La replica giovedì alle ore 10,00
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Nella trasmissione "Ecco a voi... " condotta da Doris Corsini, in onda oggi alle ore 17,oo su Radionova, la storia di un gruppo di amici che hanno creato una compagnia teatrale amatoriale, che ogni anno mette in scena un musical con grandi numeri.
Sono più di cinquanta le persone al lavoro davanti e dietro le quinte, dodici metri di palcoscenico, un anno di preparazione e tanto impegno per beneficenza.
Sabato presentano la loro opera a Cavola di Toano.
A seguire alcune fotografie che mostrano la ricchezza dei costumi e delle scene.
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Artisti amatoriali per beneficenza Di Roberta Rossi
“Condominio 51- Un sogno in Paradiso” è lo spettacolo che propongono i
Termosifoni, gruppo artistico amatoriale, nato dall’intraprendenza di alcuni rotegliesi e divenuto un vero e proprio centro aggregativo per chi abbia voglia di esprimere le proprie doti nell’ambito della recitazione, del canto, del ballo e della realizzazione scenografica, abiti e oggetti animati compresi. Perché i Termosifoni fanno tutto in proprio, dalla stesura dei testi teatrali all’invenzione scenica, dalla cucitura dei vestiti alla messa a punto di meccanismi scenici, a volte anche molto complessi. Il risultato è sorprendente: lo dimostra la grande partecipazione di pubblico in occasione delle passate manifestazioni, l’entusiasmo di adulti e bambini non solo in qualità di spettatori, ma anche di nuovi partecipanti a sfide che ogni anno si rinnovano, a partire dalla proposta di spettacoli sempre più innovativi e ben articolati, capaci di coinvolgere un numero sempre crescente di attori, ballerini, cantanti e partecipanti attivi, tutti o quasi della piccola frazione.
Nati nel 2008 su iniziativa di un ristretto gruppo di rotegliesi legati all’attività della locale parrocchia, i Termosifoni decidono di darsi questo insolito nome un po’ per caso, indicando il primo oggetto d’arredo della stanza nella quale si erano trovati per una delle frequenti riunioni. Ebbene l’oggetto indicato sembrava calzare a pennello, visto che ha la funzione primaria di scaldare il cuore, nonostante appaia rigido come la ghisa: i Termosifoni sanno di non essere ballerini e cantanti provetti, temono di poter apparire “rigidi” sulla scena eppure decidono di mettersi in gioco con la più completa tra le espressioni teatrali, il musical. Poi la causa è buona, anzi ottima: fare beneficenza a vantaggio di istituzioni e associazioni locali, attive sul territorio o sparse per il mondo.
Nel settembre del 2008 i dieci componenti del direttivo, tra cui Federica e Paola Debbi, Natale Kezele, Mirko Campana, le maestre Roberta Costi e Silvia Valentini cominciano a lavorare a un progetto legato alla dimensione parrocchiale: il musical “Forza venite gente”.
Visto il successo, i Termosifoni decidono di rimettersi al lavoro per un nuovo spettacolo: questa volta la scelta cade su “Aggiungi un posto a tavola”.
I Termosifoni, il cui numero è ormai quadruplicato, si ritrovano nel settembre 2010 per mettere in piedi il terzo spettacolo: si pensa a qualcosa di nuovo, non legato al tema religioso ma capace di soddisfare la curiosità degli adulti e la capacità di sognare dei bambini. Nasce così “L’Isola dei sogni”, scritto diretto e interpretato completamente dal fantasioso gruppo rotegliese.
Lo spettacolo è andato in scena la prima volta in piazza a Roteglia la sera del 11 giugno 2011 con una partecipazione di pubblico di più di 1000 persone. Il ricavato è andato agli enti di beneficenza locali. Replicato al teatro “De André” di Casalgrande a ottobre 2011 in due rappresentazioni che hanno realizzato entrambe il tutto esaurito.
Nel corso del 2012 lo spettacolo è stato replicato con un nuovo ed entusiasmante tutto esaurito al teatro “Carani” di Sassuolo (MO): L’incasso è stato interamente devoluto all’associazione “Per vincere domani” che ha impiegato i sostanziosi fondi raccolti per l’ampliamento delle loro strutture.
A seguito della tragedia del terremoto in Emilia, i Termosifoni si sono adoperati per raccogliere fondi a favore delle popolazioni colpite dal sisma replicando lo spettacolo in Piazza a Roteglia: di seguito, è stato presentato completamente gratuito in luglio a Rivara nell’ambito di iniziative locali a favore degli sfollati nelle tendopoli. Il ricavato ha permesso di costruire una splendida struttura comunitaria di grande utilità.
