“Complimenti per la grande partecipazione” può essere una frase di circostanza per trarsi d’impaccio da un luogo, da un evento, da un momento a cui si sta partecipando controvoglia. Ma se è proferita da don Giuseppe Dossetti al termine di un appuntamento di prevenzione della tossicodipendenza, essa compiace gli uditori e gratifica chi si è impegnato per la sua realizzazione. E dunque in molti a Baiso si saranno sentiti compiaciuti e gratificati nella serata di domenica 11 maggio, al termine del secondo ed ultimo appuntamento de “Nel paese dei balocchi”.
Il progetto, nato da un’idea e dall’impegno della dottoressa Andrea Bianchi e di Lucia Borghi, si è sviluppato a partire dal mese di febbraio ed ha coinvolto molti ragazzi di Baiso compresi tra i 15 e 20 anni. A cadenza settimanale essi si trovavano presso la biblioteca del paese e grazie a spunti letterari, canzoni o conoscenze proprie, giungevano a considerazione personali riguardanti le motivazioni, gli effetti e le possibili vie di fuga dalla tossicodipendenza. La presenza in tali incontri della stessa dottoressa Bianchi e di Lucia Borghi ha fatto sì che queste considerazioni divenissero il perno delle due serate poste a coronamento dell’iniziativa.
Ed è proprio così che, domenica 4 maggio scorso, il primo appuntamento è stato aperto dalla voce dei ragazzi; “conoscere per scegliere”, questo il titolo dato dai ragazzi al proprio spazio, si è rivelato un collettore di considerazioni personali e di significativi passi letterari. Dopo un intervento della Borghi, incentrato sul rapporto che intercorre tra cattiva educazione, relazioni familiari complicate ed abuso di sostanze stupefacenti, la serata è stata conclusa dal dottor Nicolaci, direttore del Sert “area sud”. Le sue parole hanno reso evidente come il consumo di eroina non sia in realtà calato rispetto agli anni precedenti e come la struttura operativa complessa Sert area sud (comprendente anche i territori dell’Appennino reggiano) abbia sempre più a che fare con casi di alcolismo.
La seconda ed ultima serata, tenutasi domenica scorsa, 11 maggio, è stata caratterizzata dalla presenza di don Giuseppe Dossetti. In virtù della sua pluritrentennale esperienza nel Ceis, don Dossetti ha trattato tanto delle nuove tendenze, dicendosi preoccupato per il consumo sempre maggior di “canne”, quanto di sue esperienze personali, risalendo sino al dilagare dell’eroina sul finire degli anni '70.
Entrambe le serate, patrocinate dalla Croce Rossa e dal Comune di Baiso, sono state caratterizzate da una nutrita presenza di pubblico, tanto da impressionare lo stesso don Dossetti. Vista la risposta e il ruolo giocato dai giovani del paese la viva speranza è che l’iniziativa possa avere un seguito.
(Fabio Spezzani)