Si è avviata la campagna per le primarie Pd del 2 marzo a Castelnovo ne' Monti con tre candidati in lizza: Enrico Bini, Giuliano Maioli e Wassili Orlandi.
Nei giorni scorsi si era presentato ai cittadini Giuliano Maioli ed oggi è il turno di Enrico Bini.
Intanto la senatrice Leana Pignedoli si dichiara "neutrale" per rispondere alle tante richieste pervenutele dai cittadini, ma non dai candidati.
L'autopresentazione di Enrico Bini
Sono Enrico Bini, ho 58 anni, in questa montagna sono nato, cresciuto e ho sempre vissuto. Con orgoglio e fierezza.
Ho deciso di mettermi in gioco ancora una volta e di partecipare alle primarie del 2 marzo, quando saremo tutti chiamati ad indicare il candidato sindaco di Castelnovo ne' Monti, in vista delle elezioni di maggio.
Per tutta la vita mi sono impegnato come imprenditore e come amministratore pubblico, impegnandomi perché venissero applicate poche e semplici regole nei rapporti fra la politica e il cittadino. Regole che parlano di trasparenza, legalità e ascolto.
Trasparenza e legalità devono essere i valori che guidano l'azione di tutti: cittadini, imprenditori, e per primi i politici e gli amministratori della cosa pubblica.
L’ascolto è una parte fondamentale della nostra vita, del nostro stare insieme. E se vale per tutti, ancora di più credo valga per un amministratore pubblico. Voglio ascoltare, conoscere proposte, persone, problemi.
Non posso più definirmi giovane e proprio per questo il mio impegno è diretto ai giovani, affinché possano tornare a vedere con fiducia al futuro, non sentendosi più obbligati ad andare altrove per garantirsi un lavoro.
Lavorerò per le imprese coraggiose della nostra montagna, perché il territorio offra loro una via d'uscita dalla tremenda crisi che stanno vivendo.
Il mio pensiero va alle famiglie, oggi costrette a fare i conti con una situazione sempre più difficile, affinché non si sentano sole. Le fasce deboli della popolazione mi avranno al loro fianco. Anche per questo la scuola e la sanità saranno tra le priorità della mia azione politica. L'ospedale Sant'Anna deve essere valorizzato e non penalizzato, confermandosi sempre più punto di riferimento per tutti i cittadini della montagna.
Sono orgoglioso di essere un montanaro e proverò ad essere il sindaco di una orgogliosa Castelnovo ne' Monti.
(Enrico Bini)
Domande e risposte sulla candidatura
Perché vuoi candidarti?
Perché voglio essere utile al mio paese, attraverso l’esperienza maturata in tanti anni di lavoro.
Come ti racconteresti, in poche parole?
Sono una persona aperta a cui piace molto dialogare con tutti, mi piace ascoltare gli altri e credo di saperlo fare. Non amo i compromessi quando questi non sono trasparenti, anche se ritengo che la mediazione in politica sia importante. Quando è il momento so decidere e agire.
Cosa hai fatto nella tua vita?
Non ho finito le scuole superiori (dando un grosso dispiacere ai miei genitori, che ci tenevano tanto) Ho iniziato lavorando come operaio, poi per 12 anni ho fatto il trasportatore. Per 18 anni, in seguito, sono stato socio e addetto commerciale in Transcoop, una cooperativa di trasporto reggiana.
Per dieci anni sono stato presidente di Cna di Reggio Emilia, e negli ultimi 5 anni ho ricoperto l'incarico di presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia.
Sono socio imprenditore nella B&B immobiliare e nella 2B autotrasporti, socio degli “elfi volanti snc”. Infine, sono presidente di un consorzio nazionale di servizi per l’autotrasporto, Fitalog Service.
La tua esperienza politica?
La mia attività politica inizia molto presto, nella FGCI negli anni 70. Nel 1976 sono entrato a 22 anni per la prima volta in consiglio comunale, a metà legislatura, come primo dei non eletti con il sindaco Battistessa (ricordo ancora ora la grande emozione entrare in consiglio comunale con persone importanti e con tanta esperienza politica, e io così giovane). Poi la mia attività si è interrotta perché sono diventato papà e ho iniziato a fare il camionista.
E dopo?
Sono tornato in consiglio comunale nel 1989 come consigliere di minoranza, perché in quella elezione il Pci perse dopo tanti anni il governo del Comune, e sindaco divenne Silvetti, con un accordo Dc-Psi. Dal 1994 al 1999 invece sono stato capogruppo di maggioranza con Leana Pignedoli sindaco; un incarico che ho ricoperto per un solo mandato perché gli impegni di lavoro non mi hanno consentito di proseguire. La ricordo però come una bellissima esperienza, perché conquistammo il Comune con un’alleanza fra Partito Popolare e Pds, unendo mondo cattolico e sinistra moderata.
