Incontro promosso dal Movimento 5 Stelle castelnovese, l’altra sera, nella sala consiliare del capoluogo montano. Si parla in versione “parmigiano reggiano” per la presenza del sindaco della città d’oltr’Enza. Diversi interventi, cioè, spaziano oltre il locale e trattano d’altro, dell’attività amministrativa che pertiene alla città di cui è sindaco per il movimento politico di Beppe Grillo. Il loquace Federico Pizzarotti infatti non si fa pregare e sciorina questa e quell’altra cosa, sponte sua o su richiesta del pubblico, che ha riempito la stanza. Perché la sua presenza? Oltre il fatto ovvio che è l’unico M5S amministratore di una città capoluogo, “Pizzarotti è per noi un esempio, un mentore, un cittadino come tutti noi che ha creduto nella propria città e in una comunità forte, coesa e orgogliosa e può vantare la soddisfazione di aver raggiunto traguardi importanti come la riduzione del debito della città di Parma”, come recita una nota stampa grillina.
Un paio di video-spot di presentazione e poi la dichiarazione d’intenti: “Noi non siamo gente che rincorre carriere politiche e abbiamo aperto a tutte le categorie sociali e professionali. Non vediamo e non vogliamo i comuni come ‘palestre dei politici’”.
Come ci si trova, come si amministra “circondati”, in una regione “rossa”? “Parma è un po’ un caso a sé, le piace avere il suo spazio e la sua autonomia, anche prima di noi non era allineata”. Come si ricorderà, Pizzarotti è stato infatti preceduto da anni di amministrazione di centrodestra, prima con Ubaldi e poi con Vignali.
L’informazione, nervo scoperto dei grillini, una vera battaglia quotidiana. “Perché non facciamo anche noi un nostro giornale? Perché non vogliamo autogloriarci ma informare, partendo dai ‘fatti’, che dovrebbero essere sempre quelli da qualsiasi parte li si guardi (diverse sono le interpretazioni)”.
Pizzarotti: “Con Iren ci troviamo in una posizione di conflitto d’interessi”. E Massimiliano Genitoni, candidato sindaco a Castelnovo ne' Monti, con Pizzarotti al banco di presidenza, prende la palla al balzo: “Toccasse a noi, ci svincoleremo gradualmente”.
Genitoni annuncia pure che il compenso del direttore generale del Comune è eccessivo e che per circa 70 dipendenti – tanti ne conta in Municipio di Castelnovo – una tale figura non serve.
Ospedale: “No a riduzioni di posti letto e anzi valorizzazione anche in considerazione della valenza turistica della zona”.
Tanti i temi accennati (qualche battuta per ciascuno, diversamente si sarebbe stati lì tutta notte). Si accenna – quanto a Castelnovo – a disabilità e barriere architettoniche del centro storico, a turismo, a legalità. Su quest’ultimo punto (e su Iren) si è registrata la proposta di collaborazione di Enrico Bini (anche lui: “Se toccherà a me”) a Pizzarotti, che ha assentito; dopo aver peraltro già in apertura sottolineato l’apertura e la partecipazione del suo gruppo ai vari tavoli. Per inciso: in sala era presente anche il terzo aspirante allo scranno sindacale castelnovese, Robertino Ugolotti. Un secondo inciso: circa la proposta genitoniana di museo della cultura e delle tradizioni della nostra montagna, non s’è capito bene se il riferimento fosse (a quello o qualcosa di simile) all’allestimento dell’Istituto “A. Motti”, da qualche tempo spostato (ma esistente) a pochi metri dai confini comunali, oltre Gatta, a S. Bartolomeo di Villa Minozzo.
Nessuna domanda politicamente scorretta è pervenuta dalla platea, probabilmente composta in gran parte di simpatizzanti, durante la serata, condotta da Federico Tamburini (in veste di neutro conduttore) e che si è protratta fino alle 23,30. Poi, come si legge in una nota diffusa oggi dal M5S di Castelnovo, conclusione in allegria in un locale del paese.
5 anni tirava la Lega, i risultati ? Meglio stendere un velo. Oggi Grillo: non conta niente quello che si è fatto o non fatto, quello che si dice. Basta apparire in giallo ed è fatta. Si parla a vanvera, senza conoscere. Non c’è collegamento con la realtà. Se ho bisogno di un medico normalmente cerco uno che abbia un minimo di esperienza. No, qui non serve. Affastello corbellerie che sembrano avere un po’ buon senso e il gioco è fatto. Venghino, siori, venghino al festival del luogo comune…
(Ellebi)
Ciò che mi ha abbastanza incuriosito, leggendo la cronaca dell’incontro del M5s, è stata la presenza del sindaco di Parma, signor Pizzarotti, intervenuto “per tirare la volata” al candidato sindaco sig. Genitoni. Mi risulta che la settimana scorsa Grillo e il suo guru abbiano intimato al sindaco Pizzarotti di lasciare il Comune di Parma per non aver mantenuto la parola data circa l’inceneritore. Il sindaco avrebbe detto, al tempo del suo insediamento, che se non fosse riuscito a spegnere l’inceneritore sarebbe andato a casa e ora gli si è chiesto di mantenere la parola; richiesta cui il sig. Pizzarotti avrebbe negato l’assenso “per non offendere la città di Parma”. Approvo la risposta del sindaco, anche perchè – a priori – si può pensare di poter realizzare qualcosa che non è assolutamente possibile fare e non credo che il sindaco sia venuto meno ad un impegno che gli meritasse la defenestrazione, ma mi piacerebbe sapere come sono attualmente i rapporti sindaco/Grillo e se la sera della presentazione della lista Genitoni si sia parlato di questo episodio e in che termini. Grazie.
