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Il Pd di Casina su Comunità montana e Unione dei comuni

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Sono gli ultimi giorni dell’anno e avrebbero anche dovuto essere gli ultimi giorni della Comunità montana. Sulla necessità di superare l’organizzazione di questo ente, che pure nella sua storia ha svolto in passato un ruolo importante per portare avanti in modo unitario le istanze del territorio appenninico, da mesi sembra esserci un consenso unanime. Eppure alla fine siamo riusciti a costringere la Regione Emilia-Romagna a prorogare ulteriormente lo scioglimento della Comunità montana, previsto appunto per il 31 dicembre, fino a marzo 2014. In questi mesi non siamo stati in grado di definire in tutti i dettagli la trasformazione della Comunità montana nella nuova Unione di comuni dell’Appennino ed ora ci ritroviamo a dover affrontare la forzata sopravvivenza di un ente che non ha più ragioni culturali e politiche da trasmettere al territorio, con il proprio personale regolarmente pagato che non sa a quali funzioni adempiere, e che in più blocca la nascita compiuta della nuova Unione, che avrebbe già dovuto essere in grado di distribuire risorse, organizzare progetti di razionalizzazione e miglior utilizzo delle risorse, rappresentare una possibile, nuova speranza per il nostro territorio.

A marzo 2014, poi, ci saranno le elezioni amministrative e i nuovi sindaci dovranno prima capire come sarà costituita e come dovrà funzionare la nuova Unione e solo in un secondo tempo saranno messi in condizione di agire.

Insomma, forse a fine 2014 avremo qualche novità concreta. E’ francamente una situazione insopportabile e quindi noi chiediamo con forza agli amministratori della Comunità montana, e in particolare alla presidente, che ora, adesso, si assumano quell'impegno che avrebbero già dovuto manifestare, per risolvere entro le amministrative la situazione dell’ente. Lo chiediamo consapevoli che non sarà facile, ma anche convinti che questo passaggio doveva già essere stato fatto e per questo la nostra diventa una "pretesa", anche avvertendo chiaramente la voglia, la necessità di cambiamento che la gente avverte e ci ha chiesto apertamente alle primarie appena concluse del nostro partito. Attendiamo quindi fiduciosi urgenti segnali in tal senso.

(Luca Zini, segretario, per il Circolo del Partito democratico di Casina)

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Aggiornamento 31 dicembre

Il segretario del Partito democratico di Casina, Luca Zini, nel suo intervento ha sollecitato la presidente e la giunta della Comunità montana a dare risposte concrete sulla chiusura  dell'ente. Vorrei sottolineare come, già mesi fa, tramite una interpellanza presentata dal capogruppo Assunta Spadoni dell'Udc, avevamo chiesto al presidente Garofani di trovare risposte sul futuro dei dipendenti; ed avendo ricevuto garanzie in tal proposito, auspicavamo che questo ente territoriale venisse chiuso entro il 31 dicembre 2013, come la Regione Emilia-Romagna aveva allora definito.

Invece ora assistiamo a questa ulteriore proroga fino a marzo 2014, senza capirne le reali motivazioni. In questi mesi anzichè trovare soluzioni condivise abbiamo visto comuni proporre accorpamenti poi bocciati dai cittadini, un crinale che viaggia lungo un suo percorso già sperimentato e una Unione montana ancora senza un programma e un progetto.

Ora abbiamo ancora pochi mesi per dare un governo al territorio, che tenga in  considerazione le criticità della zona montana, ne trovi gli spunti di aggregazione per crescere. Spostare ogni volta la bandierina della fine della Comunità montana non aiuta certo la montagna e nemmeno i suoi  cittadini. Condividiamo sul fatto che sia giunto il momento di non soffermarci su accanimenti terapeutici che non salvano il paziente, ma di costruire invece con proposte serie e concrete il futuro della montagna.

