Sabato 15 febbraio alle ore 16,30 presso la Palestra Cattaneo di Castelnovo Monti,l'Appennino Volley e l'Associazione FaCe promuoveranno una dimostrazione di sitting volley in collaborazione con i referenti regionali della FIPAV responsabili della specialità.
Fernando Morganelli, referente regionale per il Sitting Volley, terrà una lezione dimostrativa che si articolerà in una prima parte teorica, in cui si parlerà di regolamento e finalità di questa innovativa disciplina, seguita da una parte pratica in cui tutti i partecipanti potranno cimentarsi nella “pallavolo da seduti”, attività tanto innovativa quanto divertente. L’incontro è aperto a tutti, diversamente abili e normodotati, con la speranza che entrambi possano sedersi sul parquet per approcciarsi a questa nuova disciplina.
Il Sitting Volleyball è uno sport derivato dalla pallavolo, inventato nei Paesi Bassi nel 1957 come sport adattato per la pratica sportiva delle persone diversamente abili. Consiste in una pallavolo giocata stando seduti sul pavimento, con il campo più piccolo e con la rete più bassa. Il giocatore che tocca la palla deve trovarsi con le natiche a contatto con il pavimento nel momento in cui tocca la palla. Per la sua particolarità, il Sitting Volleyball ha la caratteristica di favorire l'integrazione sociale delle persone diversamente abili, dato che può essere praticato senza distinzione da diverse categorie di diversa abilità (amputati, poliomielitici, paraplegici, cerebrolesi, les autres) e allo stesso tempo anche da soggetti normodotati, non richiedendo l'utilizzo di strumenti specifici come le sedie a ruote. Pertanto può essere considerato uno sport “open”, dato che nella stessa squadra possono trovare spazio soggetti normodotati e soggetti diversamente abili, con qualsiasi forma di diversa abilità.
In Italia è conosciuto da poco ed è cresciuto soprattutto dopo l’entusiasmo scatenato dal sitting volley all’Olimpiade di Londra.; la scorsa estate il Comitato Italiano Paralimpico ha ufficialmente concesso alla Federazione Italiana Pallavolo il riconoscimento ai fini sportivi della disciplina, sport praticato dai diversamente abili.
L’obiettivo della giornata è di far conoscere le tecniche e formare un gruppo che possa fare attività costantemente durante l’anno e riuscire a partecipare ad un eventuale campionato regionale o italiano organizzato dalla FIPAV.
In molte nazioni è ormai una disciplina consolidata, in Italia sta muovendo i primi passi e non esiste una attività ufficiale, ma solo una attività sperimentale in alcune città. Da qualche mese però, la FIPAV e il CIP (Comitato Paralimpico Italiano) stanno divulgando la disciplina e, anche attraverso i referenti regionali, vogliono lanciarlo in previsione delle Olimpiadi del Brasile 2016.