Home Cronaca Il primo Tricolore a Giacomina

Il primo Tricolore a Giacomina

37
3

Consegna Tricolore Giacomina Castagnetti

Nel pomeriggio di ieri, 7 gennaio, nell’ambito delle celebrazioni svoltesi a Reggio Emilia per la giornata nazionale della bandiera, è stato ufficialmente consegnato il “Primo Tricolore” alla partigiana Giacomina Castagnetti, nativa di Quattro Castella ma da molti anni residente a Castelnovo ne' Monti.

La consegna è avvenuta nella Sala del Tricolore, nell’ambito di una cerimonia promossa dall’associazione nazionale "Comitato primo Tricolore", alla presenza di Gianni Borghi, presidente della Fondazione Manodori, Bernardo Traversaro, presidente dell’associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra, e Otello Montanari, presidente dell’associazione "Comitato primo Tricolore".

Lo stesso Montanari ha ricordato uno dei tanti episodi che hanno visto Giacomina attiva nel periodo della Liberazione, quando, nel 1945, trovandosi isolato nell’ambito di un'azione partigiana, fu messo in condizione di raggiungere gli altri del suo distaccamento grazie a Giacomina, che gli diede la sua bicicletta.

E’, come detto, solo uno dei tanti momenti di vita partigiana della Castagnetti: nata a Roncolo di Quattro Castella l’11 novembre 1925, da anni risiede nel capoluogo montano. A partire dal 1940 raccoglie contributi per il “Soccorso rosso”, rete di aiuto clandestina comunista che durante il regime fascista sosteneva gli antifascisti perseguitati, nella zona di Quattro Castella. Entra nella Resistenza  dopo l’8 settembre 1943, nei gruppi di difesa della donna (organizzazione femminile creata dal Cln di sostegno ai partigiani). Opera nella zona di San Martino in Rio fino alla Liberazione, il 24 aprile 1945, anche nel rischioso ruolo di staffetta.

Dopo la guerra è stata sempre impegnata non solo per mantenere viva la memoria, ma anche i valori che animarono la Resistenza, e si è spesa fin dall’immediato dopoguerra per portare avanti temi centrali della nascente Repubblica, quali il voto alle donne, la democrazia, l’emancipazione femminile, anche attraverso l’amicizia con l’on. Nilde Iotti.

Tra coloro che hanno voluto congratularsi con Giacomina anche il sindaco Gian Luca Marconi: “Non posso che ringraziare ancora una volta Giacomina per il suo impegno e la testimonianza di vita che porta avanti, all’insegna dei valori della Resistenza: giustizia, solidarietà, democrazia. Lo fa anche attraverso una importantissima opera di dialogo con i più giovani, perché la memoria di quel periodo non vada persa. Questo riconoscimento è un giusto tributo a tale impegno che non viene mai meno, le faccio le mie congratulazioni”.

 

3 COMMENTS

  1. Mi ha fatto molto piacere sapere che ieri – nel duecentodiciassettesimo compleanno del nostro Tricolore – ti è stato meritatamente riconosciuto l’impegno che, durante tutta la vita, hai profuso per i valori nei quali hai sempre creduto e, ancora oggi, incontrando i giovani continui a proporre come le cose più importanti nella vita di un uomo: libertà, democrazia, lotta ad ogni forma di dittatura, conoscenza della storia per non dimenticare. Ricordo il pomeriggio – l’estate scorsa ai giardini – quando, di fronte ad una nutrita assemblea di giovani tedeschi e di amici, hai illustrato il bellissimo monumento alla Partigiana – del grande artista G. Benevelli – ricordando anche molti scorci della vita in tempo di guerra e il desiderio di impegnarti per la pace, che ti aveva portato a fare la staffetta rischiando la vita. Mi sembra molto meritato questo splendido dono ricco di un grande significato: il primo tricolore ad una donna che ha sempre combattuto contro l’ingiustizia e la guerra. Brava Giacomina!

    (Paola Agostini)

    • Firma - PaolaAgostini
  2. Mi associo a quanto a scritto da Paola e rivolgo alla signora Giacomina un sincero grazie da parte mia per il coraggio dimostrato in tempi assai difficili. È anche per merito suo se non ho conosciuto l’efferatezze di quella guerra, simili ahimè in ogni guerra. Brava Giacomina!

    (Luisa Valdesalici)

    • Firma - LuisaValdesalici
  3. Chiedo scusa, ma data l’ora, nel commento mi è sfuggito un errore. Volevo scrivere: ” mi associo a quanto scritto da Paola”. Si è inserita quella “a” che non serve… Me ne accorgo ora e me ne scuso con tutti, signora Giacomina compresa!

    (Luisa Valdesalici)

    • Firma - LuisaValdesalici