(Robertino Ugolotti, presidente provinciale Udc Reggio Emilia)

8 COMMENTS

  1. La lettera del segretario Zini risulta legittima, la gente chiede rinnovamento e, ripetendo le parole di Zini, la popolazione “vuole” rinnovamento, e dove meglio iniziare se non da un ente ormai alla fine dei suoi giorni, di cui la politica sta prolungando l’agonia (passatemi il termine)?, prima doveva chiudere nel 2011, poi 2012, ed infine nel 2013. Considerando il fatto che quando diventerà operativa la nuova Unione Montana si troverà un doppione che non saprà cosa fargli fare, spero con tutto il cuore che non sia un rifugio per tutti quei sindaci che alla fine della loro carriera comunale non hanno altro posto da occupare (anche in vista della abolizione delle Province), e sono certo che di personaggi del genere ce ne sono tanti, senza fare nomi, non ce n’è bisogno. Spero che la politica del PD riesca a togliersi di dosso questa aria di “vecchia” scuola, dove a tutti è riservato un posto. Si è già iniziato con un direttivo provinciale allargato anche alla mozione perdente (Manghi, Renzi) e bisogna continuare il percorso con un nuovo coordinatore di zona montana che sia completamente staccato dalle vecchie idee della politica montana, dove è dura fare passare la linea del rinnovamento. Però, miei cari, tesserati è ora di dare una ventata di novità alla politica locale. Auguri a tutti e crediamo nel rinnovamento!

    (Tesserato PD montano)

    • Firma - tesseratoPDmontano
  2. La prima legge per eliminare gli enti inutili che ci costano 10 miliardi l’anno risale al 1956 (sessanta anni fa). La dichiarazione che segue, però, è di ieri: « Non elencherò gli errori del passato, ma se metto uno dietro l’altro gli errori commessi da questo governo, dal giorno dell’elezione del nuovo segretario Pd, 15 dicembre, fino ad oggi (appena 13 giorni) viene fuori un filotto impressionante: una legge di stabilità di “galleggiamento” (poco per il futuro), le slot machine, gli affitti d’oro, il provvedimento su Roma capitale. Se chiedi la fiducia ai parlamentari della Repubblica, se chiedi il sostegno in bianco ai deputati della maggioranza, lo fai per provvedimenti alti, utili per il Paese, non per legittimare decine e decine di inutili marchette. Questo Pd – conclude Davide Faraone – con le grandi speranze che suscita… non basta un ritocco, un rimpasto, o si cambia radicalmente o si muore.» Altro che la necessità di rinnovamento.

    (MV)

    • Firma - mv
  3. Caro “Tesserato del PD”, scusami ma sono sempre un po’ sospettoso quando si dice “… la popolazione chiede…, la gente vuole” facendosi portavoce di intenti superiori di igiene pubblica alla Robespierre, specie se lo si fa sotto anonimato. Il PD nel giro di un mese ha chiamato iscritti ed elettori per il rinnovo dei propri dirigenti a tutti i livelli, dai segretari di circolo al segretario provinciale e poi nazionale. Tutti i cittadini potevano intervenire nel dibattito e nel voto. Mi pare che tutto questo sia avvenuto in perfetta democrazia e nel rispetto di regole trasparenti e valide per tutti. Questo ha portato all’elezione di un Segretario, di una Direzione e di una segreteria. Questo percorso continuerà con l’elezione del coordinatore di zona, secondo il regolamento esistente, partendo dall’assemblea di zona costituita dai rappresentati dei circoli montani (la nomina dei rappresentanti deve essere ancora effettuata dalla maggior parte dei circoli). Per il resto non mi pare di essere un rappresentante del vecchio, e se ancora esiste un Coordinamento di zona nell’Appennino Reggiano, credo di averne una parte di merito: nelle iniziative politiche fatte, nel cercare la convergenza su alcune questioni fondamentali che riguardano l’Appennino, sia da parte dei circoli montani che del PD reggiano. Il ruolo di coordinatore, come tutti nel PD, è contendibile. Quindi, caro “Tesserato”, puoi candidarti o puoi dare un buon contributo in merito, nel dibattito o nel voto, oppure proponendo chi, secondo te, può fare più e meglio. Chi ha filo da tessere, idee da portare, novità da proporre lo può fare e, se mi permetti, se è un iscritto lo dovrebbe fare in modo trasparente senza nascondersi dietro l’anonimato. A mio modestissimo parere non è corretto invocare “la gente”, chiamare il grande rinnovamento globale ma farlo “in camuffo”. Quindi, caro iscritto, ti invito davvero a contribuire di persona alla ventata di novità che chiedi. Per quanto riguarda la Comunità Montana la polemica di Zini mi pare del tutto pretestuosa. L’Ente è stato sciolto attraverso una legge regionale e non saranno pochi mesi di proroga a cambiarne il destino. Lo sforzo del coordinamento di zona del passato recentissimo è stato quello di fare sopravvivere lo spirito del Comprensorio con Ambito unico per l’Appennino, nel disegno di un’unica Unione di Comuni, resistendo a forti spinte disgreganti di varia provenienza, razionalizzando ulteriormente con fusioni tra Comuni dove ha senso farle, leggi quattro Comuni del crinale. L’unica cosa che potrebbe azzerare questi risultati, a parer mio buoni, mandando a monte tutto, è una affrettata e parziale riforma nazionale degli enti locali. La riforma delle Provincie in approvazione al Senato non abolisce gli enti ma li fa diventare di secondo grado dove il peso dei grandi Comuni è di gran lunga predominante. Tra le altre cose il provvedimento abbassa a 3.000 gli abitanti minimi delle Unione di Comuni montani, ciò rischia purtroppo di fare ripartire “la giostra” delle/della Unione montana, non certo i pochi mesi di rinvio dell’estinzione della C.M.

