Riceviamo e pubblichiamo.
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Abbiamo chiesto alla Provincia di convocarci non appena avesse saputo delle decisioni della Regione di dare o meno il via al sesto ampliamento. Abbiamo incontrato Mirko Tutino e Anna Maria Campeol ieri, martedì 14 gennaio. Siamo andati con il nostro pieno di sentimenti come si va quando si attende l’esito di un esame importante che potrebbe cambiarti la vita. Abbiamo cercato di fare ogni azione che potevamo per frenare Poiatica e ora ci troviamo davanti ad una scelta in cui le responsabilità in gioco sono state tante, diverse e noi abbiamo avuto quella minore, pagandone però gli effetti maggiori. Sanitari, ambientali, economici? Tante parole si sono spese in questi giorni, ognuno ha coscienza, ognuno ha valutato. Mentre si valuta, "coscientizza" e quant’altro, noi siamo le persone che hanno buttato anni di sacrifici per vivere lì e pagano il prezzo più grande; chi parla di onestà morale questo dovrebbe riconoscercelo.
Il piano regionale
Lo scenario flussi della Regione prevede che dal 2014 al 2020 a Poiatica saranno conferite non meno di 100.000 t. annue, inizialmente suddivise in scorie e ceneri dai termovalorizzatori di Parma e Piacenza (40.000 t.), biostabilizzato proveniente dall’impianto di Carpi (8000 t.), una parte variabile di rifiuti speciali e le restanti 20.000/30.000 t di rifiuti trattati da preselettore che di fatto sono rifiuti tali e quali. Dal 2017 ipotizzando l’entrata in funzione del TMB di Gavassa il quantitativo dei rifiuti tali e quali verrà sostituito dal biostabilizzato, mentre scorie ceneri e speciali manterranno grosso modo le stesse percentuali. Siamo stati spesso accusati di allarmismo e disinformazione e a volte derisi da parte della nostra amministrazione; purtroppo quello che consideravamo lo scenario peggiore si è materializzato: infatti, oltre al conferimento di scorie ceneri e speciali l’aspetto peggiore è che per Poiatica si prospetta un programma a lungo termine. Ci è stato detto che una discarica per essere economicamente appetibile deve smaltire un quantitativo minimo corrispondente a 100.000 t./anno, questo fattore moltiplicato per i sei anni previsti attualmente dal piano Regionale supera quella che è la capacità complessiva del 6° lotto in progetto dando di fatto inizio ad un nuovo ulteriore 7° lotto fuori dal perimetro adibito a discarica dal Piano regolatore (o PSC). Mai dimenticare che i rifiuti inerti o stabilizzati (quelli in uscita dai TMB e inceneritori) non hanno vincoli territoriali e possono provenire a Poiatica da ogni Regione.
Cari rappresentanti politici comunali e provinciali, la decisione di chiudere al 5° lotto è unicamente politica, non prendiamoci in giro. Non fate passare il tempo tergiversando. Avete la responsabilità voi e ora di mettere in campo tutte le vostre energie e la vostra influenza/peso in Regione per fermare questo scempio, non con paroloni e finti comizi ma con strumenti concreti e azioni precise di contrasto. L’ampliamento aggraverà i rischi ambientali e idrogeologici già evidenti oggi e voi dovete far ben comprendere questo a chi redigerà il piano definitivo, perché chi lascerà che si autorizzi il 6° lotto si prenderà anche la responsabilità di ciò che accadrà in futuro e noi ne chiederemo conto.
