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“Il sindaco di Ligonchio? Dovrebbe dimettersi”

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"Parole inopportune quelle del sindaco di Ligonchio, riportate dai giornali locali, nei confronti della minoranza. Analizzando il dato relativo all’esito della votazione del Consiglio comunale del 28 ottobre scorso, che tanto 'sconcerto' ha destato agli altri sindaci dell’unione, emerge in modo chiaro e inequivocabile l’assoluta incapacità del primo cittadino di Ligonchio di gestire la propria maggioranza, inutile è il tentativo di scaricare responsabilità su altri".

Sono parole di Franco Baccini, che ci invia una nota. "Se al sindaco Pregreffi negli ultimi giorni è venuta a meno la memoria è opportuno ricordargli che nell’incontro da lui stesso convocato con i consiglieri di minoranza si è ampiamente parlato del problema relativo alla procedura per l’avvio della fusione,  le posizioni sono state spiegate ed esposte in maniera limpida senza mezzi termini, era piuttosto l’opinione di alcuni suoi alleati, per sua stessa ammissione, che destavano forti dubbi sull’esito della votazione,  quindi il dire 'non me lo aspettavo proprio' è inutile sforzo per nascondere proprie responsabilità".

"Forse proprio per quanto avvenuto dovrebbe rassegnare le proprie dimissioni da sindaco e presidente dell’Unione dei comuni dell’alto Appennino reggiano. Ligonchio, definita Cenerentola con i suoi 861 abitanti, ha all’interno dell’Unione eguale peso e rilevanza degli altri comuni e degli altri 3700 abitanti, libertà di esprimere un eventuale anche diverso parere su argomentazione presentate in malo modo. A Ligonchio non si blocca la fusione ma si esprime parere contrario ad una procedura imposta dalla Regione in un momento inopportuno a pochi mesi dal rinnovo di tre consigli comunali su quattro".

"In merito alla mancata assunzione di responsabilità da parte di chi si è espresso in consiglio con voto di astensione - continua Baccini - vorrei solo ricordare che milioni di italiani hanno manifestato la loro contrarietà alla politica e ai politici con una scheda bianca che equivale ad un voto di astensione, caro sindaco concretizzo il mio discorso non rinnegando la politica ma rinnegando le forme di assolutismo che lei pretende. Essendo un grande cultore del latino potrebbe se vuole riportare il significato della parola politica per lei. Le mie dimissioni sono atto di protesta nei confronti di chi come lei, sig. sindaco Pregreffi, crede di potere omologare i pensieri e i destini dei cittadini. Con sofferenza sono costretto a venire a meno al mandato conferitomi dagli elettori di Ligonchio nell’ultima tornata elettorale, in questi anni di partecipazione alla vita politica e sociale del nostro Comune ho profuso l’impegno di cui sono capace nella convinzione di fare servizio utile alle nostre comunità. Colgo l’occasione per ringraziare e salutare quanti in questi anni hanno con me condiviso questa meravigliosa esperienza".

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10 COMMENTS

  1. Nessuno vuole omologare i suoi pensieri, sarebbe come tirarsi una martellata su una mano, chiedere al sindaco di Ligonchio di dimettersi è un atto ostile e privo di ogni senso. Stia tranquillo e sereno, i cittadini di Ligonchio non sentiranno la sua mancanza. Il sindaco di Ligonchio si è sempre comportato in modo esemplare nei suoi confronti, ha sempre ascoltato il suo dissenso, dissenso che lei ha manifestato in ogni circostanza e in ogni Consiglio, infatti nel paese in cui lei vive non ha nessun seguito, anzi, si faccia una domanda, da vicesindaco si è presentato alle elezioni ed ha avuto un misero risultato, scadente, 19 voti!

    (Cittadino di Ligonchio)

    • Firma - CittadinodiLigonchio
  2. Mi sembra ingiusto quello che leggo in questi commenti. Io sono un abitante di Cinquecerri e al di là delle diverse idee politiche credo che far sentire la propria voce sia importante e anche dimostrare il proprio dissenso. Un dissenso che nella popolazione è presente ma che, come sempre, è meglio tacere e fare finta di niente. Non dimentichiamo che siamo in democrazia. Al contrario di quello che leggo qui a me dispiace molto che Franco abbia consegnato le proprie dimissioni.

    (Abitante di Cinquecerri)

    • Firma - Abitante di Cinquecerri
  3. Che tristezza leggere questi commenti firmati che dimostrano una completa mancanza di rispetto nei confronti di una persona, sottolineo persona, essere umano. Certamente le idee di questi cittadini di Ligonchio non sono le stesse del signor Baccini, ma ciò non giustifica questo tipo di troppo facile ironia. Nella società attuale non è certamente un vanto appartenere alla schiera di quelli che hanno un grande seguito. Credo che a Franco Baccini vadano riconosciuti grande impegno, presenza ed onestà che gli meriterebbero comunque la stima di tutti, anche quella degli avversari.

    (Daniela Venturi)

    • Firma - Daniela Venturi
  4. Vorrei rispondere all'”Abitante di Cinquecerri”. E’ giusto che ogni persona abbia le proprie idee, ma il fatto che ha scatenato tutto questo non doveva essere considerato una scelta politica bensì un’opportunità per mantenere quello che avevamo fino al 31-10-2013 (Unione dei comuni), per la fusione dei comuni mi risulta che dovremo aspettare l’esito del referendum. Per la “mancanza di rispetto e facile ironia” che leggo in un altro commento, direi che la mancanza di rispetto è stata usata dal signor Baccini nei confronti del sindaco e la facile ironia… Forse se tutti provassimo a sdrammatizzare con un po’ di ironia le cose potrebbero andare diversamente.

    (Abitante di Ligonchio)

    • Firma - AbitantediLigonchio
  5. Con il suo gesto il signor Franco Baccini ha fatto un gesto di serietà e onestà su come la pensa e in base al mandato che ha ricevuto dai cittadini; purtroppo di Baccini ce ne sono pochi, per altri è più facile agganciarsi al carro del vincitore e rinnegare le proprie ideee. Certi commenti che ho letto dimostrano come la democrazia in Italia sia un miraggio che non raggiungeremo mai; questo è il vero dramma, non la fusione o l’unione.

    (Sergio)

    • Firma - Sergio
  6. Argomento molto interessante per la nostra montagna. Una delusione, su otto interventi solo tre sono firmati; non vedo maturità nell’esporre le proprie idee per poi ritrattarle e capovolgerle quando fa comodo.

    (Pietro Zobbi)

    • Firma - pietrozobbi