C’è chi è al suo secondo patentino (dopo quello per piattaforme aeree, organizzato lo scorso anno), chi è alle prese con indicatori di peso e baricentro per la prima volta, chi si destreggia con particolare abilità tra i percorsi a ostacoli. Tutti però sono concordi nel definire questa "una opportunità", "una carta in più per trovare lavoro", "un vantaggio quando entreremo in una azienda". Sono questi i commenti finali dei 19 studenti della 4^ e 5^ D, indirizzo tecnico delle industrie meccaniche, dell’IIS di Castelnovo ne' Monti (ex Motti) che ieri mattina hanno partecipato alla prova conclusiva del corso che ha ha permesso loro di conseguire il patentino per guidare i muletti.
Il corso, della durata di 15-16 ore, delle quali 6 di teoria e 6 di pratica, conclusosi l'altro ieri presso il campo prova dell’autoscala Gatti a San Maurizio di Reggio Emilia con il test di prova pratica, la valutazione individuale e la consegna dell’attestato certificato dalla Regione, ha avuto lo scopo di "informare, formare e e addestrare i ragazzi secondo il decreto legislativo 81 del 2008 che prevede l’obbligo di formazione specifica per l’utilizzo dei muletti: il noto patentino, da rinnovare ogni 5 anni - spiega Giovanni Bertolini, della Scuola 626, l’ente per la formazione di operatori macchine di potenza che ha realizzato il corso - abbiamo fornito anche nozioni base sulla sicurezza sul lavoro e su come evitare infortuni, ancora troppo frequenti nel nostro paese".
"Gli sbocchi lavorativi di questo indirizzo spaziano dal settore meccanico a quello pneumatico e ceramico, in proprio come artigiano o in una grande azienda. Il patentino per muletti è molto richiesto dalle aziende, che altrimenti dovrebbero provvedere in prima persona e che preferiscono sempre poter disporre di professionalità a 360° gradi - dice Giuseppe Pignedoli, l’insegnante di laboratorio tecnologico che accompagna i ragazzi - per questo motivo l’istituto scolastico, dopo il corso per piattaforme aeree realizzato l’anno scorso, ha deciso di replicare quest’anno con i muletti, investendo nell’iniziativa fondi specifici forniti dal Ministero dell’istruzione per gli approfondimenti professionalizzanti".
Già, perché se l’iniziativa è senza dubbio meritoria e andrebbe estesa a tutti gli istituti professionali, nei fatti ci si scontra con la cronica carenza di fondi delle scuole e l’indifferenza delle ditte. "Stiamo cercando sponsor per 'coprire' anche solo il noleggio dei macchinari, che da solo costa 500 euro - conclude Bertolini - se le grandi aziende si offrissero di mettere a disposizione i loro muletti oppure di ospitare prove pratiche come questa, sarebbe già un grande aiuto.
Info: www.scuola626.com, [email protected], Giovanni Bertolini cell. 3498506077.
(Ambra Prati)