Diversificata la platea dei partecipanti - erano circa un centinaio le persone presenti - alla manifestazione che si è svolta questa mattina in piazza della Repubblica a Carpineti per dire un chiaro "no" a Poiatica e alla sua discarica. Diversificata quanto a provenienze - toanesi, villaminozzesi, casinesi, castelnovesi, forse i più tiepidi erano proprio i carpinetani; e non mancava neppure un drappello di novellaresi - e pure quanto a composizione politica e sociale, dato che, ad esempio, c'erano membri della maggioranza e anche della minoranza toanese; e non mancava neppure il parroco di Valestra don Villiam Neviani.
"Giovani, anziani, bambini, soprattutto famiglie che hanno gridato con forza la richiesta di chiudere Poiatica al 5° lotto e di sapere le verità nascoste sulla salute e sui rischi ambientali", dicono i due comitati "Ecologicamente" e "Fermare la discarica" che si sono attivate per l'appuntamento odierno.
Fischietti e slogan, taluni irriverenti, urlati per ore, con la speranza che i destinatari dei messaggi, sindaco e amministratori comunali carpinetani, si facessero vedere in piazza. Cosa che non è però accaduta (per inciso, pare che nel mentre si svolgeva la manifestazione, in Comune fosse in corso la celebrazione di un matrimonio).
"Oggi era per noi un giorno comunque di gioia, perché mai così partecipato. Tutti attrezzati di fischietti, megafono e cartelli: ma non era rumore, era un coro comune. Poiatica ha condizionato e condizionerà le nostre vite per altri decenni e ora i cittadini dell’Appennino dicono 'basta'", dicono ancora i comitati.
"Non si può tenere nascosta questa volontà, le nostre preoccupazioni non possono essere ignorate e le nostre aspettative continuamente disattese. In questi giorni il dibattito si è allargato a tante amministrazioni comunali nella stampa e negli incontri pubblici, qualche amministratore dei nostri comuni con coraggio è venuto con noi in piazza, qualcuno è clamorosamente mancato, come l’amministrazione di Carpineti dopo i numerosi inviti durante la mattina".
"Questa manifestazione - secondo i promotori - dimostra che c’è una buona parte della montagna che sta sostenendo il messaggio. Ci è stata fatta una grossa ingiustizia 20 anni fa, non c’è tempo per tergiversare ancora. L’ampliamento non va fatto. Chi ha responsabilità o poteri per dire e fare qualcosa di concreto si ricordi di questa giornata e si metta a lavorare subito per presentare scritti, azioni che onorino questa volontà. La nostra terra è a forte rischio, bisogna agire subito, perché siamo preoccupati, prima che la Regione decida per noi. Questo hanno chiesto le persone che ci hanno messo la faccia oggi e che noi organizzatori ringraziamo infinitamente. Speriamo che ora si cambi direzione e in fretta".
Non è mancato anche un espresso "biglietto" per l'assessore provinciale all'ambiente Mirko Tutino. Eccolo:
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Volevo fare i miei complimenti ai ragazzi dei comitati e un grazie a tutta le gente che come me ha partecipato ieri alla manifestazione, e che non si fermerà qui! I partecipanti erano un po’ di più di 100. E voglio precisare che la signora Montemerli é scesa in piazza…ops, in bar… non per dare risposte a noi cittadini, preoccupatissimi per la nostra montagna, per la nostra salute e per il nostro futuro, ma a prendere un caffè con un’amica! Il sindaco di Toano, alla manifestazione contro l’inceneritore, dopo vari cori si é degnato di scendere in piazza e darci risposte! Probabilmente qualcuno ha qualcosa da nascondere.
(Valentina)
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Dobbiamo ribadire a Valentina che i conteggi di persone, cui è stata prestata particolare attenzione, sono quelli indicati: cento presenze, unità più unità meno. Ma questo non è per sminuire legittimità e valore a una protesta, che rimangono intatti: è solo per corretta informazione.
