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Alla Pietra di Bismantova si cementifica. AGGIORNAMENTO – La risposta del Parco nazionale

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Pietra di Bismantova (5) Pietra di Bismantova (6) Pietra di Bismantova (1)

"Ma alla Pietra è possibile cementificare?" ci scrive una lettrice con riferimento, verosimilmente, all'erigenda porta del Parco a Bismantova. "La Pietra - rileva la lettrice - è bella nel suo insieme come è. Penso sia difficile potere aggiungere altro a un monumento ambientale unico. Anzi, se si potesse occorrerebbe ripensare anche all'asfaltatura del parcheggio. Cerco, capisco che non ci siano le risorse, ma perchè aggiungere altro cemento? E, soprattutto, si può e non ci sono vincoli in materia? Non capisco. Grazie per le informazioni".

Allegate le foto pervenuteci dell'opera in corso di realizzazione.

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Aggiornamento

Le foto ai cantieri in corso testimoniano che (come annunciato da tempo sul luogo e anche in più di un incontro pubblico) è in corso un’opera importante di cura e riqualificazione del piazzale Dante ,che è naturalmente e da sempre una delle “porte” del paesaggio d’Appennino.

Il Parco nazionale sta facendo il suo lavoro.Non si cementifica proprio nulla.

Anzi una parte (molto ridotta) dell’asfalto del piazzale -alle due estremità est e ovest – viene sostituita con pavimentazione in legno per sottrarla alle auto e riservarla alle persone e alle famiglie che, in piedi o su sedute/panchine in legno di castagno, potranno soffermarsi in sicurezza e comodità sul piazzale a osservare il paesaggio.

La visuale è stata ripristinata com’era nel piazzale in origine,cioè riaperta a 360 gradi ,quindi, non solo sulla rupe, ma anche a sud verso il Cusna e l’Appennino,dal modenese fino al parmense, dove era ostruìta dalla crescita della vegetazione.Il progetto comporta anche la proposizione di un nuovo più ampio spazio di verde fruibile dai visitatori in fregio al piazzale attraverso la ripulitura e riapertura di percorsi facili e spazi attrezzati nella scarpata semi-boscata a sud del piazzale.

Il progetto è stato discusso e confrontato ,anche in modo molto approfondito tra Comune, Parco e Soprintendenza. Il suo impatto visivo, al termine, sarà assai diverso da quello del cantiere in corso. L’obiettivo è proprio quello di rendere meglio visibile e fruibile e nel modo più naturale tutto il bello che c’è.

Si sostiene la scarpata ( che diventerà accessibile) con una palizzata in legno seminterrato e non si aggiunge nulla in elevazione.

Peraltro il bilite/pannello informativo è già da tempo installato a ridosso dei massi a monte.

Si porrà un cannocchiale per l’osservazione del paesaggio a distanza,rimuovendo il “tavolo” artificiale di cemento e sassi ( che verrà demolito).

In sostanza un po’ meno parcheggio in asfalto, molto più spazio per sedute, pedonale, verde e orizzonte visuale più aperto. Le finalità del progetto, almeno nelle intenzioni dei committenti, sono molto vicine a quelle che vengono sollecitate.

A lavori conclusi sarà possibile una valutazione più accurata. Si potrà cogliere allora proprio il valore aggiunto paesaggistico e ambientale portato da questo intervento, che non è “di costruzione” di alcunché , ma solo di cura della accoglienza, di arredo, manutenzione e recupero del verde di contorno, in un luogo bellissimo e molto frequentato, che va -siamo d’accordo-valorizzato per quel che è.
In ogni caso, ad avviso del Parco, l’uso del cemento nelle parti più alte e “naturali”della Pietra, ove cioè non vi siano già precedenti edifici o infrastrutture, è del tutto da escludere.

(Parco nazionale Appennino tosco-emiliano)

12 COMMENTS

  1. Sono d’accordo, la “Pietra” non può essere più bella e non condivido nessun tipo di cementificazione nei suoi immediati dintorni. Non oso immaginare le conseguenze di un abbandono dell’opera una volta terminata e il degrado che ne deriverebbe. Forse in un momento di crisi come questo tanto denaro poteva essere utilizzato diversamente.

    (Laura)

    • Firma - laura
  2. Ma quali vincoli Sig.ra/ina! Siamo sotto alla Rupe: “Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare!” e il commento lo lasciamo ancora a Dante: “Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!”

    (MV)

    • Firma - mv
  3. Condivido appieno quando detto dalla signora, anzi io direi che l’unica cosa da fare forse sarebbe cominciare a disboscarla un po’, con operazioni mirate, per far in modo che possa tornare quella di tanti anni fa e ricompaia il famoso Sasso, non solo un insieme di boscaglia, arbusti, vegetazione che piano piano fa sgretolare la nostra bellissima “Pietra”.

    (Carlo)

    • Firma - carlo
  4. Mi congratulo con “MV” per l’azzeccata citazione. Mai parole furono più attuali. Delle due, l’una: o Dante era un veggente e quelle parole erano destinate ai posteri del XX secolo, oppure è proprio vero che l’Italia è così com’è perché gli italiani sono sempre stati così come sono; il paese Italia è la sintesi del suo popolo, di riflesso, ovviamente, la classe politica che lo rispecchia.

    (Fabio Mammi)

    • Firma - fabiomammi
  5. Subito pronti a criticare. Aspettate almeno di vedere il progetto finito. Vi ricordo che per effettuati lavori ci vogliono molte, ma molte autorizzazioni (compreso quelle delle Belle Arti). Alla lettrice ricordo che ha gettato il sasso (nascondendo la mano).

    (Gianni Zannini)

    • Firma - giannizannini
  6. Ci lamentiamo quando crollano i muri, ci lamentiamo perché aggiustano la chiesa e la vorremmo come ci piace a noi, ci lamentiamo perché mettono pochi cestini per i rifiuti, ci lamentiamo perché chiudono l’accesso alla sommità, ci lamentiamo perché il laghetto a fianco al sentiero è sempre pieno di foglie…??! Se stanno facendo lavori avranno avuto autorizzazione, no? O forse tra breve vedremo sorgere un ecomostro??

    (Magisterandrew)

    • Firma - magisterandrew
  7. Leggo nella nota del Parco: “in ogni caso, ad avviso del Parco, l’uso del cemento nelle parti più alte e ‘naturali’ della Pietra, ove cioè non vi siano già precedenti edifici o infrastrutture, è del tutto da escludere”. Domanda: nella porta al passo del Cerreto, la balconata è stata realizzata con materiali naturali? Tipico esempio di contraddizioni e mancanza di idee chiare. Avanti pure, la strada è quella giusta per demolire l’Italia già a pezzi. Ripeto, la torta è sempre quella, a forza di spezzarla in opere inutili, per sfamare la popolazione restano le briciole.

    (Fabio Leoncelli)

    • Firma - fabio leoncelli
  8. Meno parcheggi? Ma le migliaia di persone che vanno a Castelnovo per andare alla Pietra (perchè, ahimè, poco altro c’è!) o all’Eremo che ora spesso devono parcheggiare lungo la strada, dovranno cominciare a parcheggiare al Ponte Rosso?

    (Elio Peri)

    • Firma - ElioPeri