REGGIO EMILIA (21 novembre 2013) – Sono raddoppiate, a Reggio Emilia, due fasce sociali: quelle dei poveri e quella dei ricchi. Soprattutto con la crisi “i pensionati reggiani ora siano al centro del dibattito della società reggiana in un lavoro tra le generazioni”. E’ l’appello siglato all’unanimità da un affollatissimo Consiglio generale Fnp Cisl di Reggio Emilia.
“E per questo la Fnp Cisl di Reggio Emilia si propone di coinvolgere i giovani nell’attività sindacale. Inserimenti di forze nuove anche per potenziare i servizi e le attività di sensibilizzazione. Sconcertante è il teatro della politica incapace di affrontare la crisi economica, occupazionale e a rilanciare la ripresa – ha denunciato Luciano Semper, nuovo segretario della Fnp Cisl di Reggio Emilia -. Rilanciamo le nostre proposte che sono quelle della lotta all’evasione fiscale, una proposta ‘shock’ sulla fiscalità, il ripristino dei meccanismi di indicizzazione delle pensioni esistenti prima dell’entrata in vigore del Dl 201 del 2011, il ripristino dei fondi per la non autosufficienza, gli incentivi all’occupazione giovanile, l’attenzione alle famiglie numerose, il tema della sanità, la lotta alla povertà (ricordo che la maggioranza dei pensionati versa in questo stato) è quanto chiediamo. E’ troppa la povertà tra i pensionati reggiani e che come sindacato denunciamo”. “Sul tema dei bilanci comunali – ha ricordato Semper – è un nostro diritto sapere dove sono le risorse e come saranno impegnate, ma prima che le scelte siano fatte. Diciamo no a chi ci vuole chiudere le porte”.
Le parole di Semper hanno trovato risconto nel dibattito moderato da Angelo Sottili.
Accoglienza, formazione e attività di proselitismo tra i punti citati dal sindacalista Marino Favali. Mentre per Pietro Ferrari “occorre ritrovare il tempo per sapere fare le riforme rapidamente troppo ferme da anni e non solo annunciarle! Cercare le risorse dove ci sono (evasione, spreco, pensionati che hanno troppo...). E una proposta anche sulla riforma del tema della denuncia dei redditi, anomalo il fatto che debba essere il pensionato a fare la denuncia quando già lo Stato ha tutti i suoi dati”.
Giusy Bottazzi ha esposto il programma formativo Fnp-Cisl 2014 per giungere a offrire competenze sulla relazione, la qualità e l’efficacia in particolare sugli interventi locali nei Comuni, la presenza nei territori e le informazioni di primo livello agli utenti (politica organizzativa – pensioni e patronato; prestazioni su invalidità civile; sostegno del reddito), la campagna fiscale 2014.
Michele Del Fabbro, della segreteria Cisl di Reggio Emilia ha ricordando come “non è ancora adeguato il tema delle pensioni e del lavoro al centro della discussione sociale del paese. Ecco il passaggio culturale da compiere”. Arturo Bonaccorsi ha ricordato come la giornata dell’intergenrazionalità possa diventare una iniziativa a livello nazionale. (G.A.)
Nel corso della giornata è state eletta anche la nuova responsabile per il Coordinamento donne della Fnp Cisl di Reggio Emilia: il Consiglio provinciale ha eletto all’unanimità la figura di Doris Salardi, di Guastalla, che nel suo intervento si è impegnata a lavorare su “demenza senile, amministratori di sostegno, non autosufficienza, Alzheimer e momenti comuni”.
“Viviamo un momento particolarmente difficile dove il Dio denaro rischia di essere il motore delle scelte di una società. Una società dove sono raddoppiate due categorie: i ricchi e i poveri. Una condizione cui ci opponiamo e nella quale dobbiamo sapere stare uniti e all’insegna dell’equità” ha concluso il segretario regionale Loris Cavalletti. E con riferimento al dibattito attuale “No a un salario per tutti, sì a un lavoro per tutti!”.
Intanto i pensionati Cisl svolgeranno una ricerca per cercare di capire se effettivamente il sistema parlamentare costerà 7 milioni di euro in più a causa dei costi delle pensioni degli ex parlamentari.
NON AUTOSUFFICIENZA
“Ricorso contro la decisione della Commissione Europea”
Lidia Giombini, della segreteria Fnp Cisl Emilia-Romagna ha ricordato come: “in momenti difficili o si è assieme o si perdono dei pezzetti. Ecco la nostra forza. Mancanza di equità tra le pensioni: chiedere molto a chi ha poco, è una contraddizione che non ci stanchiamo di segnalare. Razionalizzazione delle spese nella sanità per sostenere le famiglie nella domiciliarità. Risorse per chi ha poco. Concertazione anche a livello comunale per fare leva anche sulle piccole cose, dato che il debito pubblico non ci consente di fare altro. Detassazione per le fasce deboli. E fermarsi per i fenomeni di maltrattamento delle donne proprio nelle province dove un tempo era forte il femminismo. La Commissione europea ha respinto la raccolta l’iniziativa di Cittadinanza europea della Federazione europea dei sindacati unitari (Ferpa) che prevedeva una raccolta di firme per giungere a una Direttiva europea sulla non autosufficienza, la disabilità e le cure a lungo termine: chiediamo un ricorso della Ferpa contro questa decisione”.
Purtroppo si parla sempre di diritti acquisiti, ma spesso sono “privilegi acquisiti”!
(E. Muzzini)