Riceviamo e pubblichiamo.
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Una domanda semplicissima. Chi mi sa dire a che cosa serve la galleria del Bocco sulla statale 63? Tutti quei soldi per non risolvere niente; e il bello che vari politici si sono dannati nel ribadire che è stato per un loro intervento che si è concretizzata la possibilità di fare l' opera (galleria). A tutte le persone che ho chiesto nessuna mi sa dare una risposta e a nessuno piace la cosa così come viene fatta (forse la galleria avrebbe un senso se sbucava alla Bettola? O no?...).
(Luciano Franchini)
Mi permetto di scriverLe una semplice risposta: a nulla, anzi è semplicemente uno spreco di denaro pubblico. Non va dimenticato che pochi anni fa Anas ha speso al Bocco sul vecchio tracciato circa 300.000 € per sistemazione ponte e frana, ove per un pelo il nostro Enrico Bini vi finì dentro con la macchina. Spreco di suolo verde, altro cemento e per che cosa??? Tagliare fuori uno dei pezzi miglioti della SS 63. Poi che dire delle due rotonde faraoniche; tra l’altro quella a nord “tomberà” il lavoro fatto pochi anni fa!!! Altro denaro buttato. Per poi non parlare del tratto a valle, Rio Torbido, la Vecchia, ecc. ecc.; rimarrà così una mulattiera del terzo millenio Questo, caro Luciano, è il nostro Paese.
Cordialmente.
(Roberto Malvolti)
Esatto, a niente, chi ha mai fatto la coda alla Canala. Se il problema era l’ingresso nel tratto nuovo si poteva risolvere sprecando molto meno denaro. Saluti.
(g)
Temo si tratti di un altro grottesco intreccio fra burocrazia e incapacità della politica. Sono saltati fuori soldi su un progetto di 20 anni fa e non potendoli (volendoli) dirottare su cose realmente utili, si è continuato sulla strada sbagliata (in tutti i sensi). L’Anas dirà che lei fa le cose e i politici faranno a gara a dire “merito mio”, senza che nessuno si chieda (come fa Franchini) “a cosa serve”?
(M. Storchi)
Dov’è esattamente che inizierà il nuovo tratto e dove terminerà (cosa taglierà fuori, in altre parole)?
(Automobilista occasionale)
Il tratto inizia a sud (verso Cerreto), all’ingresso della vecchia galleria, ove verrà realizzata una rotonda faraonica, a valle (verso Reggio Emilia) all’uscita dell’abitato del Bocco, prima del ristorante di Rio Torbido, anche qui con una rotonda faraonica. Una persona con un minimo di lucidità si chiederebbe a cosa servono due accessi per l’abitato del Bocco? Ma è vero!!! Una zona così industrializzata, ove vi è un passaggio di merci esagerato ha bisogno di due rotonde, in modo da favorire il passaggio dei circa 1000 tir al giorno! Ma v’è però un problema, a valle due tir non passano e vi è il più grosso “cimitero” di specchietti retrovisori d’Italia. Non ci resta che ridere, perchè le lacrime sono finite. Cordialmente.
(Roberto Malvolti)
I veri problemi iniziano a nord dell’abitato del Bocco scendendo verso la città, dove a mio parere (modesto per carità, sono un operaio pendolare e non un ingegnere nè tantomeno un politico…) se si potessero spendere i tanti soldi destinati alle nuove gallerie si metterebbe in sicurezza e si renderebbe scorrevole un tratto seppur breve ma molto pericoloso. Vorrà dire che ci fermeremo e formeremo ancora code lunghissime quando si incroceranno due camion o un camion e una corriera. Però ci sono anche le note positive, passeremo dentro a due nuove e fiammanti gallerie e ruoteremo dentro a due mega rotonde che, cronometro alla mano, da dove inizieranno a dove finiranno ci faranno risparmiare anche 30/40 secondi di tempo sul tratto Castelnovo-Reggio. Sempre se alcune curve dopo l’ultima rotonda, passato l’abitato del Bocco, non si incroceranno due veicoli più grossi di una normale automobile perchè sennò…
(Mario Marescalchi)
E poi si esce a Rio? (torbido)… non pretendevo Rio de Janeiro ma quantomeno un pezzettino… Mah… l’è cùrta!!!! 🙂 Comunque meglio che niente, via. Del pezzo sotto a Rio (T) se ne parla o è ancora un miraggio?
(Automobilista occasionale)
Mi rivolgo in particolare a Roberto che, da anni, si impegna per la statale 63. Tutte queste scelte sbagliate, costose e inutili, sono state progettate da un sognatore o da qualcuno che si è preso il disturbo di fare un giro o di consultare gente di qui, che la strada la usa quotidianamente e che conosce come il traffico si snoda? Quella dei “faraonismi” è diventata una malattia ma, se non servono e se non li vogliamo, perchè non si può fare qualcosa di concreto per fare recedere l’Anas? E’ troppo tardi? Cosa si potrebbe fare? La stampa nazionale? Grazie per la risposta e saluti.
(Paola Agostini)