"E’ una priorità non più eludibile quella di intervenire con decisione per risolvere il grave problema dell’area destinata alle corriere dedicate al trasporto dei ragazzi che escono dal polo scolastico delle scuole superiori di Castelnovo ne’ Monti. Il suo posizionamento è assolutamente inadeguato e non risponde agli standard minimi di sicurezza: basta transitare da quelle parti all’una di ogni giorno per rendersene conto. E’ di pochi giorni fa la notizia che a Reggio Emilia si è verificato un gravissimo incidente che ha coinvolto uno studente in discesa da un autobus: non vogliamo certo pensare che debba succedere anche in montagna per intervenire con decisione".
Parole del consigliere comunale capogruppo di "Persone e montagna" Federico Tamburini.
"A quell’ora - spiega - alcune corriere sono ferme in sosta sul lato destro di via Matilde di Canossa in attesa di partire. Alle loro spalle ne sopraggiungono altre che ne prendono il posto: i ragazzi camminano in strada e sono sfiorati dalle stesse, dalle automobili che escono dal parcheggio del polo scolastico e da altre che invece entrano nell’area dell’istituto. Una situazione di grande confusione condizionata da spazi ristretti, tempistiche convulse per arrivi e partenze delle corriere, pedoni che si muovono in varie direzioni… Insomma, si tratta di una situazione di grande pericolo per i nostri ragazzi. Il polo delle superiori di Castelnovo accoglie circa 900 studenti e un paese attento deve destinare grandi risorse alla loro messa in sicurezza".
"Serpeggia poi una spiacevole sensazione che racconta dell’attenzione al problema sollecitata quasi esclusivamente dai genitori dei ragazzi residenti fuori Castelnovo essendo i più interessati al trasporto scolastico e più direttamente coinvolti nella problematica… Ebbene, anche qualora ciò riguardasse solo gli studenti che vengono da fuori (e così non è) sarebbe un paese mediocre quello che mettesse in secondo piano quest’esigenza per mere questioni di opportunità e localismo. L’Amministrazione comunale, i vari consigli di istituto, la Polizia municipale e le famiglie devono organizzare, ognuno per le proprie competenze, un tavolo comune dove aprire un serio confronto per esaminare tutte le possibilità d’intervento che possano mitigare il rischio per i ragazzi e un progetto di soluzione definitiva del problema".
Per quanto riguarda la lista civica "Persone e montagna", "abbiamo deciso di proporre un ordine del giorno da sottoporre e votare nel prossimo consiglio comunale con un progetto concreto per affrontare e risolvere definitivamente il problema sicurezza dei nostri ragazzi. Segnaliamo che in questo momento la politica locale è impegnata a promuovere i propri candidati in prossimità delle prossime amministrative, ma non ci si può dimenticare delle problematiche concrete che costituiscono criticità sostanziali del paese che abbisognano di soluzioni forti ed immediate. Meno chiacchiere e progetti fumosi e più concretezza. Siamo bravi tutti a raccontarcela ma i problemi non si risolvono da soli ed il paese rimane al palo".
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Voglio rassicurare sia gli studenti che le loro famiglie, ed anche il capogruppo Tamburini, che la sicurezza del terminal di servizio alle scuole superiori in via Matilde di Canossa è presente da sempre nell’attività della nostra amministrazione. Pochi anni fa abbiamo realizzato un percorso pedonale a spese del Comune che conducesse in sicurezza gli studenti dall’Istituto Cattaneo–Dall’Aglio fino al terminal. Purtroppo non tutti gli studenti lo utilizzano, anzi sono molti quelli che si spostano sulla strada. Inoltre compiamo ogni anno dei monitoraggi sulla situazione del terminal, con l’assessore alla mobilità, la Polizia municipale e il direttore dell’agenzia reggiana per la mobilità Michele Vernaci. Al momento gli spazi del terminal sono quelli e anche se limitati c’è una ampia tettoia con sedute per gli studenti che attendono i mezzi. Nella zona poi nelle ore di ingresso ed uscita dalle scuole ci sono limitazioni al transito delle auto ed in zona c’è sempre la polizia municipale, che sorveglia anche l’attraversamento di viale Enzo Bagnoli. Quando non eravamo in emergenza per il numero di agenti in servizio effettivo, come siamo al momento, ce n’erano due. Della situazione del terminal si è dibattuto anche in fase dell’adozione dell’ultima variante del Psc: con il trasferimento dell’attuale struttura di Villa delle Ginestre lì è previsto che l’attuale cubatura passi ad una funzione mista tra residenziale ed uffici, ma analizzando il tema abbiamo deciso, anche a seguito del dibattito in Consiglio, di ridurre o trasferire parte della cubatura prevista per razionalizzare ed ampliare gli spazi del terminal. Siamo convinti che ci sia la possibilità di andare all’approvazione del documento prima della fine del mandato, ma comunque sulla sicurezza in quel punto lavoreremo fino all’ultimo giorno come abbiamo fatto finora.
