Per un giorno ci si ritrova assieme, nella piccola chiesetta, per onorare il Santo
evangelista Marco, ma anche per far rivivere le antiche mura, che tanta storia hanno visto scorrere fra i propri sassi.
Così le genti di Casa Guglio e di Toano, e non solo, si ritrovano per un giorno di festa, e seguono la funzione anche fuori dall’oratorio, visto che per tutti non è possibile entrare.
La messa di questa mattina, in particolare, era dedicata al ricordo di Marco Gazzotti, Laura e Ettore Boschini
In fronte all'oratorio è possibile apprezzare anche un gioiello dell’architettura montana: la corte Boschini
Dopo le invasioni ungariche, gli edifici di culto dell’Appennino vennero ricostruiti da capimastri, muratori e scalpellini, ma anche scultori particolarmente abili, secondo i canoni dello stile Romanico. Non solo Chiese, ma disseminati nei borghi del territorio si trovano interessanti costruzioni di epoche diverse.
La tipologia delle Corti Padronili cominciò a diffondersi nei secoli XVII e XVIII. In alcuni casi la Casa a Torre si arricchì di altre costruzioni minori di servizio posti ad arco, con al centro un cortile cintato da un muretto interrotto da una larga apertura per consentire il passaggio dei carri. Ne abbiamo esempi ben conservati a Casa Guglio, Corte Boschini, con una scala esterna in pietra, che si prolunga in una loggia con copertura sorretta da colonnine monolitiche in arenaria.
La corte è ripresa anche in un famoso diorama del presepista internazionale Antonio Pigozzi.