(Paola Agostini)
Caro/a Ellebi, a quanto pare lei non era presente mercoledì perché Pizzarotti di fatti concreti ne ha portato più di uno e il/la primo/a a parlare a vanvera mi pare proprio lei! Cordialmente la saluto.
(G.B.)
Notoriamente i problemi che ha Castelnovo sono simili a quelli di Parma, sia territorialmente che socialmente; in campagna tutto fa brodo, se poi non c’entra nulla con le problematiche fa lo stesso… Fa “bello” avere il sindaco di fianco.
(Corrado Parisoli)
Sig. Parisoli, ma lei non era quello che tra i primi faceva parte del M5S in montagna? Magari sotto ai suoi soliti commenti c’è qualcosa di personale visto che ogni occasione ora è buona per andare contro la lista locale? Oppure è una banderuola al vento che cambia idea a seconda dei momenti migliori di uno o dell’altro? Fa “bello” anche questo sa? Cordiali saluti.
(G.B.)
Egregio sig G.B., la tranquillizzo subito, nessuna banderuola, infatti alle prossime europee sosterrò e ho sostenuto il M5S anche economicamente, ma essendo nel pieno spirito del movimento se ritengo che qualcosa non sia per la gente ma a solo ed esclusivo scopo elettorale non mi esenterò dal esprimerlo. Non è questione di andare contro liste locali, ove peraltro c’è la fortuna di poter valutare le persone a tutto tondo scegliendo proprio chi si ritiene più adatto, anzi credo che proprio perchè nello spirito del M5S ove non si riconosce come più esistibili destra, sinistra ecc., proprio la conoscenza delle persone può fare andare oltre a questi preconcetti e scegliere le persone, non le bandiere, in cui è facile nascondersi. Poi se invece ritiene che un cittadino non può esprimere il proprio parere questo è un problema diverso, che le lascio completamente.
(Corrado Parisoli)
“Noi non siamo gente che rincorre carriere politiche e abbiamo aperto a tutte le categorie sociali e professionali. Non vediamo e non vogliamo i comuni come ‘palestre dei politici’”. Sinceramente l’idea di un movimento che rivendica nel proprio statuto l’appartenenza ad un padrone mi spaventa molto, molto di più che una palestra politica, poichè, a mio avviso, l’esperienza non te la fai in Parlamento come dichiara Beppe, ma la fai proprio amministrando in prima persona i comuni e rispondendo direttamente ai cittadini che ti hanno eletto, non tramite un blog ma al bar del paese perchè sono i tuoi vicini di casa. Questa propaganda anti-politica, anti-partecipativa ed anti-democratica mi speventa molto. Per amore della democrazia e delle politiche che la tutelano spero proprio di essere smentita nei fatti.
(Sara Libbra)
Egr. Sig. Ellebi, invece la nostra classe politica che in questi anni si è alternata tra destra, sinistra, centro, coalizioni varie ha dato ampia prova di capacità, vero? Mi dispiace che lei non sia stato presente all’incontro, perchè Pizzarotti ha parlato di fatti concreti, di ciò che ha fatto, di ciò che non ha fatto. Di come sta facendo uscire la città dai debiti che la stavano portando al commissariamento (buona parte della vecchia giunta, sindaco compreso, sono finiti in manette). Ha risposto per oltre 2 ore alle domande dei cittadini presenti all’incontro e a domande giunte dal web. Ha parlato di cittadinanza attiva, dei problemi che hanno i nostri comuni stritolati dal patto di stabilità, di cittadinanza attiva (pensate – ha detto Pizzarotti – se ognuno di noi dedicasse solo un ora al mese per fare volontariato al proprio comune quante cose si potrebbero fare). E’ tutto più semplice quando si sta sul divano di casa a criticare senza metterci la faccia; pensando il partito che hai votato (ormai si votano solo i partiti, non più le persone) tuteli i tuoi interessi e abbia a cuore il bene del nostro paese. Se lei pensa che l’attuale classe politica che si è autonominata alla guida del nostro paese sia in grado di farlo continui a votare come ha sempre fatto. Io personalmente ne ho abbastanza.
(Corrado)