A pochissimi giorni dallo smottamento, verificatosi all’alba di martedì, che aveva provocato la chiusura della Sp 513R di Val d’Enza, in località La Cantoniera di Vetto, la Provincia di Reggio Emilia è già in grado di consentire la riapertura al traffico di questa importante arteria di collegamento. Da oggi, venerdì 23 maggio, la Sp 513 è infatti nuovamente percorribile in entrambi i sensi di marcia essendo già stati rimossi i massi pericolanti ed asportati i detriti accumulati sui gabbioni a protezione della sede stradale, liberando così la carreggiata sotto il versante interessato dalla frana.
“Come tutti sanno, ci troviamo in un periodo di difficoltà economiche aggravato dalle nuove norme nazionali che richiedono ulteriori ristrettezze finanziarie alle Province, costrette a ridestinare allo Stato le proprie entrate – spiega l’assessore alle Infrastrutture, Alfredo Gennari – Nonostante questo, tecnici ed operai della Provincia e della ditta incaricata dei lavori hanno lavorato celermente per potere garantire in tempi rapidi la transitabilità, in sicurezza, della Sp 513, evitando ulteriori disagi ai cittadini e al territorio”.
Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.
Buongiorno, sono un pendolare che quotidianamente percorre la SP 513 da ormai 30 anni. Già dalla fine del primo intervento di ripristino era facilmente prevedibile (nonostante la mia ignoranza in materia) che si sarebbe verificato quanto accaduto. Sicuramente avremmo risparmiato quattrini se l’intervento fosse stato da subito definitivo. Grazie per l’attenzione.
(Giorgio Cani)
Anche io percorro tutti i giorni la SP 513 e, pur non essendo del settore, anche dopo questo intervento (come ho pensato per il primo) ritengo che il problema non sia stato risolto definitivamente. Senza tanti studi, lauree o specializzazioni, si vede ad occhio nudo che solo su una parte della parete è stata trovata la roccia e “messa in sicurezza” (questo già con il primo intervento), mentre ancora oggi l’altra parte del versante ha terra e alberi in continuo e lento movimento.
(Sandro)