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Un proverbio tira l’altro (9) / …e più che l’essere conta il parere

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Farsa
Farsa

... e più che l’ESSERE

             conta il PARERE. [Giusti].

Acta est fabula

La commedia è finita.

Questo modo di dire ha tante varianti ed anche tante discordanze su chi l’avrebbe pronunciata per primo.

Alcuni ritengono che fosse semplicemente un congedo abituale alla fine delle recite teatrali: acta est fabula, plaudite.

Altri l’attribuiscono a personaggi celebri.

Tra questi pare che la pronunciasse Augusto in punto di morte.

Rabelais invece, anche lui alla fine dei suoi giorni, avrebbe  detto: La farsa è finita.

Il senso è chiaro: è inutile continuare a fare finta, a simulare un contegno esemplare quando l’esistenza mostra che le cose sono completamente diverse.

Come se tutta la vita fosse stata una commedia.

La mia favola breve è finita,

 la breve mia favola vana” [A. Graf – Ultima campana].

 

Trasformando il concetto in gioco gli avi dicevano: La fôla d’ l’ôca – l’ê bèla s’ l’ê pôca!

E in questo modo ammettevano che la filastrocca, in realtà, era un trucco.

 

Perché si dice...

Capro espiatorio
Capro espiatorio

espCAPRO ESPIATORIO

 esp

E qui ci sarebbe da disquisire all’infinito.

Era diffuso, nell’antichità, il principio che qualcuno dovesse prendere su di sé le colpe degli altri, della comunità.

Gli Assiri e i Babilonesi, poi anche gli Ebrei, caricavano i peccati della comunità su un caprone che poi veniva condotto nel deserto e abbandonato.

In Beozia si sceglieva uno schiavo che poi veniva cacciato a bastonate.

 

 

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