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Abbiamo fatto innamorare dell’Appennino un gruppo di svizzeri…

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Pietro Candido Canal, di origini venete, ma residente a Pieterlen, un comune del Canton Berna, e molto quotato in Svizzera come architetto, condivide un’amicizia ventennale con la coppia Rita Casini e Luca Borghi, di Toano. Frequentando la coppia ha conosciuto il nostro territorio.

Il gruppo davanti alla casa di Toano
Una parte del gruppo davanti alla casa di Toano

Così ha deciso di scegliere proprio Toano e l’Appennino per la periodica riunione della sua classe del liceo che, con cadenza quadriennale, si ritrova per un viaggio/vacanza.

Grazie alla organizzazione e supervisione degli amici toanesi sono stati presi accordi per il soggiorno, di quattro giorni, nella casa vacanza di Toano, a ridosso della millenaria Pieve matildica.

Così dal 24 al 27 aprile venti cittadini svizzeri, tutti professionisti affermati, si sono piacevolmente stupiti da quello che hanno scoperto. Non conoscevano la nostra regione, per loro il turismo in Italia significava Firenze, Venezia, Roma e Costiera Amalfitana. Nella cornice di una pieve millenaria, fra antichiè e storiche mura che furono residenza di Matilde di Canossa, la vista di un panorama a 360° che spazia dal Cusna alla valle Padana, dalla Pietra di Bismantova  alle Prealpi, si sono ritrovati a gustare specialità preparate da Rita per accoglierli: tortellini, lasagne, cotechino, grana con balsamico, prosciutto, salame, ciccioli, vino. Sorpresi dalla bontà del Lambrusco (conoscevano il Lambrusco nel bricco, da sempre considerato un non vino, ma una bibita non buona) hanno deciso di visitare e svaligiare il Cantinone di Cerredolo, nonostante fosse un fuori programma (assoluta eccezione visto la precisione nel rispettare la tabella di marcia, diremmo tipico degli svizzeri).

Coincidenza ha voluto che si celebrasse la commemorazione del 25 Aprile nella piazza del paese, con tanto di alpini, banda e rinfresco, per cui gli ospiti si sono ritrovati immersi in una sorta di festa del paese, senza farsi mancare nuovi assaggi di cortesie e cibi.

Foto ricordo al caseificio
Foto ricordo al caseificio

Sull’onda del gusto hanno visitato, con degustazione e acquisti, la cantina "Il Farneto Rio Rocca" di Marco Bertoni.

A seguire la salumeria da Fabrizio Zanelli di Felina allevatore di maiali di cinta al pascolo, nutriti sono con prodotti naturali coltivati ai piedi del monte Fosola, poi accolti nel B&B "Ca Barucca" per gustarene la produzione.

Un visita alla Pietra e poi la scoperta del Parmigiano Reggiano è avvenuta nella latteria di Monchio di Palagano, da Mery e Sergio Branchetti, che li hanno guidato lungo tutta la produzione del caseificio e alla fine l’ennesima degustazione delle varie stagionature e della loro famosa ricotta.

Un ristorante interamente prenotato da Silvia e Manuel a Rio Torbido, con un menù di altissimo livello, li ha visti protagonisti di una serata in allegria.

Una candelina sul tortino di mele e gelato li ha portati a commozione, rendendoli entusiasti della cuoca, del servizio e dell'idea che dei ragazzi cosi giovani abbiano intrapreso un'attività e si sono augurati che possano avere il meritato successo, visto che hanno meno di 60 anni in due, i gestori.

Il commento di tutti alla serata è stato che quello sarebbe rimasto un ricordo prezioso ed un onore, perché fra qualche anno, quando saranno famosissimi i due cuochi, loro potranno dire che una sera hanno cucinato esclusivamente per loro.

Anche i locali di Toano hanno dato la giusta accoglienza al gruppo con l’aperitivo nella sala riservata da Giorgio Battani al bar Posta.

Così succede che al momento dei saluti tutti hanno assicurato che torneranno con le famiglie e altri amici, visto che l’esperienza fatta in questi giorni passati nel nostro crinale è stata totalmente favorevole, lasciandoli entusiasti e pronti a tornare.

Forse è giunto il momento di far veramente scoprire al mondo quale angolo di paradiso sia l’Appennino e quante ricchezze esso offra?