Cosa faremo noi invece adesso? Non sappiamo, siamo frastornati, proveremo a impedire comunque che si verifichi il provvedimento con tutte le forze. Non vogliamo rassicurazioni, non vogliamo protagonismo, non vogliamo pietismi. Vogliamo verità, vogliamo giustizia, vogliamo dignità, vogliamo chiarezza, vogliamo chiudere quella maledetta fogna e che si faccia il possibile per renderlo effettiva. Chiudere gli ampliamenti delle discariche e termovalorizzatori, mettere in atto la ‘’Rifiuti zero’’ da subito (abbiamo sempre fatto banchetti e promozione chi viene agli incontri lo sa). Questo chiedono i cittadini della Regione, oltre alla ricerca sullo stato di salute delle popolazioni residenti nei pressi della discarica e il controllo negli anni futuri. A proposito della salute? Rispondiamo con le parole che utilizzò Guido Tirelli, componente del circolo Pd di Carpineti, al momento del suo incarico come direttore provinciale del Servizio di igiene e sanità pubblica: “Possiamo garantire (n.b. come servizio di Igiene pubblica), attraverso uno stretto collegamento con i territori distrettuali, risposte efficaci alle diverse specifiche problematiche ed esigenze espresse dalle collettività locali”. Direttore, noi stiamo ancora chiedendo, esigendo e aspettando i risultati o gli aggiornamenti della ricerca che nel verbale del consiglio comunale del 16 marzo anticipò così: ‘’Siccome questi risultati ci sono, questo progetto andrà avanti nel tempo per studiare la popolazione intorno alle discariche - c'è un progetto CCM del Ministero che se volete lo consegno - ha contato tutte le persone che abitano intorno alla discarica, vengono seguite passo passo nella loro vita per vedere che cosa succede". O erano solo parole? Noi non siamo stati seguiti in nessuno screening, nessuno ci ha chiesto o controllato passo passo, ci faccia vedere le carte.
Il parere di Legambiente Reggio, poi? Noi vediamo che troppe di queste persone che intervengono hanno più ruoli e poteri in contesti diversi che talvolta interferiscono con le scelte su Poiatica e sono per lasciare che tutto scorra sotto un manto di silenzio, facendo addirittura credere che la discarica sia un toccasana e portando il livello del dibattito sul ridicolo. Siamo riconoscenti all’anima sinceramente ambientalista che è intervenuta di Legambiente Val d’Enza a sostegno della natura, rivendicando una presa di distanza dalle parole di Massimo Becchi e impegnandosi (infinite volte grazie) a chiedere chiarimenti in Regione.
Ci sono, quindi, persone di buon senso come anche il sindaco Lombardi di Toano, che pur appartenendo agli stessi gruppi politici, enti o associazioni condividono i contenuti e i dubbi di questa battaglia. Non crediate, cittadini, che quello che dicono alcuni esponenti sia tutto oro colato, verificate, cercate, chiedete e se vi verrà dato condividete.
Noi continueremo a chiedere, informarci, fare proposte e parlare di un sistema che non ci appartiene, quello dove il valore del denaro e del potere supera alla gran lunga quello delle persone, quello dove non si risponde e si divaga su tutto, dove si delegano ad altri le responsabilità proprie. Un sistema contro natura, ma c’è da sperare che a Poiatica la natura non si ribelli mai, perché lì starà ora la monnezza della Regione ma stanno anche le nostre case, a ridosso di un fiume, in un territorio dissestato e a rischio sismico, non dimentichiamolo. E dove Iren ora regna indiscussa.
Non ringrazieremo, infine, mai abbastanza i parroci, per aver dato un valore e un senso a quello che stiamo facendo. Un abbraccio grande che li contenga tutti. Non ci sono parole, anzi ce ne sarebbero troppe. Se non volete una Poiatica 2 datevi da fare e poche storie.
(I cittadini dei comitati ‘’Fermare la discarica’’ ed ‘’Ecologicamente’’)
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Se lo scenario è questo è semplicemente agghiacciante…
(Ty)
Di persona non conosco ne il signor Ibattici e nemmeno il sindaco di Carpineti Montemerli. Spero che davvero conoscano fino in fondo ciò che hanno tra le mani e quindi ciò di cui parlano (Ibattici) e ciò di cui tacciono (Montemerli). Comunque vadano le cose relativamente alla discarica, le persone ricorderanno coloro che hanno speso parole, hanno preso posizioni o non hanno avuto il coraggio di mettersi in prima linea a salvaguardia della salute della gente. Io personalmente sono fiero di abitare in un comune che ha come sindaco una brava persona, prima che un politico; sono fiero di abitare in un comune che ha due parroci straordinari per buon senso e umanità, due fari che con la loro luce dovrebbero far riflettere molte persone di là dal fiume. Pensate alle conseguenze vere di ciò che sta succedendo e prendete il coraggio per portare avanti una decisione contro gli interessi economici ma a favore della salute delle persone, al di là di ogni ipocrisia. Guardandovi allo specchio, man mano che le rughe diventeranno più profonde, vi renderete conto che la scelta che vi sembrava la peggiore in realtà era quella giusta. Le persone vi riconosceranno (come riconoscono Michele Lombardi) per le persone che sono andate contro gli interessi economici, che si sono messe dalla parte dei cittadini e dalla parte della nostra montagna!
(Luca B)