Sono le primarie del PD, e tu non sei iscritto. Perché questa scelta?
Sì, non sono iscritto e mi presento come indipendente, visto che queste sono primarie aperte. In molti si aspettavano da me un impegno in una lista “civica”, perché in questi anni si è creato un distacco dai partiti tradizionali.
Ma proprio per questo ho fatto la scelta di rimanere dentro al PD. È una scelta di unità, di coesione. Sono un uomo di centro-sinistra, la mia storia lo racconta. Un centro-sinistra a cui appartengo e che voglio rappresentare nella sua unità.
Cosa pensi della nostra montagna?
È un territorio straordinario, bello, abitato da gente molto laboriosa e attaccata alla storia e alle tradizioni. E che non vuole andarsene dalla sua terra.
Cosa pensi del Comune di Castelnovo ne' Monti?
È un Comune importante, che svolge e potrà svolgere un'azione preziosa per tutta la montagna, se riuscirà a farsi percepire dagli altri Comuni come un alleato, non come un rivale.
Nel nostro Comune risiedono tante imprese di successo, tanti artigiani e tanti commercianti. Abbiamo tantissime realtà del volontariato molto attive. siamo sede di polo scolastico, abbiamo l’ospedale. È quindi un Comune con tante responsabilità comprensoriali. Castelnovo è diventato quello che è grazie ai suoi cittadini, e ai tanti amministratori che negli anni hanno governato questo territorio.
Perché qualcuno dovrebbe votarti?
Perché spero mi vedano come un uomo sincero, onesto e che non si farà condizionare.
Quali sono le tue priorità per il Comune?
Le imprese, il lavoro, i giovani la scuola, la sanità, il Welfare, la sicurezza.
Sono solo titoli che riempirò di contenuti attraverso i tantissimi incontri che sto organizzando con tutti i cittadini, le associazioni, i sindacati, il volontariato. Sarà un programma fatto dal basso e condiviso da tutti quelli che vogliono contribuire al bene comune.
Sono anni di crisi. Cosa possiamo fare per rialzarci?
Questi sono anni terribili, dal mio osservatorio precedente alla Camera di Commercio ho potuto vedere quanti danni ha prodotto questa lunghissima crisi. Noi (intendo tutti noi, non solo il l’amministrazione) dobbiamo cercare nuovi sbocchi per le imprese promuovendo l’innovazione, la ricerca. Dobbiamo trovare nuovi mercati, creare infrastrutture e servizi nuovi.
Dobbiamo sfruttare le potenzialità che abbiamo sia dal punto turistico che agroalimentare, lavorare sul recupero edilizio e sul risparmio energetico.
Questo visto cosi può sembrare un libro dei sogni irrealizzabile, ma se tutti noi ci impegniamo può diventare realtà. E io lavorerò per questo.
La nota della senatrice Leana Pignedoli
In questi giorni vengo sempre più interpellata nei discorsi di persone vicine ai tre candidati che testimoniano una mia vicinanza o particolare lontananza da l'uno o l'altro.
Per uscire da ogni ambiguità, credo giusto informare che per quanto mi riguarda ritengo sia più corretto in questo momento, per rispettare lo spirito delle primarie, non fare campagne elettorali per nessuno dei tre candidati.
Primarie indette proprio per far sì che il cittadino possa scegliere il proprio candidato (ancora di più a livello comunale), senza condizionamenti che possano incidere positivamente (o in questo momento, negativamente nel caso di 'appoggio dal parlamentare').
Del resto, informo che nessun candidato mi ha chiesto sostegno per la propria campagna elettorale (proprio per le ragioni dette del "danno" più che dell'utile), ma qualche confronto su programmi che, se può essere utile, faccio molto volentieri con tutti.
I tre candidati sono già ben conosciuti dai nostri cittadini, hanno autorevolezza propria in ambiti diversi e non hanno bisogno d'altro se non della scelta "libera" dei cittadini.
Che sia una bella sfida, che arricchisca di nuove idee, nuove energie.
Solo con questo spirito le primarie possono diventare uno strumento davvero democratico e non strumento di divisione e di rancori reciproci.
A presto!
(Leana Pignedoli)
Gent.mo Sig. Bini, non la conosco personalmente, ho però un’ottima impressione di Lei, mi sembra una persona leale, corretta, ecc. Mi ispira fiducia. Per cui le faccio i miei più sinceri auguri.
