E’ di nuovo franato il tratto di strada sulla ex statale 513 che da Canossa porta a Vetto, nel tratto denominato Cantoniera, dove già nell’inverno scorso si era registrato un forte smottamento che aveva costretto alla chiusura completa della strada ed a un senso unico alternato per diverse settimane.
Dopo i lavori di contenimento e di realizzazione di un muro protettivo, il terreno sovrastante la strada continua a cedere e dall’alto cadono notevoli cumuli di terra e massi di pietre.
Stamane un nuovo allarme dopo che alcuni automobilisti sono stati sfiorati da pietre cadute all’improvviso sulla strada e che hanno superato la barriera realizzata di recente.
Sul posto è intervenuta immediatamente una pattuglia della Polizia stradale di Castelnovo ne’ Monti, mentre tre squadre della Provincia sono al lavoro per chiudere e deviare il traffico che soprattutto dalla città sale verso la montagna.
Nelle prossime ore aggiornamenti della situazione e verifica delle condizioni stradali.
No comment… assurdo.
(S.)
E’ una cosa vergognosa, dopo lo scorso anno aver lavorato per diversi mesi rimuovendo mezza montagna con costi per i contribuenti non indifferenti, nuovamente circa 15 giorni fa di nuovo strada chiusa per rimozione massi, con problemi di viabilità non indifferenti per chi lavora in città, in considerazione che anche la strada del parmense è chiusa per lo stesso problema. Oggi al rientro in città mi ritrovo di nuovo strada chiusa, e chissà per quanto; mi chiedo cosa fa la Provincia? I direttori dei lavori e la ditta esecutrice è in grado di fronteggiare un problema del genere? A mio giudizio NO. In altre regioni, vedi Trentino, devono fronteggiare situazioni che per loro sarebbe una passeggiata gestire questa.
Oramai la popolazione è stanca, l’economia di Vetto già compromessa deve subire un altro duro colpo, speriamo in un forte impegno anche del nuovo sindaco a sollecitare la Provincia, per riuscire a risolvere il problema.
(Ferri)
Non è un problema comunale, le finanze di Vetto non vengono toccate, tranquilli.
(Silvia)
A quando il morto?… Solo allora si interverrà in maniera efficace?
(Luigi R.)
Vergogna… non più di dieci giorni fa ho scritto (da ignorante in materia) che il bello doveva venire… “Ma che problema c’è da domani per andare a San Polo d’Enza, facciamo il giro del globo… Continuiamo a pagare le tasse per avere i servizi. Grazie del disagio.
(Giorgio Cani)
La Provincia, dal 18 giugno, ufficialmente non esisterà più. Ancora non si sa chi si prenderà i compiti che erano della Provincia. Forse decidono a luglio. In bocca al lupo a chi deve fare queste strade.
(Francesca D.)
Per chi deve recarsi in pianura tutti i giorni per lavoro Rossigneto era risultata una soluzione, sebbene non piacevole da percorrere, ma glissava il problema… Ora che pure questa strada è chiusa per lavori… Che giro dell’oca ci toccherà fare… Speriamo come sempre sia una cosa breve.
(Alle)
Mi faccio e vi faccio una domanda-proposta. Visto le ingenti somme finora pagate e vista l’inutilità degli interventi fatti, ma se si creasse un nuovo asse stradale a valle di 8/10 mt. con terra di riporto con contenimento di muretto di 5/7 mt. di altezza? Al di sotto della strada non vi è nulla, tranne zona sponda fiume e area frantoio. Ma il frantoio non verrebbe coinvolto. Si eviterebbero problemi causati da sicure altre frane. Ma non sono un tecnico e forse mi sbaglio.
(Fabio Mammi)
P.S. – In questo modo si toglierebbero anche le varie curve e il ponticello della cantoniera!!! Pensateci!?!?
Per Silvia. I soldi sono sempre dei contribuenti, anche se non concernono direttamente il comune. Ad ogni buon conto ribadisco che non si può escludere l’azione della cava di sabbia che ha portato via milioni di metri cubi di sabbia dal greto del fiume, proprio sotto la frana. Guardare per credere e nessuno ne parla. Ambientalisti dove siete?
(Maru)
Penso che quella di Rossigneto sia aperta… spero! Il Comune di Vetto cosa dice?
(Stefano)
Come ho sempre sostenuto, sono stati inutilmente spesi una montagna di soldi senza risolvere nulla, a più riprese ho sollevato il problema e indicato la soluzione costruendo una semigalleria. Il popolo non è mai ascoltato, si spenderanno ancora parecchi soldi, ma noi in Italia ne abbiamo da buttare, perché alla fine paga sempre pantalone. Non sarà una cosa breve, ai poveri automobilisti tutta la mia comprensione.
(Ferrari Giovanni)
Se esiste la responsabilità civile dei giudici e si legifera in tal senso anche chi firma” progetti” di questo tipo dovrebbe dare spiegazioni sulle opere firmate e realizzate; mi piacerebbe conoscere il team che ha progettato la sistemazione del tratto di 513… Fin dall’inizio si doveva puntare ad una galleria diretta dal ponte del gatto invece di buttare i soldi a vanvera in improbabili e costosi muri come quello che precede la frana; se si somma quell’intervento con tutti gli altri si poteva arrivare in Toscana.
(Paolo Maria Ruffini)