Home Società Il Carnevale ferma il Brasile

Il Carnevale ferma il Brasile

15
0

Carissimi amici, mentre vi scrivo, in questo sabato notte, primo giorno di marzo, nelle grandi capitali del Brasile è piena “follia” di carnevale. Anche le nostre città dell’interno si svuotano (beh, diciamo almeno in parte) per riempire Salvador fino a mercoledì. Io non ho mai avuto il coraggio nemmeno di vedere da lontano; solo a Salvador piú di due milioni di persone arrivano da ogni parte per passare alcuni giorni senza dormire, solo bere, ballare (ed altro) per poi avere la necessità di altri giorni dopo per riprendersi dalla sbornia carnevalesca. Tutto si ferma e la frase che si sente, per risolvere qualsiasi cosa è: “Solo dopo il carnevale”.Don Marco Ferrari

Ma a parte il carnevale, pensiamo alla Quaresima che comincia e, con essa, alla Campagna della Fraternità. Non so se ricordate, ma tutti gli anni la Chiesa del Brasile presenta un tema su cui riflettere durante la Quaresima, come se fosse l’aspetto pratico del vivere il Vangelo in questo tempo. Quest’anno il tema è: “Fraternità e traffico umano”. E’ una riflessione importante e vicina alle nostre realtà anche se non si direbbe. Nel testo di riflessione si affrontano quattro aspetti: il lavoro schiavo, lo sfruttamento sessuale, il traffico degli organi e il problema delle adozioni dei bimbi. L’anno scorso per esempio, un gruppo di giovani di uno dei nostri paesi erano stati trovati nello Stato di San Paolo lavorando in situazioni di schiavitù presso grandi latifondiari. Non è un caso raro, anche nelle grandi città, si assiste ancora oggi a sfruttamento di persone, per lo più giovani e poveri, che lavorano in situazioni terribili in grandi industrie. Beh non voglio dilungarmi, ma la situazione è seria. Vale la pena riflettere e vedere cosa è possibile fare.

Un aspetto che continua a preoccuparci è la violenza. Solo nelle scorse settimane tre giovani uccisi, il più delle volte dovuto al traffico di droga, conti da regolare, così come assalti alle case nelle campagne, rubando quello che trovano. Veramente difficile, ma speriamo bene e cerchiamo di fare il possibile. L’educazione in casa e nelle scuole è fondamentale.

Per il resto tutto continua come sempre, non corro il pericolo di annoiarmi, tra visita alle comunità, incontri di formazione, celebrazioni e occuparmi della vicina Parrocchia di Pintadas. Il progetto dei ragazzi ha ricominciato dopo le vacanze estive (dicembre – febbraio), come altre attività e tutto sembra andare bene.

Carissimi, buona Quaresima a tutti. Um abraço.

(Don Marco Ferrari, missionario reggiano in Brasile)