Nei giorni scorsi il vescovo Massimo Camisasca ha confermato per i prossimi tre anni, con apposito decreto, monsignor Tiziano Ghirelli nelle funzioni di delegato vescovile per i rapporti con gli Organi di tutela statali e con gli Enti locali con riferimento ai beni culturali; l’ambito operativo è quello degli Uffici di Curia e si connota anche per i contatti con gli Uffici della Cei e con gli organismi regionali della Conferenza episcopale dell’Emilia-Romagna.
Durante l’incontro del 30 ottobre scorso con tutti i Soprintendenti interessati al territorio diocesano, il Vescovo ha ribadito l’importanza dell’impegno comune di Chiesa e Stato per la tutela, la conservazione e la promozione dei beni culturali; un impegno che, pur da sponde diverse, si qualifica per la volontà condivisa, e sancita da apposite norme, di non disperdere il patrimonio storico-artistico che abbiamo ereditato; monsignor Camisasca ha definito gli operatori del settore “cavalieri dell’eternità”.
Il Vescovo, nel provvedimento con il quale ha delegato monsignor Ghirelli, ha sottolineato l’importanza“dell’accompagnamento agli enti e alle parrocchie della Diocesi e ai rispettivi rappresentanti, ciò in conformità alle intese intercorse tra la C.E.I. e lo Stato Italiano. Tutto questo con quello spirito di servizio che connota l’attività della Curia Diocesana quale insieme di Uffici in aiuto al Vescovo per il bene della Diocesi”.
L’accompagnamento di persone e di comunità in questo ambito è stato, e dovrà dunque essere sempre più, elemento caratterizzante dell’Ufficio beni culturali; ciò anche con l’ausilio di professionisti del settore che, specie nell’attuale fase del post-terremoto, assicurano un contributo qualificato nel recupero del patrimonio ferito.