La Provincia di Reggio Emilia, con ordinanza emessa oggi su richiesta in tal senso dell'Ambito territoriale di caccia (Atc) RE4 Montagna, ha deciso di sospendere l'attività venatoria per tutelare la fauna cacciabile nelle giornate di sabato 23 e domenica 24 novembre 2013 in tutto il territorio dell'Atc Montagna.
Viene fatto salvo il prelievo venatorio degli ungulati che comunque rimane sottoposto al divieto imposto dalla Legge 157/92 che vieta la caccia sui terreni in tutto o in parte coperti di neve.
Questione molto interessante, in ordine alla quale ho chiesto chiarimenti al dott. Gualerzi, comandante la Polizia provinciale di Reggio Emilia. A mio avviso è sbagliato affermare che la caccia è vietata su terreni in parte coperti di neve; a me risulta sia consentita l’attività venatoria anche se il terreno è innevato purchè almeno il 50% della superficie cacciabile sia scoperta. In ogni caso è strano che io possa domattina (sempre che il terreno della mia area sia almeno per il 50% scoperto!) andare a caccia al cervo, mentre il cacciatore di beccacce Mario Rossi non può andare a caccia in quella stessa zona, né il sig. Giuseppe Neri alla lepre, né il sig. Aldo Bianchi a fagiani. Stesso veto, immagino, per chi cacciasse tordi da appostamento fisso. Per questo aspetto, a mio avviso discriminatorio, non condivido questa ordinanza in linea di principio, in attesa di esaminarla più approfonditamente, nel dettaglio. Resta inteso che in caso di nevicate copiose, tutte le attività venatorie sono bloccate, senza per questo predisporre specifiche ordinanze!
(Umberto Gianferrari, commissario straordinario Caccia Pesca Ambiente)
Se davvero esiste, si tratta di un’ordinanza del tutto inutile e priva di efficacia, nel caso sia ispirata dal solo vincolo imposto dall’art. 21, comma 1, lett. m) della Legge 157/92 ovvero dall’art. 60, comma 1, lett. c) della L.R. 8/94, cioè nel divieto di caccia su terreni in tutto o per la maggior parte coperti di neve. In effetti da una parte risulta superfluo, se non ridicolo, adottare un provvedimento amministrativo per stabilire un divieto già imposto dalla legge (sarebbe come emanare un’ordinanza per proibire di passare con il semaforo rosso) e dall’altra, ammessa per assurdo la fondatezza dell’atto, pensare che il medesimo abbia qualche valore in mancanza della notificazione di legge ai diretti interessati. Se poi non dovessero sussistere a supporto del provvedimento ulteriori e diverse motivazioni, espresse peraltro da soggetti qualificati, allora potrebbe addirittura essere ipotizzato un abuso d’ufficio da parte del soggetto firmatario.
(Enzo Vallisneri)
Scusate, ma se poi non nevica, vi pare una ordinanza legittima? Siamo all’assurdo che si chiude la caccia solo su indicazioni preventive. Siamo la categoria più vessata, salvo poi non schifarsi dei nostri soldi.
(Loredano da Bologna)
Condivido appieno quanto commentato. L’assurdo, ad esempio, è immaginare il cacciatore di beccacce di Febbio, dove sono caduti 50 cm di neve, cui viene improvvisamente vietato di andare a caccia sempre nella sua zona (ATC4) nel territorio di Villa Minozzo o Vetto, completamente privo di neve, fino a sabato!
(Cinofilo beccacciaio di Febbio)