa di Puianello fino a Bergogno e Crocicchio. Il sabato passeranno per Sarzano e Casina fino a Croveglia e Carpineti, e dopo una sosta al Castello, lungo la dorsale del Fosola fino a Bismantova. Dopo una notte all’ombra della rupe gli escursionisti scenderanno ai Gessi triassici ed al fiume Secchia, per risalire lungo i sentieri Partigiani fino a Sologno. Da qui al Passo Cisa ed al Monte Cusna. A conclusione cena e festeggiamenti al Rifugio Monteorsaro, per rientrare poi in pullman a Reggio Emilia la domenica sera. Con foto, collegamenti in diretta e appunti di viaggio la nostra testata e Radionova seguiranno l’evolversi della camminata. Per chi non se la sente di percorrere tutti i 79 Km c’è la possibilità, previ accordi con l’organizzazione, di subentrare il secondo o il terzo giorno. Al seguito, in appoggio per il trasporto bagagli e altro, un mezzo dell’organizzazione.
Da un vecchio progetto ad un futuro appuntamento fisso, all’insegna della natura, del movimento e della salute.
Itinerario:
1° GIORNO
REGGIO EMILIA – PUIANELLO: Da Piazza Prampolini a Puianello, passando per Porta Castello, viale Umberto I, San Pellegrino e percorrendo il Lungo Crostolo 10 Km – 5m D+ (dislivello positivo, cioè salita)
PUIANELLO – CANOSSA: Tratto Puianello-Canossa lungo il Segnavia CAI 646 10 Km – 450m D+
CANOSSA – CROCICCHIO: Tratto Canossa-Crocicchio lungo segnavia CAI SD fino a Cerredolo dei Coppi e SM da qui a Bergogno e poi Crocicchio 8 Km – 320m D+
2° GIORNO
CROCICCHIO – CASINA: Tratto Crocicchio-Casina lungo segnavia CAI SM 7 Km – 230m D+
CASINA – CARPINETI: Tratto Casina-Carpineti lungo segnavia CAI SM 10,5 Km – 400m D+
CASTELLO DI CARPINETI – BISMANTOVA: Tratto Carpineti-Bismantova lungo segnavia CAI SSP 10 Km – 600m D+
3° GIORNO
BISMANTOVA – SOLOGNO: Tratto Bismantova-Sologno lungo segnavia CAI SSP fino a Case Rabacchi e ‘Sentiero Partigiano 6′ fino a Sologno 9 Km – 300m D+
SOLOGNO – CUSNA: Tratto Sologno-Monte Cusna lungo Sentieri 621, Sentiero 623 e Sentiero 625 fino alla vetta del Monte Cusna 14,5 Km – 1400m D+
Il mio è un commento a caldo, in tutti i sensi, il giorno dopo aver finito questa bellissima avventura. Da montanaro pendolare, stamattina ho potuto osservare in senso inverso quasi tutto il tragitto percorso da venerdì a ieri pomeriggio: dal Cusna alla Pietra, il crinale dal Fosola a Carpineti, il lungo Crostolo… Ripercorrerlo ad una velocità non propria dell’uomo (come dice Reinhold Messner, l’uomo non è nato spostandosi coi mezzi, ma è nato per muoversi nel mondo ed osservarlo camminando) mi ha dato modo di apprezzare ancora maggiormente la tre giorni. Viviamo in posti splendidi: iniziative come queste ci aprono gli occhi. Grazie a Fabrizio. Grazie a ReggioGas, organizzazione ottima. Ed ovviamente tengo per ultimi i saluti a chi ha camminato con noi per questi tre giorni, chi per un tratto, chi dall’inizio alla fine: si è formato in poche ore un bellissimo gruppo, e l’arrivo sulla cima, come ha detto Clod appena arrivati alla croce, è stato una soddisfazione, ma anche un po’ malinconico, perché ha segnato la fine di questa esperienza.. Oggi alle 13 mi metto seduto fuori dall’ufficio ad aspettare Andrea che mi allestisca un punto ristoro.
(Daniele Giovanelli)
Era già un primo indizio
il sapere che Fabrizio
pur di notte e con la pila
ha girato gli ottomila.
Se di inverno fai la rusna
te la cavi a andar sul Cusna,
E così da reggio gas
cominciamo i quater pas.
Li si fa la colazione
e si forma sto plotone
ben lavati e preparati
dal negozio in via Cecati.
Siam passati in tutta fretta
salutando ogni capretta .
Senza traffico ne ingorghi
si attraversan vecchi borghi
mentre il Crostolo splendente
ci ricorda che è un torrente,
mentre a valle ,che vergogna!,
spesso sembra più una fogna.
È finita la campagna
ed inizia la montagna.
Che sian belle oppure brutte
le salite si fan tutte.
E per non badare a spese
non perdiamo le discese.
Ma sto Andrea! Che uomo d’oro!
Ci raggiunge a tutto… gas,per il rito del ristoro.
Poi la banda dei migranti
si carbura e si va avanti.
Su coraggio, fa Fabrizio
sotto l occhio molto esperto
di un amico che è Roberto.
