Con “Il sorriso di Elettra”, spettacolo di Maria Antonietta Centoducati dedicato a sei storie di donne legate volente o nolente alla mafia, prosegue il ciclo GRADEvole primavera a Carpineti, la rassegna di eventi artistici e culturali organizzata dal Comune di Carpineti e Grade Onlus, il Gruppo Amici dell’Ematologia di Reggio Emilia, una delle realtà più importanti nella raccolta fondi della provincia. Obiettivo del Grade è sostenere la nascita del CO – RE, il nuovo Centro Oncoematologico dell'Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.
Il prossimo appuntamento è per sabato 31 maggio alle 21.30 al Parco Matilde nel centro del parco pubblico.
Il biglietto d’ingresso costa 10 euro, dalle 19.30 si potrà mangiare sul posto, in un punto ristoro curato dall’associazione Amici di Bebbio.
“Il sorriso di Elettra” si snoda in una serie di sei monologhi/testimonianza, un reportage aspro delicato e struggente, interpretati dall’attrice M.Antonietta Centoducati con G. Binelli e O. Bigi.
La Centoducati ha selezionato significative storie di donne che, per vari motivi di legame famigliare e sentimentale, sono vissute all’ombra della terribile piovra che si chiama Mafia, hanno respirato una violenza terribile, hanno respirato l’odore della paura e – soprattutto- hanno subito. Ci raccontano le loro vicende puntando l’attenzione sulla loro fragilità di “donne”, sui sentimenti, sulla paura, sugli aspetti più umani delle loro vicende. Donne con storie tutte da ascoltare e da scoprire in un fluire di testimonianze molto coinvolgenti. Ed ecco allora che sulla scena sfilano Giusy Vitale, attualmente collaboratrice di giustizia, sua sorella Antonina-Nina-Vitale, la sorella debole, la remissiva che ha subito e ha sacrificato gran parte della sua vita ai fratelli e alla famiglia. Margherita Petralia, moglie di Gaspare Sugamiele, padrino di Paceco, patria della mafia più spietata e sanguinaria della Sicilia occidentale che ha consegnato il suo diario con annotate tutte le malefatte del marito e dei suoi amici ai carabinieri mandandoli in galera. Piera Aiello, cognata di Rita Atria, ragazza coraggiosa, le ammazzano il marito e lei per tutta risposta spedisce tutti in carcere con tanti ringraziamenti, va fare la pentita, collabora con la giustizia ed è fermamente convinta che sia la cosa giusta. Rita Atria, sorella di Nicola, giovane boss dello spaccio, diciassettenne collaboratrice di Borsellino, lucida e intensa nelle sue riflessioni e disperatamente suicida dopo la strage di Via d’Amelio...
E infine Elettra, di lei si conosce soltanto il suo nome e la sua età:14 anni e un nome che evoca il grande mito greco di Euripide. Elettra, per amore, si è fatta uccidere al posto del suo giovane “dio”, uno dei tanti “carusi” disposti ad ammazzare per avere un posto in alto nella piramide della mafia che conta, la notizia era comparsa con un piccolo trafiletto sul quotidiano nazionale. Di lei è rimasto il ricordo del suo sorriso…un sorriso di bimba che amava la vita.
Per informazioni, acquisto e prenotazione biglietti contattare il Servizio Cultura Comune Carpineti 0522 615089 www.comune.carpineti.re.it, [email protected]; Gr.A.D E 0522 296888, www.grade.it.