    (Valerio Fioravanti)

    • Firma - Valerio Fioravanti
    • Parziale fondamento alle polemiche di Zini però si ritrova anche nelle sue stesse parole: se si criticano le modifiche in via di definizione, la riforma che si sta discutendo, con preoccupazione, lo si fa soltanto perchè l’Unione non è ancora partita, e questi mesi di rinvio quindi potrebbero significare un rimettere nuovamente tutto in discussione.

      (Commento firmato)

      • Firma - Commentofirmato
    • In risposta al coordinatore della zona montana che, a mio parere, così come è messa non serve a tanto, per non dire niente. A riprova della rappresentanza del vecchio è la gestione della situazione riguardante la fusione Villa-Toano, tante delle argomentazioni portate ad avvalorare la corrente del “no” si possono collegare a qualunque fusione, (perdita di identità, perdita di sede, etc), anche a quella proposta e tanto voluta del Crinale. Un ultimo appunto della dimostrazione di “vecchio” è il suppurto a un candidato come Cuperlo, che di certo non rappresente il nuovo corso. Vorrei anche ricordare che non è obbligatorio che Fioravanti si ricanditi al coordinamento di zona, anzi se una fetta pur risicata della zona è contraria sarebbe il caso di farsi un esame di coscienza (cioè, ha lavorato bene?).

      (Tesserato PD montano)

      • Firma - tesserato PD montano
  4. Mi sembra un po’ ridicolo che un coordinatore di zona non faccia comunicazione sulla C.M. e si debba aspettare un segretario che di propria iniziativa comunichi alla popolazione che questo “ente inutile” rimarrà ancora lì per altri tre mesi, forse un anno, boh, finchè ce n’è bisogno (bisogno di che?). Comunque se il coordinatore non ha il coraggio di dare pubblicità a queste cose è meglio che lasci pure il proprio ruolo. Forse come abitante nel comune di Villa sarebbe il caso che seguisse le proprie vicende, visto che nella primavera prossima ci saranno le elezioni comunali, sarebbe un bel test vederlo candidato.

    (Mauro)

    • Firma - mauro
  5. Caro Fioravanti, tu non ti reputi vecchio ma hai sostenuto Cuperlo che più vecchio non si può. Peccato che Renzi ha vinto con quasi il 70% e quindi è ora che ci vada un renziano, che indica il cambiamento. Gli iscritti sono stati molto chiari nell’indicazione di voto delle scorse primarie. Ci vuole una proposta che unisca la maggior parte dei segretari, non una che la divida ulteriormente. Spazio al cambiamento richiesto dalla gente.

    (Tesserato Doc)

    • Firma - Tesserato Doc
  6. Senza tirare in ballo partiti, la risposta dei dirigenti di quest’ente dov’è? Il presidente cosa sta facendo per portare a termine la vita di questo ente inuile? Il direttore di certo non si può pensare che porti a termine il “suo” datore di lavoro. Comune, nessuno dei nostri amministratori si è degnato di scrivere qualcosa su quest’articolo. Bravi, vi aspettiamo alle prossime elezioni…

    (Luca)

    • Firma - luca