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“Con gli occhi dei sopravvissuti”: sabato prossimo in teatro a Villa Minozzo si ricorderà l’eccidio di Cervarolo

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“A settant'anni dalla strage di Cervarolo, avvenuta il 20 marzo 1944 ad opera dei nazisti, in cui furono uccisi ventitré civili e il parroco, don Battista Pigozzi, ospiteremo la prima del documentario che ricorda quella tragedia”: così il sindaco Luigi Fiocchi presenta “E vennero da lontano”, il filmato di Riccardo Stefani, regista, e Sabrina Guigli, che sarà proiettato sabato sera, alle 21, nel teatro I Mantellini.

Un attore e il regista Riccardo Stefani
Un attore e il regista Riccardo Stefani

“Il tema principale del film documentario - spiega il primo cittadino - è la ricostruzione, in chiave storica, dell’eccidio di Cervarolo e di quello di Monchio, in comune di Palagano, nel modenese, dove l’opera è stata vista in anteprima nei giorni scorsi. La pellicola è la prosecuzione e l’approfondimento dell’argomento già affrontato nel film ‘Sopra le nuvole’, realizzato dagli stessi autori nel 2008”.

Il paese di Cervarolo è “tra le ‘città’ - prosegue Luigi Fiocchi - decorate al valor militare per la guerra di liberazione, insignito della medaglia di bronzo, mentre il comune è stato fregiato della medaglia d’argento, a conferma delle sofferenze e del tributo di sangue pagato dalla nostra gente per la libertà e la democrazia”.

Un attore e il regista Riccardo Stefani
Un attore e il regista Riccardo Stefani

Conclude il sindaco Fiocchi: “Il verdetto di condanna per i responsabili di quella strage è stato emesso solo tre anni fa, ma dal dopoguerra ad oggi sono state diverse le testimonianze scritte, tra cui le pubblicazioni ‘Raffiche di mitra in montagna’ di Umberto Monti (1946) e ‘Morte sull'aia’ di Pietro Alberghi (1964). Il documentario che vedremo nella serata di sabato, assieme al film di sei anni fa, basati entrambi, oltre che sui documenti storici, sui racconti dei sopravvissuti dei due eccidi (e per la cui produzione ci si è anche avvalsi di numerose comparse locali), vanno ad arricchire il ricordo di tragici avvenimenti che dovranno rimanere sempre a monito delle generazioni future”.

Si legge, fra l’altro, in una nota di presentazione del filmato “E vennero da lontano”, i cui protagonisti sono “il territorio, la sua gente e la sua cultura”: “Lo spettatore verrà coinvolto nelle paure, nelle emozioni e nei sentimenti di chi, in prima persona, ha vissuto quei momenti”.

La locandina

2 COMMENTS

  1. Documentario molto bello, Riccardo riesce a trattare argomenti “crudi e feroci” con una delicatezza e spontaneità uniche. Bravissimo Rikki, non demordere, stai dando un enorme patrimonio all’intera comunità montanara e non solo!

    (Esterina Fioroni)

    • Firma - EsterinaFioroni