La più prestigiosa rappresentazione è avvenuta al teatro “Ariosto” di Reggio Emilia a ottobre 2012, a favore dell’associazione “Casina dei bimbi”.
Infine a dicembre 2012, un altro sogno realizzato: la trasferta romana al teatro Viganò di Roma con la messa in scena dello spettacolo per l’associazione “L’emozione non ha voce”, che sostiene le famiglie di bambini autistici.
Dai Termosifoni…..
Come dice la “zirudèla” che ci rappresenta, c’erano una volta genitori e bambini che in piccola raccolta volevan fare i ballerini…
E da quell’inizio da favola, quello che accompagna noi Termosifoni in ogni spettacolo è un costante senso di meraviglia, di stupefatta sorpresa: tutte le volte che saliamo sul palco vorremmo dire grazie alla gente che si è presa la briga di vestirsi bene, uscire di casa, pagare il biglietto, fare la coda, trovare un parcheggio, discutere col vicino per il posto a sedere… tutto questo per vedere noi che balliamo e recitiamo e cantiamo. Noi, che siamo comunque gente normale, impiegati e studenti, signore e ragazzini, meccanici e carrellisti…
Perché noi?
Abbiamo il forte sospetto che la gente non venga a vederci ballare, ma che venga per assorbire. Cosa di preciso non lo sappiamo: chiamiamola allegria, chiamiamola positività, chiamiamolo semplicemente entusiasmo.
Per capire come faccia a diventare tangibile, respirabile, annusabile l’energia che entra in circolo durante lo spettacolo, bisogna venire a vedere le facce delle persone che escono dal teatro: facce più che altro sorprese, un po’ attonite… assomigliano alle facce dei bambini il giorno di Natale.
Forse traspare dai nostri testi, dai nostri balletti, dai nostri canti, quanto ci divertiamo e quanto sia stato bello e importante esserci legati l’un l’altro in questo progetto… forse si “respira” quanto sia stato facile, tutto sommato, sognare.
Ecco, la grande, inestimabile forza dei Termosifoni è proprio questa: abbiamo sognato e abbiamo lasciato che i sogni crescessero, senza dar loro un limite.
E forse quello che fa la gente, col naso in su, gli occhi un po’ lucidi e le bocche aperte dalla sorpresa, è proprio questo: venire a vedere quanto portano in alto i sogni, se li si lascia volare.
“Condominio 51 – Un sogno in Paradiso”, tra nuvole e realtà
Come si fa a volare?
Se lo chiedono tutti nella vita.
Di solito i bambini, che hanno ancora il dubbio di poterlo fare davvero.
Ma tolti aggeggi a motore, uccelli, nuvole e sogni, rimangono solo gli angeli a saperlo fare bene… beh, quasi.
Sì, perché angeli non si nasce, si diventa.
E ottenere un paio d’ali non è uno scherzo.
Ci vuole qualcuno che ti accompagni durante il percorso, un Maestro severo ma buono pronto a dare “un meno sul registro” quando sbagli.
Ci vuole un’amicizia burbera, di quelle dove bisogna scavare per piantare radici profonde.
Ci vuole un nonno svanito, una zitella con velleità di ballerina, una bimba pazzoide, un innamorato cronico…
Ci vogliono personaggi da favola, per mantenere vivo l’arcobaleno di colori della fantasia a spazzare via il bianco e nero della realtà.
Ci vogliono fatica, paura, incertezza, dedizione.
Quante cose! Ma volare è davvero così difficile?
Oppure, in fondo, ci vuole solo il coraggio di vivere?
non basta, dopotutto, ballare pur non essendo ballerini… cantare pur con la voce stonata? Non basta provarci sempre?
Si, il segreto è solo questo.
Basta sperare, basta crederci per guadagnarsi un vero e proprio paio d’ali…
per poi guardare il mondo, dall’alto, come si vede dal Paradiso.
Scritto e diretto dal gruppo stesso dei Termosifoni, “Condominio 51 – Un sogno in Paradiso” è il secondo musical presentato dalla compagnia amatoriale di Roteglia.
Come per il primo “L’Isola dei sogni”, è un musical pensato per un pubblico a 360°, adatto sia agli adulti che ai bambini: la sceneggiatura, una commedia frizzante e divertente, è completamente originale, mentre le musiche, adattate al contento con una tessitura sorprendente ed entusiasmante, sono tutte cover molto amate e conosciute che chiunque può facilmente identificare.
E’ stato presentato per la prima volta al Teatro Caranidi Sassuolo a giugno 2013 e poi replicato in ottobre 2013 al teatro Asioli di Correggio a favore di “Din Down” e altre onlus.