Il nostro lettore Mauro Benassi riaccende l'attenzione su di un'opera incompiuta in comune di Busana, la nuova caserma della Forestale iniziata nel 2006 e che doveva essere finita nel 2008. Così ci scrive.
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Qualche tempo fa, su questo giornale, veniva pubblicata una nota del sindaco di Busana Govi nel quale si proclamava la ripresa dei lavori per la caserma della guardia forestale.
Ad un anno di distanza da quell'articolo, che risale al settembre 2012, il cantiere non sembra per nulla ripreso, anzi versa nel completo abbandono, ed i lavori sono ben lontani dalla conclusione.
Mi sembra di capire che questa caserma andrà a fare parte dell' album delle opere incompiute italiane, o ancor meglio quello degli ecomostri che vanno tanto di moda negli ultimi tempi.
Ricordo anche che tale opera, iniziata nel novembre 2006 con taglio del nastro alla presenza di tutte le autorità, doveva essere terminata nel 2008.
A distanza di ben 5 anni rimane ai piedi del monte Ventasso in attesa di essere completata.
Sarebbe opportuno che il sig Sindaco non facesse promesse che non può mantenere!
Beh, a Villa Minozzo è andata peggio, la caserma ha chiuso nel silenzio più assoluto ed è avvenuto nel comune più vasto della provincia reggiana.
(And)
Non credo che basti il buon Gabibbo per risvegliare le coscienze dei nostri amministratori pubblici: vergognatevi!
(Enrico 60)
E siamo a livello di piccole cose, pensate cosa succede nelle grandi infrastrutture e nei grandi appalti. E altro scandalo, parlando con cognizione di causa essendo un professionista nel campo delle costruzioni, un’opera che se fosse stata appaltata a livello locale sarebbe costata la metà ed ora sarebbe terminata. E come al solito la colpa di tanto sperpero di denaro pubblico e di macroscopiche negligenze passerà impunita, tanto a farne le spese è la collettività. W l’Italia, continuiamo così.
(Marco Galeazzi)
Ringrazio il gentile lettore di Redacon. Il Comune di Busana ed il sottoscritto hanno già nel 2012 avanzato vivaci proteste per sollecitare la ripresa del cantiere ed abbiamo già denunciato sulla stampa la situazione di incuria nella quale è stato abbandonato (l’anno scorso) il cantiere. Il Comune ha anche approvato un ordine del giorno (inviato al Ministero delle infrastrutture, titolare dell’appalto e proprietario dell’opera) per sollecitare la conclusione delle opere. Sempre nel 2012 abbiamo sollecitato un’interrogazione parlamentare presentata dalla Senatrice Pignedoli volta a sbloccare la situazione. Sarà sufficiente andare nella sezione “cerca” di questo sito, digitare “caserma forestale” per trovare i documenti. Per amore di verità però vorrei comunicare quanto segue: da tre mesi a questa parte i lavori sono ripresi e sono attualmente in corso. La parte esterna è conclusa, all’interno sono in corso di realizzazione i controsoffitti, gli impianti (praticamente conclusi), sono stati realizzati intonaci e tinteggi ed entro il mese di febbraio l’interno sarà concluso. Almeno così ci è stato riferito dal capo cantiere in un incontro che abbiamo avuto ieri l’altro. Resta il problema delle sistemazioni esterne e cortilive dove però, grazie all’impegno del Comandante provinciale del Corpo forestale Dott. Menia, ci è stato assicurato che con uno stanziamento del Ministero di circa 200 mila euro saranno realizzate nel corso del 2014. I primi a denunciare le lentezze e i ritardi siamo stati noi nel 2012. Ci fa piacere che il signor Benassi condivida le nostre preoccupazioni. E’ meno comprensibile alzare i toni della polemica proprio adesso che da qualche mese il cantiere è di nuovo attivo e con diversi operai (che come sanno tutti i cittadini di Busana) anche oggi, mentre scrivo, stanno lavorando! Vorrei poi ricordare al Signor Benassi che non è vero (anzi è falso) che l’opera sia iniziata con tagli del nastro o inaugurazioni, che non ci sono mai state e fino a che non sarà agibile e funzionante non ci saranno! Nè tanto meno corrisponde al vero che il sottoscritto abbia fatto promesse non mantenute (quali promesse?) se non comunicare l’anno scorso che i lavori erano ripresi come effettivamente accaduto. Il Comune, il Sindaco e il Consiglio comunale hanno protestato quando – a nostro parere – era ora di protestare, abbiamo sempre puntualmente comunicato quanto stava accadendo e per quanto ci è possibile cerchiamo di monitorare l’avanzamento di un’opera importante sulla quale però non abbiamo alcuna competenza diretta (appalto, proprietà, direzione lavori ecc. sono dello Stato!). Certo non siamo soddisfatti del fatto che un’opera iniziata nel 2008 non sia ancora conclusa e posso garantire che se l’appalto fosse stato gestito dal Comune lo sarebbe stata. Oggi però, ripeto, nonostante le lungaggini e i contenziosi del passato, ci sono gli operai al lavoro! Un saluto cordiale.
(Alessandro Govi)
Obiettività. Non è il sindaco di Busana da additare come responsabile di questo, è necessario informarsi bene prima di dare un colpevole all’opinione pubblica. Chi ha permesso la costruzione dell’edificio ad una ditta distante 5/600 km? Questa è la sostanza, questa la responsabilità; se una ditta non esegue un lavoro entro i tempi stabiliti dovrebbe di norma pagare una penale, ma siamo in Italia, al posto delle penali in Italia (con una spallata) si sono fatte largo le tangenti. Evviva.
(Adrianox)