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Patate a km 0. ESAURITE!

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Patate a km 0

L'Istituto superiore agrario di Castelnovo ne' Monti, IIS, ha atteso finora per togliere le patate dal campo didattico, sono uscite bellissime patate e in grande quantità. Ora le patate commerciabili sono a pasta gialla varietà Spunta, Origo e Monnalisa.

E' un'attività didattica rivolta a studenti, quindi il ricavato serve sempre a realizzare iniziative della scuola.

La vendita diretta  avviene presso la serra didattica, tutte le mattine dalle 8,30 alle 12,30 e il costo è di 1 € al kg.

Sono sicuramente a km 0 !!

 

8 COMMENTS

  1. Insomma, me lo dici almeno tu Ameya perché le banalissime patate sono diventate un termine “osè”? Stamattina la Deanna ha cercato di spiegarmi le analogie ma non ci ho capito molto, oppure anche lei andava per tentativi. Io personalmente non vedo alcun nesso… Buone le chips, buone le crisps, buone le baked potatoes (solo tu sai che non sono bacate!) e buono anche il pureè, ma quell’altra cosa?! Che ci azzecca? Un saluto.

    (Maria Grazia Consolini)

    • Firma - MariaGraziaConsolini
  2. Apprezzabile iniziativa, però sono un po’ care. Ho ricevuto la mail di avviso e ho appreso che costano 1 euro al chilo. Al mercato le trovo dai 70 centesimi all’euro.
    Proprio perchè a km. 0 dovrebbero costare meno, visto poi che la mano d’opera si suppone siano gli studenti a costo, quello sì, zero, dovrebbero costare pochissimo! In un momento come questo il prezzo poteva (e credo doveva) essere maggiormente appetibile.

    (Cristina)

    • Grazie per il chiarimento ma, sottolineando il periodo di crisi, mi permetto un suggerimento: vendete le patate a 50 centesimi al chilo, chi vuole le paga 1 euro per sostenere la scuola. Scelta per il cliente che può (e spesso deve) risparmiare ma può anche decidere di sostenere il territorio.

      (Cristina)

      • Beh, adesso pretendere di comprare prodotti di qualità a prezzi stracciati é un’assurdità. A maggior ragione, visto che il ricavato serve per sostenere la scuola, il prezzo deve essere più alto. La scuola non é un’azienda commerciale, cara Cristina. Se non le va bene, invece che polemizzare su un’ottima iniziativa, continui a comprare al Discount! Le rendo noto che la grande distribuzione ha prezzi minori, nonostante spese di trasporto e gestione, proprio perché é “grande” quindi guadagna sulle quantità vendute, ma allo stesso modo per mantenere prezzi più bassi necessariamente userà prodotti più scandenti. Il km zero ha meno spese di distribuzione ma più spese di materie prime di qualità e non ha i grandi numeri su cui guadagnare. Si ripassi un po’ di economia. Mi farebbe molto piacere sapere com’è possibile ricevere le email di avviso per queste iniziative. Grazie

        (Alessio)

        • Firma - Alessio