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Dilva in classe

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Si è presentata parlando di Superman per colloquiare meglio con i ragazzi e sull’importanza della visione dall’alto nell’osservare il mondo, poi si è soffermata sulla necessità dell’attenzione ai luoghi, agli ambienti nei quali si vive per avere chiara la propria identità, per capire meglio quando si legge o si scrive.

“Anche l’incipit di un libro o di un capitolo dà già le indicazioni per capire non solo un testo ma qualsiasi elaborato, una poesia o un film…”. E poi ha srotolato una striscia del tempo  da lei costruita per ricordare e puntualizzare insieme ai ragazzi date fondamentali della storia mondiale e di quella reggiana: la guerra d’Africa, la guerra di Spagna, il fascismo e lo scoppio della seconda guerra mondiale, i bombardamenti, gli eccidi,  infine la Liberazione.

Questi alcuni degli aspetti toccati dall’autrice Dilva Attolini nel suo libro “Odilia e la casa dei due pioppi”, edito da Antiche Porte - casa editrice reggiana - e presentati  in modo vivace agli allievi delle classi 3^ E, condotta dalla prof.ssa Elena Ibatici, e a quelli della classe 3^ F della prof.ssa Maurizia Canovi.

La scuola secondaria "Marco Emilio Lepido" di Reggio Emilia ha infatti accolto la proposta dell’autrice di  un intervento didattico nelle classi, che si sono impegnate in corso d’anno nella lettura integrale dell’opera: un racconto verosimile pieno di descrizioni, fatti ed idee sui quali i ragazzi si sono soffermati martedì 13 maggio scorso.

Il biscotto di Dorina ha il valore dell’amicizia, il suo regalo rappresenta un atto di semplicità,un gesto affettuoso che parla di un rapporto, in contrapposizione con un clima generale teso, di guerra.

Numerose le domande  e le curiosità dei ragazzi e delle ragazze sul contenuto del libro e sul percorso per arrivarci e straordinarie le loro produzioni in merito: una serie di Book Trailer elaborati a piccoli gruppi, che toccano i temi fondanti: una casa, una famiglia, i ricordi, il dolore, i sogni, la guerra, la voglia di libertà, la voglia di vivere di un bambino, la sua gioia in un periodo di guerra…fame, lontananza, morte, gli incontri, i traslochi, ancora la povertà visti con gli occhi di un bambino.

I libri contengono una straordinaria rete di idee : “Un libro che consigliamo a chi si interessa della vita di quei tempi e ai cittadini di Reggio” hanno scritto.”Una famiglia numerosa che vive la storia del mondo, affronta sacrifici …capiamo il valore dell’amicizia…” I ragazzi hanno scelto in modo oculato le immagini, le musiche e le colonne sonore per presentare i loro lavori che sono risultati tutti di ottima fattura.

Si sono cimentati poi in una lettura espressiva di qualche brano.

Lettura e scrittura come strumenti per interpretare il mondo, per formare la propria personalità, per entrare in contatto con culture, per comprendere altre realtà, strumenti di vita per affrontare il futuro.

Alcune note sui rapporti del testo con la grafica… il libro può ispirare l’arte… Un’acquaforte accompagna infatti il testo che tratta del periodo che va dal 1930 al 1945.

”Avete cercato, avete lavorato con la mente, bravissimi!”, è stato il commento finale di Dilva Attolini, nel ringraziare alunni e docenti.

(Maria Alberta Ferrari)

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