(red)
Non ho potuto partecipare alla manifestazione e neppure i miei familiari (un nucleo di 7 persone) causa lavoro, ma siamo con voi. Avanti per questa strada con l’obbiettivo della chiusura completa della discarica, potenziando altresì la raccolta differenziata dei rifiuti, anche se i nostri amministratori ci dicono che è più costosa, ma io mi chiedo: perchè in altre parti è diventata fonte di guadagno?
(Flavio Veronesi)
Dopo un Consiglio comunale aperto, una commissione comunale ed avere presentato alla Regione la propria posizione, non so cosa altro possa fare una amministrazione in questo momento. Gli assenti sono ben altri.
(Mattia)
Posso chiedere, senza alcuna polemica, se è possibile ricevere da chi ne dispone, o vedere qui pubblicate, le osservazioni inviate dal Comune di Carpineti alla Regione? Mi sembra che in questa fase sia un documento estremamente importante e varrà la pena verificare se e in quale misura il piano della Regione corrisponderà alle osservazioni del Comune. Grazie.
(SC)
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Se il Comune vorrà farcelo pervenire, volentieri potremo ospitare il documento in questione.
(red)
Forse più che la “propria posizione”, ci si aspettava un’opposizione decisa al fatto di voler continuare a conferire rifiuti da ogni parte della regione a Poiatica. Gli assenti non hanno mai ragione e nemmeno colpe. O decidono gli assenti?
(Antonio Manini)
Considerando che i due comuni contano circa 8.000 persone il parere di un centinaio di abitanti non credo possa avere ragione. Fin che il pattune montano finiva in discarica a Sassuolo nessuno ci pensava a protestare e sensibilizzare per la differenziata su da voi?
(Luca)
Un messaggio per il sindaco Montemerli e per tutti i sindaci e gli amministratori della nostra montagna. I ragazzi dei comitati che in questi mesi e ancora ieri a Carpineti hanno animato la discussione su Poiatica, teniamoceli cari. Sono il nostro futuro, sono il futuro di Carpineti. Hanno scelto di continuare a vivere in montagna, di mettere su famiglia, di fare figli qui. Può darsi che qualche volta abbiano ecceduto o sbagliato i tempi e i modi, ma hanno dimostrato di sapersi impegnare a fondo per obiettivi ed interessi comuni e nelle loro iniziative, anche ieri, ci hanno messo l’anima. Hanno sacrificato tempo, serate, soldi e dobbiamo essere orgogliosi di loro. La montagna ha bisogno di questi ragazzi. Non deludiamoli.
(SC)
Numeri più numeri meno, vorrei cogliere l’occasione per ringraziare tutti coloro che erano presenti e sottolineare l’importanza delle persone. I comitati si stanno impegnando davvero tantissimo per portare avanti questa battaglia, ma a nulla serve se poi non vi è il seguito della gente. Chi crede nell’obiettivo della chiusura di Poiatica deve sostenerli, perchè l’assemblea in Pagoda a marzo e la piazza di sabato mattina a Carpineti contraddicono chi li definiva “4 gatti a far chiacchiere da bar”. L’unione fa la forza, è proprio il caso di ribadirlo e c’è bisogno di tutti, non diamolo mai per scontato!
(Silvia Ibatici)
Che i partecipanti fossero cento o duecento non importa molto, chi c’era ha visto che per essere in montagna ed in particolare a Carpineti eravamo in tanti e c’era gente di ogni età e di idee politiche diverse, uniti per porre l’attenzione su un problema che non è solo di Carpineti ma della montagna intera. Importa e preoccupa molto invece il comportamento di un sindaco, preoccupa per la poca considerazione che ha dimostrato verso persone che ritengono la discarica un problema da risolvere; perché questo comportamento? Per poca considerazione di chi non la pensa come lei, o per mancanza di coraggio o di risposte? A mio parere la seconda ipotesi sarebbe senz’altro più onorevole. Incomprensibile, anche se in parte atteso, il comportamento dell’opposizione: alcuni rappresentanti erano presenti in un angolo della piazza intenti ad osservare i manifestanti, quasi di nascosto, ma con l’opportunismo dei “bravi politici” se ne stavano in disparte in modo da non essere accusati dalla maggioranza dei carpinetani, che “vivono” di discarica, di essere contro, ma pronti a scendere in piazza se la partecipazione alla manifestazione fosse stata molto consistente. Questa è la nostra rappresentanza politica, sindaci attenti e disponibili ai voleri di Iren e del partito, ma che non si concedono alla gente, e opposizioni che non sono nè carne nè pesce. Purtroppo di questa politica non ce ne libereremo tanto facilmente perché, contrariamente ai rifiuti, avete mai visto un politico mandato allo smaltimento? Loro si riciclano tutti e sempre… Forza ragazzi, è una lotta dura ma non arrendiamoci.
