Colpisce con serialità in maniera chirurgica: alla fine dell'anno scorso aveva imperversato nel parmigiano ed ora aveva spostato le sue attenzioni truffaldine ai caseifici della provincia di Reggio Emilia. Qui gli è andata male: i Carabinieri della stazione di Toano l'hanno fermato mentre stava caricando 5 forme di Parmigiano Reggiano che aveva pagato con un assegno falso da oltre 1.800 euro.
A finire in manette grazie quindi ai carabinieri di Toano e all'accortezza dei proprietari dell'azienda finita nel mirino è stato Pasquale De Santis, 52enne di Torre Annunziata, residente a Rimini, considerato specialista in truffe ai caseifici come dimostrano i suoi innumerevoli precedenti specifici.
L'uomo, accusato di truffa e ricettazione, è stato processato per direttissima ieri mattina e condannato a 8 mesi di reclusione. Per motivi di salute è stato messo in libertà con l'obbligo però di dimora nel comune di Rimini. I carabinieri sono convinti che possa aver fatto altri colpi in zona e chiedono alle eventuali vittime di mettersi in contatto col 112.
L'odierno arresto risale all'altro pomeriggio ,quando un casaro informava i Carabinieri di Toano di aver concluso telefonicamente la vendita di 5 forme di Parmigiano Reggiano ad una ditta di cui il venditore non conosceva l'esistenza. Nel dubbio informava i militari confermando che l'acquirente in serata si sarebbe recato al caseificio per ritirare la merce. Nel dubbio pure i Carabinieri di Toano, che eseguivano un servizio di osservazione nei pressi del caseificio, scorgendo, alle 18, l'arrivo del cliente che entrava nel caseificio per poi uscirne poco dopo per caricare le forme di Parmigiano acquistate.
Terminate le operazioni di carico, i carabinieri si avvicinavano al cliente per identificarlo, chiedendo nel contempo al casaro le modalità di pagamento delle forme acquistate. Il cliente, apparso da subito nervoso, sosteneva aver pagato con un regolare assegno da lui compilato per poi cambiare versione sostenendo di averlo ricevuto da un amico.
I riscontri sull'assegno compilato, per l'importo di 1837,21 €, consentivano di appurare che si trattava di un assegno falso. La successiva perquisizione consentiva di rinvenire in disponibilità del predetto cinquantenne ulteriori titoli bancari risultati falsi. Gli assegni venivano sequestrati e mentre le forme di Parmigiano tornavano al caseificio a cui venivano restituite, l'uomo veniva condotto in caserma, dove, alla luce della flagranza del reato di truffa, veniva arrestato.
Ieri mattina i Carabinieri di Toano lo conducevano davanti al Tribunale di Reggio Emilia che lo condannava a 8 mesi di reclusione.