Sempre più spesso artisti della montagna valicano l’Appennino per approdare, con le loro opere, a nuovi lidi. Come il castelnovese Gianpaolo Marchesi, che, in questi giorni, è stato presente con quattro affreschi a “Falling Florence”, mostra collettiva ospitata, dal 18 al 28 novembre passati, nella prestigiosa galleria “Merlino”, in via delle Vecchie carceri, a Firenze.
Diciotto gli artisti da tutt’Italia selezionati dalla critica d’arte Marina Volpi e riuniti in uno spazio espositivo ricavato all’interno dell'ex penitenziario “Le Murate”, un enorme fabbricato quattrocentesco trasformato in fervente polo artistico e culturale dal Comune.
Ingegnere e professore di educazione tecnica all’Istituto comprensivo di Castelnovo ne' Monti, 59 anni, appassionato di pittura, fotografia e musica, Marchesi ha iniziato come autodidatta e, unico in provincia, da qualche anno si dedica all’antica tecnica dell’affresco, da lui ingegnosamente rivisitata per poter mostrare le sue creazioni.
“Ho iniziato a dipingere a olio a 13 anni – racconta – vinsi un premio, a pari merito con mio fratello gemello, al VII concorso nazionale ‘Appennino reggiano’. La pittura è stata sempre una delle mie passioni. Da alcuni anni, invece, utilizzo la tecnica dell'affresco, che mi permette di esprimere al meglio le mie emozioni”.
Il suo primo affresco lo ha eseguito su parete, colorando l’intonaco fresco “come da tradizione classica”. “Avevo intonacato tutta la mia casa – ricorda – e dopo tanta fatica, al piano di sotto, mi sono sbizzarrito realizzando un quadro, un affresco su muro”.
Ma per trasportare ed esporre le sue opere ha dovuto ideare un escamotage.
“Sono passato a dipingere intonaci freschi su tavelle laterizie – rivela – ma il peso era eccessivo. Allora ho pensato di mettere l'intonaco su un multistrato in legno compensato indeformabile, incollando e graffettando prima una retina reggintonaco, come quelle usate dai muratori”.
Vincitore di diversi premi e presente in molte mostre in diverse città italiane, alcuni anni fa anche alla Biennale di Venezia, nel 2012 Marchesi ha partecipato alla collettiva "Omaggio a Giorgio Morandi", presso la nota galleria di Bologna "Wikiarte", e alla collettiva "Volatili", presso il laboratorio artistico modenese "GioiosaMenteArte". Inoltre è arrivato finalista al concorso internazionale Art prize "Premio primal energy 2012" di Orbetello (GR), cui ha fatto seguito l’esposizione presso la "Polveriera Guzman", da dicembre a gennaio 2013. Lo scorso agosto, invece, la "Darkness art gallery" di Castelnovo lo ha visto protagonista di una personale.
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Effettivamente da un po’ di tempo gli artisti della nostra montagna cercano fama anche al di là dei confini appenninici ed è con piacere che vengo a conoscenza, tramite la vostra redazione, che un altro castelnovese espone a Firenze in questi giorni le sue opere. La pittura ad affresco di Giampaolo Marchesi si rifà, forse, ad una delle più antiche e difficili tecniche dell’arte figurativa. Infatti l’affresco prevede tempestività e chiarezza di concetti in quanto il soggetto va materializzato in un tempo molto breve e senza ripensamenti. Faccio un grosso “in bocca al lupo” all’artista Marchesi.
(Sergio Tagliati)