(Antonio Manini)
Per rispondere a Mattia. Il comune ha “concesso” un consiglio comunale aperto perchè era tenuto a farlo. La commissione discarica, della quale nessuno conosce funzionalità ed eventuali poteri, ad oggi mi dicono i ragazzi dei comitati non aver portato nè nuove informazioni nè una costruttiva discussione ed attendono il prossimo incontro per eventualmente ricredersi sull’effettiva utilità della stessa. Infine le osservazioni inviate dal comune in Regione non chiedono assolutamente la chiusura al 5° lotto ma danno per scontato si faccia il 6° (quando invece è tutto da decidere ancora!) e auspicano semplicemente sia più limitato il volume rispetto al previsto da Iren. Beh, sinceramente io mi aspettavo di più di quasi niente, Mattia. Se l’amministrazione di Carpineti non tutela il suo territorio (anche se tardi?) lo farà la Regione? Grazie ai ragazzi che ci provano; loro sì, con tutte le loro forze.
(Patty)
Quando parliamo di Poiatica parliamo di una superficie come decine di campi da calcio, dove a decine di metri di profondità sono sommersi i rifiuti urbani dagli anni ’90 quando nemmeno la differenziata si sapeva cosa fosse. E nei rifiuti di ogni casetta e azienda si saranno buttati 20 anni di plastiche, liquidi, acidi, batterie di ogni tipo, solventi, metalli, tutti finiti in questa valle. Davvero pensiamo che il telo che li ripara sotto e la terra che trasuda da sopra resistano a queste sostanze per sempre? Non esistono verifiche sul materiale che viene seppellito nè tantomeno sulla qualità del biostabilizzato di copertura finale (solo l’azienda produttrice fa i controlli, pensate un po’, bisogna essere onesti forte per autodenunciarsi!). Ancora oggi ci sono giorni in cui per uscire bisogna tapparsi il naso e l’aria non accompagna di certo solo l’odore. Nessuna ricerca sui rischi alla salute, anche se non si contano le case in cui non si siano versate lacrime. Sperare tutti i giorni, nel periodo delle piogge, che non tracimino le vasche di percolato o la terra non si muova non è esattamente una condizione di “tutto sotto controllo”. E nonostante tutto questo e altro ancora ancora si guarda ai toni o numeri o alle modalità dei soli che queste cose le denunciano? Questo è togliere l’attenzione dai contenuti e dal problema vero ed è un vecchio stile ormai che ha costellato l’Italia di tanti disastri ambientali. Ovviamente finiti senza colpe nè volti. Armarsi di responsabilità, denunciare, dare il tormento alla Regione e in tutti i tavoli, lavorare giorno e notte per fermare questa ingiustizia con tutti gli strumenti possibili, unirsi ai cittadini. Questo si deve fare. Altro che atti formali per “accontentare” i cittadini.
(Carla)
Per Luca. Nessuno contesta il fatto che a Poiatica si sversino i rifiuti della montagna reggiana. La discarica era nata proprio per questa necessità. Nel corso degli anni in questo impianto sono arrivati, e continuano ad arrivare (ma i controlli, chi li fa?), i rifiuti di mezza Emilia e ora rischiamo di prenderci anche le polveri degli inceneritori emiliani che bruciano i rifiuti del sud Italia. Le sembra una cosa logica? Capisco che c’è chi con i rifiuti fa affari, ma la salute dei nostri figli vale molto di più.
(Remigio)