Musica e moto, binomio perfetto. Gruppi storici come Queen, Steppenwolf, Skid Row, Guns n' Roses, Duran Duran, A-Ha, Hammerfal, Simple Minds, The Birds e tanti altri hanno inserito nei loro temi o video la moto, sinonimo di libertà. Hippies e Paninari si sposa alla perfezione con questo assunto. La musica Settanta/Ottanta (meno Novanta) è salita in sella per affermare ed affermarsi. La cultura Hippie vive e si nutre del mito della musica e della moto. Il punto d'inizio del tutto è Easy Rider, primo fenomeno cinematografico celebrativo delle due ruote, interpolate con spazi e brani musicali, in un'epoca senza videoclip. Ricordate Easy Rider? Il film di Hopper riassumeva le istanze e le illusioni della generazione che aveva cambiato o, più spesso, sperato di cambiare lo status quo di una società in cui non si riconosceva, e allora la musica del film non poteva che essere il rock, musica che quella generazione ascoltava e suonava. Easy Rider è uno dei primi soundtrack non originali a commento di una pellicola, prima di esso solo per Il seme della violenza (Blackboard Jungle, Richard Brooks, Usa 1955) erano state utilizzate alcune canzoni in voga tra i teenagers come l’hit Rock around the clock di Bill Haley e dei suoi Comets. Presto assurto a disco fondamentale per ogni collezione che si rispetti, questa compilazione che antologizzava il momento sonoro fotografando suoni e umori di un’epoca, nasce da una selezione di brani ricavata tra i dischi che allora possedevano Hopper e Fonda. L’accoppiata delle canzoni alle varie scene, soprattutto a marcare i trasferimenti in moto, non è mai stata più felice. Si parte con "The Pusher" degli Steppenwolf, che arriva dopo la vendita della cocaina ad un riccone in limousine interpretato, in un cameo, da Phil Spector, il famoso produttore discografico che evidentemente fa se stesso, segno che la cocaina non era una droga assente dal panorama musicale di allora. Poi arrivano i titoli di testa accompagnati dalla canzone che ormai da quarant’anni è associata all’easy rider, ai viaggi sulle highways a bordo di una moto, "Born to be wild", sempre eseguita dagli Steppenwolf. "The weight", sottolinea meravigliosamente il passaggio nella Monument Valley, dove un sole, che sta lasciando il posto alla notte, si insinua tra le montagne con tutte le sue declinazione di rosso. Sicuramente per un problema di liberatorie e diritti la canzone che sul film è eseguita dal gruppo originario nel disco viene interpretata dai minori Smith, band di pop/rock mainstream del periodo.
La successiva "Wasn’t born to follow" dei Birds accompagna il passaggio dei rider su strade di montagna, con un testo eloquente e duro.
The Holy Modal Rounders eseguono "If You Want to Be a Bird", anche qui su un testo dove si incita a uscire e provare a volare senza aspettare il cielo. L’appello anticonformista di "If six was nine" di Jimi Hendrix, canzone che sottolinea l’intenzione di non conformarsi allo status quo e vivere a proprio modo, proprio della cultura Hippie. Le canzoni di Easy Rider, che abbiamo visto vivere sinergicamente con la pellicola, riescono a vivere anche fuori dal film non solo perché scritte precedentemente per scopi certo altri, ma anche perché hanno acquistato un valore antologico che ne fanno la colonna sonora di una cultura o, meglio, di una controcultura. Ascoltate Hippies e Paninari giovedì sera, Dj Joppa ha preparato delle perline Settanta/Ottanta che prenderanno spunto dal nostro lancio e un ospite che della moto ha fatto una ragione di vita passerà nei nostri studi... Restate connessi con la Carovana Hippers!
Sto facendo il turno di notte, qui a Reggio, ed ho letto l’articolo di Alessandro, molto bello. Easy Rider credo che sia il primo vero videoclip della storia. Chi non ricorda Peter Fonda e Jack Nicholson su quelle Harley mentre sfrecciano su quelle highway americane, con il sottofondo di musiche culto? Credo tutti. Pigna e Joppa si completano molto, come Fonda e Nicholson. Uno mette musica da paura e l’altro ci fa ricordare momenti, moda e periodi con degli scritti accattivanti. Complimenti e scusatemi per l’orario.
(Davide Zanichelli)
Ciao ragazzi, vi ascolto sempre da Correggio, la patria di Ligabue. Vi posso fare una richiesta tramite Redacon? Fate uno speciale “spaghetti dance”? Una serata dedicata al fenomeno della dance italica anni Ottanta, che venivo a ballare all’Edelweiss o in Sapoteka. Ho la casa estiva a Casina e spero di vedervi in giro, in qualche piazza. Ora e sempre Carovana.
(Giuseppe Iotti)
Segnale da migliorare in fm qui vicino a Toano ma ci arrangiamo con lo streaming per ascoltare Hippies e Paninari. Ho avuto per vie traverse il vostro cd ed è bellissimo, avete scelto delle canzoni stupende. Un saluto a tutti!
(Dany Callegari)
A proposito di moto e musica, ricordate quegli adesivi che trovavi sui Gilera di Geppe, Pigna, Scroglieri, sulle varie Vespa Et3 125 di Bolognesi, Ginger, Bino, sui Cagiva Aletta Rossa di Marchi, Alle di Carpineti? Jim Morrison, Simple Minds, Neil Young, Duran Duran e tanti altri. Io non me li scordo… Enduro e Vespa parcheggiate al Direzionale, per andare da Leo al primo American Bar o in sala giochi dalla Nadine. Che tempi stupendi, che musica e che moto…
(Robby Predieri)
Vi faccio i complimenti per la trasmissione e vi chiedo una cosa. Potete parlare del juke box e Festivalbar? Magari mettere qualche notizia o parlarne in trasmissione. Anche negli anni ottanta il juke box era presente nei bar o nelle sale giochi tipo quella del Direzionale a Castelnovo ne’ Monti e la canzone più gettonata vinceva il Festivalbar. Pigna, documentati e illuminaci. Ciao da Vezzano City.
(Davide Coviello)
Vi ascoltiamo sempre dal mio bar, il giovedì sera, qui a Canossa, tramite computer, visto che il segnale fm arriva e non arriva fino a Cerezzola. Vedo che tanti scrivono da questa zona e credo sia possibile con il tam tam via Facebook o Redacon e ciò vi rende molto moderni anche se vintage. Ero all’Abm tre settimane fa per il live e vi faccio i complimenti seppure in ritardo. Pigna non aveva gli occhialoni neri alla Andy Taylor, strano! Un abbraccio forte.
(Erica ’77)
Un mio amico di Reggio mi ha fatto sentire a casa sua una vostra puntata e mi siete piaciuti un casino!
(Angelo Massari)
Interfacciare con tante persone fuori dal nostro territorio ci rende orgogliosi. Angelo, Davide, Dany, Robby, Giuseppe, Erica e tutti voi siete importantissimi perchè H&P lo costruite voi, con le vostre presenze, critiche, gli apporti, la passione per un periodo irripetibile. Parleremo del Festivalbar già dalla prossima puntata. Davide, hai ragione, è un pezzo di storia degli anni Ottanta! Vi aspettiamo stasera con tante sorprese!
(Dj Joppa e la Carovana)