In questi giorni stanno arrivando a conclusione i lavori di allacciamento di tre nuovi impianti fotovoltaici su edifici pubblici di
Castelnovo, realizzati nell’ambito di un progetto di livello provinciale, che ha visto le amministrazioni comunali di 45 enti reggiani, raggruppati nella spa Agac Infrastrutture, incaricare Iren Rinnovabili di progettare, realizzare e gestire appunto nuovi impianti fotovoltaici da collocare su edifici di proprietà dei Comuni. Afferma l’Assessore all’Ambiente di Castelnovo, Nuccia Mola: “Da diversi anni siamo impegnati sul tema delle energie rinnovabili, e l’installazione di impianti fotovoltaici su edifici comunali non è certo una novità. Già dal 2008 infatti ne abbiamo installati sulla palestra di Felina e sulle elementari del Peep a Castelnovo. Ora se ne vanno ad aggiungere altri quattro, il cui allacciamento alla rete elettrica è in fase di installazione in questi giorni: sono sul tetto della Rsa “I Ronchi”, sul tetto della palestra del Peep – Pieve, su quello della scuola elementare Giovanni XXIII e sul tetto dell’Istituto Comprensivo di Castelnovo – scuole medie. La fase realizzativa degli impianti a livello provinciale, ha visto al lavoro un raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Iren Rinnovabili, Electric World di Novellara, Project Group di S. Polo d’Enza, il Consorzio di Imprese Koinos Studio Alfa di Reggio e, per la strutturazione della parte finanziaria, il Banco Emiliano. Gli impianti verranno gestiti da Iren rinnovabili per un periodo di vent’anni e l’investimento sarà coperto tramite gli introiti derivanti dal Conto Energia, e dal contributo in conto scambio dell'energia elettrica prodotta, immessa in rete e non auto consumata sul posto. Di fatto, a fronte del servizio offerto nessun onere grava sul Comune e rimangono a totale carico di Agac Infrastrutture gli oneri relativi alla realizzazione, alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell'impianto e quant'altro necessario per la gestione, e alla scadenza della convenzione gli impianti verranno consegnati al Comune senza onere alcuno. Crediamo sia un importante passo avanti nell’ambito della produzione di energia pulita e rinnovabile”.
Nel dettaglio la potenza dell’impianto installato sull’Rsa I Ronchi è di 34 kWp, per una produzione energetica annua di 38.034 kWh; l’impianto sulla palestra Peep ha una potenza di 19,6 kwp per una produzione annua di 23.268 kWh, quello sulla scuola Giovanni XXIII 65,42 kWp per 74.353 kWh annui, e quello sull’Istituto comprensivo 99,7 kWp per 112.070 kWh annui. Un importante risultato anche dal punto di vista ambientale, dato che ogni kWh prodotto attraverso energia fotovoltaica, consente di immettere in un anno una tonnellata di anidride carbonica in meno in atmosfera.
Complimenti per l’importante progetto che vede Castelnovo ne’ Monti investire nel fotovoltaico in questo momento di grande crisi. Complimenti vivissimi anche per il coinvolgimento delle imprese e dei costruttori del nostro Comune. Saluti.
(Sergio)
Non si capisce se il Comune ha ceduto gratuitamente l’uso dei vari tetti, non si capisce se l’energia consumata dai vari istituti/enti sarà gratuita, non si capisce qual è il servizio per la comunità, quello che è certo che verranno restituiti al comune gratuitamente tra 20 anni quando ci sarà il problema (e il costo) dello smaltimento dei pannelli. O mancano le giuste informazioni o l’affare lo fa “tra gli altri Koinos, la Banca che finanzia e Iren Rinnovabili”. Produrremo energia che Iren ci rivenderà.
(Federico Tamburini)
L’energia elettrica prodotta alimenterà ovviamente in modo gratuito le strutture su cui sono installati gli impianti. Ci scusiamo se nel comunicato tale informazione è poco evidenziata.
(Ufficio stampa)
Spero che il commento di Sergio sia ironico perché mi risulta che nessuna impresa del comune di Castelnovo ne’ Monti nè comuni limitrofi sia stata ne coinvolta ne contattata pur essendo presenti sia installatori che produttori di apparecchiature per il fotovoltaico, ma questa non è una novità. Aggiungo al commento di Tamburini: fra vent’anni al momento della cessione all’ente locale i pannelli e le altre apparecchiature saranno da buttare o da sostituire sia per invecchiamento sia per l’evoluzione dei prodotti e della tecnologia – nel caso non ci siano o fondi o volontà di proseguire l’attività dell’impianto, a chi spettano gli oneri dello smaltimento e soprattutto il ripristino dei tetti che inevitabilmente sono stati forati per il fissaggio dei pannelli? Tra l’altro mi risulta che ci sai già da ora qualche problemino di infiltrazione, pensiamo cosa succederà nel corso di vent’anni! Rispondo all'”ufficio stampa”: a parte l’edificio dell’RSA e considerando invece le scuole e la palestra: quando si verifica il maggior autoconsumo? Rispondo: nei mesi che vanno da ottobre a maggio e cioè quando l’insolazione è minima e di conseguenza la produzione. Quando invece c’è la maggior produzione e quindi maggior guadagno da parte del “raggruppamento”? Rispondo: da giugno a settembre quando le scuole sono chiuse e l’autoconsumo notevolmente ridotto! Con i parametri odierni i costi di un impianto fotovoltaico vengono ammortizzati nel giro di 8/10 anni; e il guadagno dei successivi a chi va? Ci sarebbero tante altre considerazioni da fare ma mi limito a queste. Queste perplessità sorgono mancando, come dice Tamburini, tutte le giuste informazioni perché, è ovvio, che chi ha messo a disposizione i tetti avrà analizzato questi ed altri problemi. Le conclusioni le lascio a chi legge.
Saluti.
(Farina)