L’Emilia-Romagna è uno dei territori italiani preferiti dagli alieni. Oppure gli emiliani sono fra gli italiani che credono di vedere più Ufo. La nostra regione è terza nell’elenco degli avvistamenti di oggetti volanti non identificati. E a dirlo non è un accanito lettore di Asimov ma nientemeno che l’Aeronautica militare italiana, che dal 1972 tiene un archivio di avvistamenti non spiegabili nei cieli.
La lista è alquanto selettiva: in 41 anni sono stati registrati solo 445 sospetti Ufo in tutta Italia. Di questi, 32 sopra l’Emilia-Romagna. E’ il Lazio la regione dove ne sono stati visti di più, 53, poi la Toscana con 42.
I dati dell’Aeronautica sono stati presenti per la prima volta oggi al Congresso ufologico mondiale in corso a San Marino e pubblicati nel volume “Ufo i dossier italiani” edito da Mursia e scritto dai giornalisti Lao Petrilli e Vincenzo Sinapi dell’agenzia Ansa.
“Ufo nei cieli delle regioni italiane, da nord a sud, quasi ogni mese, da anni. Li hanno visti tutti: uomini e donne, ragazzi e pensionati, piloti di aerei di linea e top gun, poliziotti e militari; perfino preti. Un fenomeno esteso, ma che è ancora in gran parte sconosciuto. Le centinaia di segnalazioni "qualificate" raccolte nei decenni dall’Aeronautica militare sono infatti rimaste chiuse nell’unico archivio ufficiale sugli X-file italiani, quello che cataloga e analizza – ai fini della sicurezza del volo e nazionale – le informazioni sugli Oggetti Volanti Non Identificati (Ovni). "Questi dossier, protetti dal timbro 'Segreto' o 'Riservato', adesso sono declassificati”, raccontano Petrilli e Sinapi dopo aver studiato i documenti desecretati.