(Cinzia)
E il centrodestra resterà a guardare?… Mentre Forza Italia pare si sia già apparentata, credo che dalle altre componenti giungerà, prima del voto, una indicazione agli elettori di Udc, Fratelli d’Italia e Nuovo centro destra, che lascerà molti di stucco… Chi vivrà…
(UmbertoG)
Io ho una grande stima per il signor Bini, perchè la ritengo una persona onesta, però ritengo che non sia all’altezza di interpretare il cambiamento di cui ha bisogno l’amministrazione comunale. Il politico di lungo corso Bini è troppo compromesso con l’apparato e coloro che hanno retto le fila della politica locale. Quindi ritengo che non sarà in grado di portare il rinnovamento di cui c’è bisogno. A meno che non prenda pubblicamente posizioni chiare in tal senso. Io rimango in fiduciosa attesa.
(M. Giorgini)
Signor Giorgini. L’onestà, come lei nota, è il requisito di base. L’esperienza però è una base ulteriore da cui partire. L’apparato, a quanto noto, è schierato con altri nomi. E, se non sbaglio, il candidato Bini non è tesserato nell’apparato che lei contesta. In merito al rinnovamento, leggeremo in questi giorni idee e proposte dei candidati e, solo dopo, potremo commentare. Non le pare?
Cordialità
(EI)
Un grande “in bocca al lupo” all’amico Enrico, sicuramente persona degna e preparata.
(Ivano Pioppi)
Sono belle le parole della senatrice Pignedoli, però visto che lei fa parte di un partito, sarebbe il caso sostenere uno tra Maioli e Orlandi, perchè fa come Ponzio Pilato e se ne lava le mani… troppo facile. Se il signor Bini vuol fare il sindaco si può candidare, oppure si iscrive al PD e si vedrà, visto che il PD i candidati li aveva non capisco perchè andare a cercarne altri al di fuori del partito. Vedremo…
(MB)
Rispetto la posizione di “MB”, ma non penso sia posizione del PD, a partire dal segretario Renzi che vuole un partito aperto, che torni in mezzo alla gente per ascoltane i problemi, le difficoltà, le solitudini. Io ho chiesto al PD di partecipare alle primarie, il PD ha risposto in modo positivo e quindi sono qua. Penso il signor “MB” dovrebbe veder con favore lo sforzo che sta facendo il suo partito per diventare un punto di riferimento per la gente. Grazie.
(Enrico Bini)
Concordo signor Bini! Nemmeno io la conosco personalmente, ma sul suo conto ho sentito molte parole positive. Viviamo in un momento storico e politico complicatissimo e chi ci rappresenterà dovrà avere delle forti qualità di onestà, serietà e coraggio! Credo che anche la sua esperienza potrà essere utile al nostro Comune; sarà fondamentale una squadra con un capitano competente e pronto ad affrontare i problemi dei singoli e della comunità in modo profondo e non superficiale. Lavoro arduo! Avremo anche bisogno di buoni esempi, di concretezza, non di grandi cose e discorsi “politichesi” campati per aria. Fatti concreti e realizzabili, priorità! In bocca al lupo!
(Francesca)
Il signor Bini è stato anche in Cna, quindi spero vivamente che a differenza di prima si tengano un po’ più in considerazione le imprese artigiane locali, non avvantaggiando le solita note aziende tanto care al vostro partito che parla bene ma per il resto…
(Luca Ferretti)
Buongiorno, io la conosco di vista, dato il suo trascorso le auguro una buona riuscita per essere candidato. In bocca al lupo.
(Barbara)
Tifo per lei, la conosco personalmente e la ritengo una persona in grado di gestire al meglio il nostro Comune. In bocca al lupo!
(Giancarlo)
Sono tre candidature veramente interessanti, anche se con peculiarità completamente diverse una dall’altra. Al di là delle idee e dei programmi, tutti degni di attenzione anche se poi l’esperienza ci insegna che la loro realizzazione dipende da fattori che esulano dalla singola volontà, ritengo che il ruolo di primo cittadino di un comune complesso come quello di Castelnovo Monti richieda una forte personalità, che non accetti compromessi oltre allo stretto necessario, che non abbia timore di confrontarsi con una burocrazia interna ed esterna diventata insostenibile e che ci sta letteralmente schiavizzando, che abbia maturato una forte esperienza nel mondo imprenditoriale e politico mettendo la propria faccia senza invischiarsi nei giochi di potere. Da queste considerazioni ritengo che la candidatura di Bini sia quella più rispondente, ampiamente dimostrato nei precedenti incarichi, ricoperti con estrema onestà e soprattutto senza pensare ad una facile poltrona e mettendo a rischio anche la sua incolumità fisica (vedi lotta alle infiltrazioni mafiose). A mio parere Bini ha maturato la necessaria esperienza per potersi confrontare con un mondo sempre più complesso da interpretare e da gestire. A questo punto agli elettori l’ardua sentenza. Saluti.
(Sergio)
Ho conosciuto Enrico Bini in Transcoop. Ne apprezzo la lealtà, l’umiltà sempre e comunque, il saper ascoltare e la coerenza rispetto agli impegni presi. In bocca al lupo!
(Silvia)