"History in our kitchen", la storia nella nostra cucina, è il titolo del progetto europeo della durata di due anni a cui partecipa l'IIS, l'Istituto di Istruzione Superiore. La prima tappa con gli studenti è stata a Londra dal 19 al 24 novembre. Si sono ritrovati studenti e docenti di dieci nazioni con la consegna di presentare qualcosa che riguardasse la cultura alimentare del proprio paese. Due le scuole emiliane, oltre all'IIS, anche il convitto Corso di Correggio. I nostri alunni selezionati in base al profitto, alla condotta, alla conoscenza della lingua inglese e alla media scolastica sono stati Filippo Lugari e Gessica Campani dell'Istituto Agrario, Daniela Bronzoni e Matteo Borrazzo dell'Alberghiero. Curatore del progetto per l'IIS è il professore Claudio Ligabue. Gli studenti sono stati ospitati dalla scuola primaria Ranelagh dove è stato possibile assistere a qualche lezione. La scuola dell'infanzia e primaria situata nella periferia del quartiere di Stratford a nord est di Londra, vanta una popolazione di alunni provenienti da 50 culture e paesi diversi. Lo spirito della scuola è inclusivo, e conferma l'espressione che si usa per definire Londra: Melting Pot, la fusione di culture diverse che coesistono con accettazione e rispetto. La scuola di Ranelagh ha poi organizzato una festa con assaggi di cibi delle varie etnie facendo incontrare gli studenti con le varie culture attraverso piatti cucinati dai genitori di tutto il mondo. Gli alunni dell'IIS hanno illustrato in inglese la ricetta dei tortelli di zucca, preparati e cucinati nelle ore di cucina. E gli studenti dell'Agrario hanno presentato la lavorazione del prosciutto di Parma. Un'esperienza dall'alto valore formativo e conoscitivo. Dopo il primo meeting a Samsun, Turchia, Londra è stata la seconda tappa del progetto. La prossima sara una scuola ungherese. Seguiranno poi tappe in Romania e Spagna. Il prossimo anno Repubblica Ceca, Bulgaria, Croazia, Grecia, e Italia. In un mondo dove ci si sposta e ci si mescola sempre di più ben vengano queste opportunità di contaminazioni culturali. Si aprono le menti e si preparano le nuove generazioni a essere cittadini del mondo.
Alcune immagini della scuola di Ranelagh