E’ così, il problema a livello locale non è sentito, i figli vanno a scuola a piedi. Ma se si aspetta la disgrazia per fare qualcosa è davvero orribile. Centinaia di ragazzi ogni giorno rischiano di restare sotto una corriera, gli autisti fanno slalom tra corpi umani e auto. Ma si può? Non esiste soluzione? Con tutto lo spazio che abbiamo in montagna ci si deve ridurre a questi livelli? Il buon senso dov’è? E l’intelligenza di chi fa e pensa queste soluzioni? Come siamo messi?
(Una mamma)
Il problema è sentito anche a livello locale, io abito in via Matilde e conosco molto bene la situazione. Il pericolo esiste anche per le persone che non salgono in corriera, esiste per tutti quelli che per un qualsiasi motivo devono transitare nelle ore di punta. Ci sono corriere che arrivano, parcheggiano, magari in retromarcia, sfiorando veramente i ragazzi. Quando poi nevica i marciapiedi esistenti non vengono puliti, i cumuli di neve restringono la strada a una carreggiata e i pedoni sono costretti a camminare in mezzo alla strada. Meno male ci sono le elezioni comunali, così dopo la segnalazione del signor Tamburini tutti si faranno paladini della sicurezza dei nostri ragazzi.
(Stefania)
E lei, Tamburini, non ci ha pensato nei precedenti 5 anni che é stato consigliere? E’ diventato stringente solo nel 2014, anno di elezioni. Sono schifato.
(Corrado Parisoli)
Il problema in Via Matilde è reale. La soluzione è difficile anche a causa del gran numero di auto (genitori, studenti, professori) che dal Polo scendono verso viale Bagnoli. Spero che i candidati a sindaco abbiano proposte valide per risolvere questo nodo, prima che sia tardi.
(Sig. G)
Questo problema era già stato segnalato a Comune, Carabinieri, Polizia stradale diversi anni fa dai sindacati aziendali se non sbaglio, poi come spesso accade finisce tutto nel dimenticatoio.
(C.F.)
I rischi sono molteplici sia per chi aspetta le corriere, sia per quelli che procedono a piedi e anche in auto!! Li ho notati anch’io, semplice cittadina che abita in zona via Morandi da pochi anni, dove le corriere volano sulla strada strettissima per raggiungere il polo scolastico e sempre mi chiedo se non ci sia davvero un’alternativa! Grazie al signor Tamburini che richiama sempre l’attenzione su problematiche reali e oggettive!
(Simona)
Bisogna poi anche dire, a onor del vero, che gli studenti sono sempre in mezzo alla strada e spesso e volentieri camminano in larghezza a file di 4 o 5 anche sottobraccio e nemmeno si spostano anche se ti vedono arrivare in macchina o in corriera…
(Sig.ra S)
Complimenti a Tamburini che sempre centra i problemi della montagna. Il 4/11/2011 ho segnalato in un commento su questa testata il problema di pericolo nella zona terminal bus presso le scuole di Castelnovo ne’ Monti, nessuna risposta, nessun intervento, tutto bene così. Ma chi ha progettato il polo scolastico e relativa viabilità e servizi connessi? Visti i risultati credo nessuno, perchè se esiste un progetto generale, che appunto dovrebbe tener conto di tutto ciò che ruota attorno ad una scuola, i risultati dovrebbero essere diversi dalla realtà devastante e pericolosa in primo luogo per gli studenti e per tutte le persone che devono utilizzare tali servizi. Nessuno comunque paga tali errori, sempre i cittadini e sempre gli utenti. Alle otto del mattino, attraversare viale Bagnoli è come attraversare Rivalta, devastante ed assurdo, la nuova variante di Ponte Rosso risolverà comunque il problema, sempre che per qualcuno esista! Cordialmente.
