“La situazione delle imprese che operano a Vetto e nei comuni limitrofi è disastrosa. Le continue chiusure della carreggiata nel tratto 'La Cantoniera' stanno mettendo in ginocchio l’economia locale già duramente colpita dalla crisi. Caldeggiamo un intervento tempestivo e risolutivo da parte delle istituzioni per ripristinare la viabilità in maniera definitiva e garantire la sicurezza stradale”.
Il presidente Cna Nunzio Dallari esprime la sua preoccupazione per i danni ingenti alle attività denunciati dagli imprenditori operanti in diversi settori.
Fabrizio Briselli, titolare dell’azienda di autotrasporto Briselli Srl di Ramiseto parla di “un danno economico stimato in 150 euro per ogni mezzo e un’ora e mezza in più di viaggio. Moltiplicando questi costi sulle dieci macchine che ho in azienda se i tempi di ripristino vanno oltre le due settimane sarò costretto a chiudere”.
Siller Fontanili, titolare della F.A.R. Srl di Ramiseto, spiega come anche la sua ditta edile sia danneggiata dalla chiusura della 513R: “Ho dovuto rinunciare ai miei fornitori abituali perché per raggiungerli bisogna fare il giro dell’oca e ho dovuto cercare altri fornitori con costi ovviamente maggiori. Stesso discorso vale per diversi appalti e lavori che non ho preso in carico per la difficoltà di raggiungere determinati posti”.
Infine, Bice Romagnani, proprietaria del Bar Europa a Vetto, parla a nome di tutti i commercianti della zona quando afferma che “Vetto ormai è un comune isolato. Oltre alla frana è stato chiuso anche il ponte per Scurano. Il calo di clienti per commercianti, bar e ristoranti è elevatissimo. Non passando più camionisti e pendolari la mattina non lavoro più e anche i visitatori che abitualmente facevano tappa nei nostri locali non passano più. Ci sentiamo soli e abbandonati e non so per quanto riusciremo a resistere senza clienti”.
“È chiaro che con testimonianze del genere – conclude il presidente Dallari – urgono azioni immediate e soluzioni definitive per evitare che il disagio alla viabilità si ripresenti come accaduto finora”.
Condivido pienamente le preoccupazioni espresse da Dallari Nunzio, presidente Cna, relativamente alle gravi conseguenze che tale situazione crea alle aziende della zona, specie a quelle di Ramiseto e Vetto, che già fanno i “salti mortali” pur di continuare a lavorare e dare occupazione a chi abita in quelle zone. E’ però evidente che l’intervento fatto in quel pezzo di strada, pur costando risorse, non mi è mai sembrato idoneo, alla soluzione del problema, è auspicabile che da tale situazione tutti coloro che hanno responsabilità ai vari livelli si rendano conto che non sempre le soluzioni proposte dai tecnici sono le migliori. La politica ogni tanto dovrebbe riappropriarsi del proprio ruolo, indicando essa stessa soluzioni più durature. L’esperienza avuta in frazione Cecciola, comune di Ramiseto, sulla sp 57, probabilmente non ha insegnato abbastanza. Ovviamente questa è una mia considerazione, che può essere condivisa o no.
(o.t.)
La situazione che si è verificata è e rimane uno scandalo come in Italia siamo abituati a vederne. Il problema non era stato risolto in modo adeguato e definitivo e ora la strada chiusa sta mettendo in difficoltà il traffico non solo di Vetto ma di Ramiseto e anche della statale 63 che ha visto convergere su di sè i mezzi del versante più a ovest. Gli interventi dovrebbero essere fatti prima che accadano i disastri, spendendo il giusto, risolvendo il problema e in tempi giusti. Come si può pensare di risolvere un problema di questo genere creando una barriera con vallo di contenimento che, quando è pieno, ha necessità di essere svuotato? Non è irragionevole affrontare il problema con una soluzione che richiede successivamente altri metodici interventi che creano dipendenza, parassitismo e disagi continui quando esistono altre soluzioni che potrebbero porre fine alla questione? Questo è il metodo che ha rovinato l’Italia e a cui dobbiamo dare un taglio. Ora, di chi sono le responsabilità di queste scelte? Chi pagherà per i danni creati alle imprese e alle persone che abitano in questi comuni e che pagano le tasse come gli altri pur avendo servizi molto più limitati e scadenti? In Italia nessuno paga mai tranne i contribuenti, vero? Perché i nostri sindaci non fanno sentire la loro voce in modo adeguato? Coraggio amministratori, chiedete con forza ciò che per noi dovrebbe essere un diritto, uscite dal vostro guscio e fate il vostro dovere. Ora è il momento di trovare una rapida soluzione anche se solo temporanea, per limitare i danni, anche se, personalmente, ritengo che gli interventi debbano essere strutturali, stabili e definitivi. Una volta facevano così e le strade e i manufatti che abbiamo oggi sono l’esempio che questo è il metodo giusto di risolvere perché in 60 anni non si sono più costruite grandi opere e noi stiamo ancora sfruttando, se devo dirla tutta nemmeno con una grande manutenzione, il frutto del lavoro dei nostri avi.
(Isabella Vaccari)
Vetto sembra un paese fantasma… che tristezza… pensare che il suo nome significa trasporto perché sin dalla sua origine era un’importante via di comunicazione… No comment.
(Alle)
L’Amministrazione comunale di Ramiseto sta facendo il possibile per trovare almeno una soluzione temporanea e sta facendo sentire con forza la sua voce nelle sedi opportune. Ci auguriamo tutti che il problema possa essere risolto in tempi brevi.
(Borghi Alessandra)
Gentile Alessandra, dato che non ha avuto problemi a rispondere in questa occasione, credo non avrà problemi nemmeno, come consigliere comunale di Ramiseto, a rispondere a un altro interrogativo: è possibile sapere in che modo l’amministrazione di Ramiseto sta chiedendo “con forza” questa soluzione, dato che sembra che all’incontro organizzato in Provincia per gestire l’urgenza della frana della Cantoniera mi risulta che il nostro sindaco, invitato, non sia nemmeno andato? Grazie.
(Isabella Vaccari)