FELINA - Condivise l'infanzia col fratello che, nel 1973, sarebbe divenuto cardinale per volere di Papa Paolo VI. Lunedì mattina, nella parrocchiale di Felina dove riposa il Cardinal Piegnedoli, si sono svolto i suoi funerali, dopo che negli ultimi tre anni aveva lottato con una grave malattia. Lei era Nerina Pignedoli, vedova Iotti finanziere a Imola dove si era trasferita sino al 1977 prima del rientro a Felina, morta a 93 anni.
Era l’ultima sorella ancora in vita del cardinale Sergio Pignedoli, che dalla frazione castelnovese arrivò per due volte a un passo dal Soglio di San Pietro, entrando come uno dei possibili eletti nei due conclave del 1978, quando fu sostenuto dall'ala progressista in contrapposizione al cardinale Giusepep Siri candidato della tendenza conservatrice.
La sua vita è stata contraddistinta dalla riservatezza, senza per questo perdere di vista la memoria del più conosciuto fratello. Tra le sue ultime uscite pubbliche, in memoria del fratello cardinale, quella del 2005 a Cerreto, quando nel venticinquennale della sua scomparsa, fu inaugurato un monumento in sua memoria alla cui realizzazione aveva partecipato la Marina Militare: Pignedoli era infatti stato cappellano militare in Marina.
Lascia i figli Fabrizio e Giuseppe e diversi nipoti che, al termine dell'omelia, hanno voluto rivolgerle un breve pensiero di ringraziamento per il suo esempio di vita e pregando per lei, ma anche per la sorella Bruna, e i fratelli Domenico, spentosi alcuni anni fa, e il cardinale Sergio.
