Vincenzo Costetti, emigrato da Castellaro di Vetto a Brunico il primo di aprile del 1965, è un abitante della rinomata cittadina bolzanina alquanto illustre e stimato, al punto di riceverne un riconoscimento ufficiale. Là è stato ultimo comandante del distaccamento di Polizia stradale, ora pensionato è particolarmente attivo nel sociale.
La sua storia parte proprio dalla storica borgata di Castellaro, in pieno conflitto mondiale, il 21 maggio 1944 a Castellaro di Vetto. Ha intrapreso una lunga e brillante carriera nella Polizia di Stato, di cui è stato comandante dei reparti della polizia ferroviaria e per ultimo della stradale. Rafforzato col maggiore tempo a disposizione con la pensione, ha proseguito nell’impegno in iniziative sociali ed umane. In particolare, Vincenzo si prodiga nell'aiuto alle persone bisognose e anziane con l'incarico di vice presidente della consulta del Comune di Brunico (il presidente è tradizionalmente un esponente di lingua tedesca). Tra l’altro, nell'autunno 2013, è partita l'iniziativa LeO, acronimo in lingua tedesca di alimentari ed orientamento, che grazie al coinvolgimento della Caritas cittadina in lingua italiana e tedesca, dei servizi sociali della comunità comprensoriale e dei Consigli pastorali parrocchiali dei rispettivi comuni, sta operando per dare sollievo alle necessità alimentari dei meno abbienti (già 150 le famiglie mappate) con delle distribuzioni alimentari settimanali che si propongono di rispondere principalmente ai bisogni indispensabili di un'alimentazione equilibrata per tutti. Vincenzo è uno dei referenti.
Un impegno, complessivo, che gli è valso un affettuoso e dovuto festeggiamento da parte del Consiglio Comunale della città di Brunico, dove vive con la moglie Silvana e il figlio Luca, che ha riconosciuto, nella giornata di sabato 22 marzo 2014, l' impegno con una alta onorificenza. Infatti, la giunta lo ha premiato “per le sue doti a favore della cittadinanza”. Il legame di Vincenzo con la sua Vetto, però, non si è interrotto, dove per altro spesso capita di incontrarlo e, sino a pochi anni fa, la compianta sorella Gina Vilma. Savino Rabotti, sul sito La Voce del Tassobbio, racconta l’interessamento di Vincenzo per ricollocare un crocifisso alla Costa del Bocco, sulla vecchia strada per Gombio, ove già dal 1700 era posizionata una grande croce quale punto di arrivo delle Rogazioni.
In questi minuti a Brunico nevica: ma il legame con Castellaro è più forte degli ultimi rigori di primavera. (G.A.)
Ho conosciuto Vincenzo tramite il fratello Valerio. Storie come la sua ci fanno un po’ riconciliare col presente, sommersi come siamo spesso da notizie negative e drammatiche. Il grande mondo del volontariato, così attivo nel nostro Appennino, si allunga in territori più lontani, anche in luoghi dove non si sospetterebbe il disagio. E lo fa con uno dei suoi figli, nato e cresciuto in quel di Vetto, terra di grandi tradizioni di solidarietà. Quando tornerai, caro Vincenzo, spero di poterti offrire un bicchiere, semmai in compagnia di Valerio. Da noi un gesto spesso vale ancora più di tante parole.
(Renzino Fiori)