Camminare per aprire una breccia nel muro del silenzio.
Venerdì 28 marzo, in un incontro curato da “Bottega diversa per una economia solidale in montagna”, presso la pizzeria La Crepa di Casina alle ore 20,30, John Mpaliza, 43 anni, in Italia da 20 anni, ingegnere informatico, impiegato come sistemista programmatore al Comune di Reggio Emilia, racconterà la sua straordinaria esperienza ed i motivi per cui ha deciso di mettersi in cammino, compiendo questa sorta di “pellegrinaggi” per la pace e per la democrazia nel suo Paese, la Repubblica Democratica del Congo.
John Mpaliza, con la bandiera della pace, il tricolore e la bandiera del Congo al collo, ha percorso sin ora migliaia di chilometri per incontrare persone e istituzioni.
“L'idea di insistere nell’iniziativa e di mettermi in cammino per la pace e raggiungere via, via, Roma, Bruxelles, Liegi – spiega John Mpaliza - è nata dopo l'esperienza di Santiago de Compostela. Il Congo è uno dei paesi più ricchi di minerali e ricchezze naturali, ma al tempo stesso è l'ultimo per il reddito pro capite. E’ un paese poverissimo rispetto alle sue risorse e potenzialità, gravato poi dalle difficoltà della ricostruzione del tessuto sociale e democratico, lacerato da una guerra devastante, iniziata nel 1993 come guerra di liberazione dal dittatore Mobuto, al potere da trent’anni, e trasformatasi poi in una guerra civile e soprattutto economica, scatenata dalle esigenze dei mercati occidentali, che in un decennio, fino al 2004 ha fatto 6 milioni di vittime”. L’idea di Jhon Mpaliza è quella di rompere il silenzio assoluto che circonda il genocidio e i crimini di guerra dichiarati, tra l’altro, dall’unica rilevante denuncia dell’ONU (rapporto Mapping, 2010). Il Congo RD ha bisogno di pace e di democrazia: solo a queste nuove condizioni si potrà iniziare a parlare di ricostruzione e di sviluppo.