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Ancora scorrerie nei nostri rifugi montani

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Riceviamo e pubblichiamo il seguente contributo, ricordando il recente altro caso del Bottaccio.

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Due anni or sono, in località Ghiaccioni ai piedi dell’Alpe di Succiso, la vecchia capanna dei pastori  in stato di totale degrado, grazie al contributo finanziario del Cai-Sezione di Castelnovo ne’ Monti, del Consorzio Alpe di Succiso e dell’Uso civico di Succiso, era stata ricostruita in sasso, sotto forma di rifugio-bivacco.

Chi ha avuto la possibilità di compiere escursioni fino ai Ghiaccioni ha potuto ammirare il grande lavoro, svolto nel totale rispetto dell’ambiente, dei volontari di Succiso, che dedicando il loro tempo libero (gratuitamente) hanno realizzato un’opera da tutti considerata molto importante, non solo per le sue caratteristiche strutturali ma anche per l’uso che questa struttura rappresenta in  caso di bisogno per gli escursionisti,  specie in caso di cattivo tempo.

I volontari di Succiso per dare ulteriore conforto a chi si trova ai Ghiaccioni hanno ritenuto opportuno realizzare all’esterno del bivacco-rifugio una fontana e un barbecue, lavori in fase di ultimazione.

Il bivacco-rifugio è stato fornito di tutte quelle attrezzature minime indispensabili al fine di consentire a chi si trova al bivacco medesimo di poter “sopravvivere” nel migliore dei modi.

Ho sentito il dovere di fare queste succinte considerazioni in quanto quello che è successo due settimane fa al bivacco-rifugio dei Ghiaccioni mi ha lasciato senza parole. I volontari di Succiso che si erano recati ai Ghiaccioni per continuare nel lavoro di ultimazione della fontana hanno scoperto che non solo il bivacco era in condizioni di pulizia molto precarie, ma erano anche sparite alcune attrezzature, tra cui una motosega, che era stata portata da un volontario di Succiso allo scopo di consentire il taglio di legna da usare nella stufa.

E’ evidente che quanto avvenuto lo considero un atto di una gravità assoluta. Che esso sia  opera di una o più persone non toglie niente al disgusto per un comportamento che considero squallido e vergognoso. Non merita nessun rispetto chi lo ha compiuto. Auspico solo che certe persone non tornino mai più nel territorio di Succiso.

E’ altresì chiaro che quanto è successo può avere conseguenze nell’uso del rifugio. Credo che una seria riflessione sul suo utilizzo sia necessaria, non escludendo l’utilizzo del rifugio previo l’uso della chiave ed il pagamento di un ticket.

Se l’unica soluzione per preservare il rifugio da  atti gravi, come quello successo due settimane fa, è regolamentarne l’utilizzo, credo ne possa valere la pena.

(Oreste Torri, presidente del Consorzio Alpe di Succiso)

8 COMMENTS

  1. Un grosso grazie per tutto il lavoro e l’impegno per sistemare e manutenere quella struttura. In quella non sono ancora stato, ma so quanto possa essere utile trovare punti di appoggio in alta montagna. Quando poi sono strutture recuperate dalla storia viva di un luogo e non solo di freddo metallo anche il cuore ne gioisce. Una grossa tristezza per quanto accaduto, il dispiacere maggiore è non poter “ringraziare” i colpevoli.

    (Stefano)

    • Firma - stefano
  2. Sono un frequentatore continuo della montagna e del nostro Appennino in particolare, con ogni tempo ed in ogni stagione, ho sempre pensato che chi frequenta ed ama la montagna come me sia gente particolare e un po’ speciale, gente con una educazione ed un rispetto, per le persone, le cose e l’ambiente, totale. Leggendo quello che è successo ai Ghiaccioni, avendo visto i cartelli segnaletici dei sentieri abbattuti e il degrado di altri rifugi (vedi bottaccio il Santa Maria Maddalena sotto il Ventasso, per fare quache esempio), non riesco a capire quale sia lo scopo di danneggiare e rendere quasi non utilizzabili queste strutture, raggiungibili dopo qualche ora di cammino, se non il semplice gusto di fare vandalismo. Saluti.

    (Claudio Bertozzi)

    • Firma - ClaudioBertozzi
  3. Una cosa è il vandalismo, altra sono i furti; in zona ad esempio sono almeno quattro volte che entrano nel rifugio Sarzana e rubano, in questo caso poca attrezzatura e molti alimentari, il gestore è molto abbattuto. Quindi, in sostanza, chiudere il bivacco serve a poco, il Sarzana è sempre stato chiuso. Non dovrebbe essere difficile individuare i colpevoli, se in altri casi abbastanza simili in passato tutti sapevano in pochi giorni nomi cognomi e segno zodiacale… il problema è denunciare e far fare indagini o no? Non è un rebus da poco, considerando tutto l’intreccio, residenti, imprenditori, colpevoli…

    (Daniele Canossini)

    • Firma - Daniele Canossini
  4. Ultimamente stanno accadendo tristissimi episodi che riguardano le strutture attrezzate per ospitare persone che intendano trascorrere periodi in relax nelle nostre montagne. Vedi Bivacco, Bottaccio, S. Maria Maddalena, Rifugio città di Sarzana, e per ultimo in ordine di tempo anche il bivacco Ghiaccioni. Rinnovo la mia speranza che questi individui che si sono divertiti a danneggiarle si trovino in condizioni tali da dover utilizzare le strutture che loro stessi hanno danneggiato. Un ringraziamento ai volontari che hanno contribuito alla creazione di questi ripari.

    (Il Grillo Parlante)

    • Firma - Il Grillo Parlante
  5. Qualche tempo fa trascorsi le ferie in Val d’Aveto in provincia di Genova. Anche là è presente un rifugio, naturalmente è chiuso, le chiavi si possono reperire presso i posti tappa. Quando arrivai (naturalmente ero provvisto delle chiavi), trovai la porta sfondata e parte delle attrezzature mancanti o rovinate. Quindi non credo sia sufficente chiudere a chiave i bivacchi.

    (Il Grillo Parlante)

    • Firma - Il Grillo Parlante