(Fabio Leoncelli)
Scusi, signor sindaco, ma non credo sia una questione di numero di vigili. Come Lei ha detto, molti giovani non usano (sbagliando) il passaggio pedonale ma vanno a piedi lungo via Matilde anche in 2 o 3 affiancati. Nessun Vigile può obbligarli ad utilizzare il pedonale nè impedire il transito delle auto che scendono dal polo se non vi è un divieto. Quindi basta una disattenzione o una manovra sbagliata per urtare un ragazzo e, anche se vi fossero due vigili, non potrebbero impedirlo. Credo che l’idea del Polo era ottima, ma il sistema della circolazione è da migliorare. Per esempio incentivando tra i ragazzi l’uso del passaggio pedonale o limitando l’accesso alle auto nell’orario di uscita. Saluti.
(Alex G)
Nell’ultimo Consiglio comunale tutte e tre le forze di opposizione (“Persone e montagna” di Federico Tamburini, “Castelnovo libera” della quale faccio parte e “Castel-Nuovo” di Luigi Bizzarri) hanno proposto compatte che l’attuale edificio che ospita Villa delle Ginestre venga abbattuto. Proprio per realizzare un’area di passaggio a tutela dei 700 studenti che ogni giorno transitano lì in entrata ed in uscita. L’idea non è assolutamente piaciuta alla maggioranza (sindaco in testa), che ha previsto un utilizzo commerciale e residenziale della stessa, come si evince anche dalla risposta che ha dato in questo articolo. Quindi tante belle parole di rassicurazione, ma di cambiamenti non se ne vedono: le cose rimangono identiche e ci si sente raccontare che non sono poi così brutte.
(Giuliano Rossi)
La situazione alle 13, all’uscita degli studenti, è di certo complessa. L’intervento del percorso pedonale alle spalle di Villa delle Ginestre è stato importante. Le aree di sosta degli studenti, in realtà, sono due: quella del terminal, servita dal pedonale di cui ho appena detto, e quella posta sotto la palestra; quest’ultima comprende l’area di sosta degli studenti, riservata e protetta dal traffico auto, ed è servita da un altro percorso pedonale interno al polo scolastico. In sostanza, gli studenti possono accedere ai due punti di sosta attraverso due percorsi pedonali separati dal traffico auto. Inoltre, nell’ora di punta, è previsto un divieto d’accesso al polo scolastico per i veicoli estranei alla scuola, oltre al senso unico su via Matilde di Canossa. All’inizio dell’anno scolastico i nuovi studenti vengono informati della presenza dei pedonali e delle modalità per accedere in sicurezza alle aree di sosta della corriere. Mi sembra di poter dire che, pur sempre migliorabile in alcuni punti, l’infrastruttura è stata predisposta e pensata per un uso il più possibile razionale, tenuti presenti gli spazi limitati a disposizione. Dove sono i problemi? Innanzitutto i veicoli che non rispettano i divieti, in primo luogo i genitori che accedono al polo scolastico (contro il flusso di uscita) nonostante il divieto e fanno manovra durante il periodo di massimo affollamento degli studenti per ritirare i propri figli, come pure non si fanno scrupolo di entrare nell’area con divieto di circolazione. Poi abbiamo i veicoli che non rispettano il senso unico da viale Bagnoli, quando ne hanno l’occasione, se per qualche motivo in quel momento il vigile non è presente, creando ingorghi e situazioni di pericolo. Poi abbiamo i veicoli in sosta vietata che impediscono il parcheggio e il transito degli autobus. Per ultimo, ma non meno importante, lo scarso utilizzo dei percorsi pedonali da parte degli studenti, che impegnano invece a gruppi la strada di accesso al polo scolastico, che sarebbe destinata unicamente al deflusso dei veicoli del personale scolastico in uscita. Personalmente aspetto dieci minuti ed esco quando il traffico è già defluito. In sostanza, mi pare che i rischi maggiori derivino dalla inosservanza dei divieti, dallo scarso senso civico di molti e dalla abitudine, tutta italiana, di utilizzare poco e con scarsa consapevolezza i percorsi pedonali. Penso che, dati i numerosi vincoli del contesto, le soluzioni predisposte dagli enti locali siano migliorabili ma dignitose. Certo, se lo spazio a disposizione fosse illimitato, come pure la disponibilità di risorse, potremmo avere condizioni ottimali…
(Giorgio Bertani)
Scusi, signor Sindaco, ma è sicuro di aver visto bene quello che succede in via Matilde? Nel caso non ricordi l’ampia tettoia viene utilizzata solo per una parte di ragazzi, perché molti salgono alla fermata vicino alla palestra del Cattaneo e sono praticamente in mezzo alla strada! Ma perché non ammettere che ci sono veramente dei pericoli, aspettiamo il morto per farlo?
(Stefania)