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Settimana con neve a più riprese anche in pianura; movimentato il futuro

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Attesa o temuta, invocata od odiata, alla fine arriverà, anche in pianura, pressoché puntuale all'appuntamento con i giorni della Merla: dopo aver riportato un po’ di inverno sull’Appennino, la neve cadrà anche sui settori pianeggianti, in due tempi. Un primo assaggio lo potremo avere già nella notte fra lunedì e martedì, con accumuli – tuttavia – relativamente modesti (saranno necessarie altre conferme).

Vi sono poi solide premesse per una seconda fase, che si concretizzerà a partire da mercoledì, e, pur non distinguendosi per la sua intensità, potrà portare neve a più riprese anche in pianura; ma per le conferme, i dettagli di tempistiche e accumuli, l’invito è quello di seguire regolarmente i nostri aggiornamenti quotidiani.

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Giovedì 30, ore 01.00: aria fredda alimenta una vasta circolazione depressionaria centrata sulla Francia. Tempo perturbato sulla nostra provincia, con precipitazioni nevose anche sulla pianura (dati ECMWF - rielaborazione ReggioEmiliaMeteo)

 

Il futuro non sarà comunque tranquillo: fra venerdì e sabato avremo altre precipitazioni, ma con temperature più alte. Difatti, l’azione combinata di una depressione sul basso Tirreno e di un’area anticiclonica sui Balcani richiamerà aria relativamente più mite, che farà piovere fino a quote alte. Questo scenario dovrà essere monitorato anche nella prospettiva di uno scioglimento della neve caduta in precedenza, e dunque di una nuova fase di attenzione alla tenuta idrogeologica dell’Emilia.

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Sabato 1 febbraio, ore 01.00: (mappa delle temperature a 850 hPa, circa 1400 m di quota): ad una depressione sul basso Tirreno richiama aria relativamente mite dalle latitudini più meridionali (dati ECMWF - rielaborazione ReggioEmiliaMeteo)

 

Un aiuto in tal senso, benché minimo, lo darà un nuovo calo termico atteso per domenica 2 e lunedì 3 febbraio, che potrà riportare la neve fino a quote medie in Appennino. Un nuovo minimo di bassa pressione, infatti, questa volta centrato sulla nostra penisola, sarà alimentato da aria artica marittima proveniente dal nord Europa: soprattutto in quota, le temperature torneranno prossime o inferiori allo zero.

Il lungo termine appare ancora velato da molte incertezze: ad oggi, la soluzione più probabile vedrebbe un cambio di circolazione con tempo in miglioramento. A una vasta area depressionaria estesa sul Nord Atlantico, si contrapporrebbe l’espansione dell’anticiclone sull’Europa occidentale, con temperature in ripresa.

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Mercoledì 5 febbraio, ore 01.00: all’espansione di una saccatura dall’Islanda alle Azzorre si contrappone una rimonta anticiclonica sull’Europa occidentale. Sulla nostra penisola tempo in miglioramento e temperature in ripresa (dati ECMWF - rielaborazione ReggioEmiliaMeteo)

 

Il riscaldamento della stratosfera con apice previsto per il 3 febbraio, cui facevamo riferimento nell'articolo precedente, non ha infatti ricevuto conferme dalle emissioni modellistiche successive; e con esso gli scenari proposti. Se però tornassero ad emergere indizi relativamente chiari per l’elaborazione di una tendenza a lungo termine, ve ne daremo conto di certo nei prossimi articoli.

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