E poi su a costa ferrata
C’è un profumo di grigliata
e si vede che i destini
li incrociamo con gli alpini.
E per tanto già la sera
si festeggia a la …bicera.
Quei dell ‘ agri son trattati
come principi arrivati,
ma pur la squadra dei …migranti
son felici ed esultanti .
Stender panni certo s’usa
ma qui pare Lampedusa.
Ma la notte svelta scappa
e si è già in seconda tappa
che ti porta senza sconti
fino a Castelnuovo monti .
E finiam un po a brandelli
un bel giro di castelli.
I problemi più salienti:
a Giova’ calcoli moventi,
a Vero’ piedi dolenti!
Ma la sera , stessa storia,
cena assieme e gran baldoria!
La mattina poi ha inizio
con le frasi di Fabrizio.
Gente giovane , gente vecchia!
mo’ si scende fino al Secchia.
Stiano attente le avvocate,
coi sentieri un po’ sbadate…
E…scendete lentamente
andar forte e’ da incosciente'”
Fu così che fu inventato
Il chilometro lanciato!
Piano piano poi si arriva
con la gente che fa evviva
in borgo come un sogno
che si chiama credo Sologno .
Poi la squadra assai decisa
già raggiunge il passo Cisa
ed aspetta un attimino
il fragrante camioncino!
E da qui a muso duro
il gran gioco si fa duro
e si parte senza fretta
per il Cusna e la sua vetta.
E con noi fatica immane
ci accompagna un dolce cane
che ci segue dal mattino
e sperando nel destino…
“Da stamane gli sto addosso,
mi daranno almeno un osso!”
E sul Cusna, lo sapevi…?
pure in giugno pesti le nevi.
Foto, firme, la bandiera,
poi si scende , arriva sera.
E laggiù in uno spiazzo,
ci si arriva come un razzo,
come barche verso il faro
noi puntiamo Monteorsaro.
E si priva la teoria,
poco prima di andar via,
che la birra non fa danni,
anzi ..camperai cent’anni!
Riflessioni e ringraziamenti.
Ringraziamo la marina americana che, viste problematiche oggettive, non è intervenuta. Anche i cani del pastore che erano impegnati altrove. Il dott. Scholl, che grazie ai suoi cerotti, da lunedì sarà quotato a all street. Un complimento a chi ha geneticamente modificato le mosche e tafani rendendoli da alta quota, gli astronauti già si preoccupano. Il Padre Eterno che ci ha regalato 3 giorni di incredibile bel tempo! Il calzolaio di Fabrizio Silvetti, che ci ha già anticipato che le prossime scarpe di Fabrizio, saranno in piombotex, che traspirano… più lentamente. Ma battute a parte un grazie a guide e agli esperti più degli altri che in ogni frangente hanno controllato e dato i suggerimenti per concludere una bella cosa, come una bella amicizia tra persone che tre giorni prima neppure si conoscevano!
E soprattutto grazie a Mario, che impegnato tra castelli e cartelli, bivi e crocicchi, numeri e pennarelli, ha fatto capire a tutti quanto fanno bene queste cose!
(Sergio Soliani)
Sottolineo, citando Fabrizio, che vivere il percorso ricordandosi di ogni tappa, anche le soste “tecniche” o i panorami, crea le radici col territorio, proprio quelle che si stanno perdendo a causa del ritmo della vita moderna che va di fretta o non ti permettere di vivere nei posti dove sei cresciuti…
(Andrea Z.)
Complimenti! Diventerà un classico! Come il giro della Pietra e l’Ecomaratona del Ventasso… Con meno corsa, più camminata e altrettanto di tutto il resto!
(Parco nazionale Appennino tosco-emiliano)
Però!
Abbiamo seguito sentieri e solcato greti di torrenti ormai asciutti,
Abbiamo attraversato campi solcati da crepe di secco,
Abbiamo salito e disceso arse pietraie,
Abbiamo discusso di erbe e fiori ormai rari.
Abbiamo ammirato lindi borghi di sasso,
Abbiamo bagnato con gocce di gocce di sudore le gialle e profumate ginestre.
Abbiamo attraversato guadi rinfrescando piedi e scarpe.
Abbiamo seguito il volo di rapaci e le corse di caprioli.
Abbiamo apprezzato le frescure di boschi rigeneranti.
Abbiamo incontrato pezzi di storia di castelli e di battaglie.
Abbiamo trovato nel cielo dense foschie e più su colori cobalto.
Abbiamo toccato e pestato neve d’estate, rinfrescandoci le mani e il volto.
Abbiamo salito pendii di verde moquette d erba, agghindati di genzianelle e anemoni
Abbiamo riconosciuto e contemplato orizzonti e vette lontano.
Abbiamo scherzato, ma anche chinato il capo, al cospetto di maestà, di croci e di Madonne.
Abbiamo sudato, faticato, ci siamo scambiati sorrisi e abbracci,
ci siamo ringraziati e ringraziato, per avere trovato, assieme, l’elisir della gioventù.
Nepal? Kilimangiaro? Ande?
No, semplicemente da Reggio al Cusna, giugno 2014.
Però!
(Sergio)