Grande scalpore ha destato la notizia di un altro furto effettuato in quel di Lagrimone, paese dell'Appennino parmense il cui polo produttivo dà da lavorare anche a molti ramisetani. I soliti ignoti hanno zittito tre cani da guardia rifocillandoli con dell’ottimo prosciutto di Parma marchiato doc, riuscendo così a mettere a segno un colpo da quasi 60mila euro. I malviventi, che hanno preso di mira il prosciuttificio "Madureri Giancarlo" di Lagrimone, hanno sottratto circa 600 prosciutti, tutti ottimi Parma, marchiati e custoditi all’interno dei "carton box", le scatole di cartone che contengono dai 70 ai 100 pezzi pronti per la spedizione.
Al danno, poi, s è aggiunta la beffa: i delinquenti, oltre ad aver lasciato aperte alcune celle frigorifere, hanno infatti devastato gli uffici, rotto finestre e scardinato porte, tagliato ed assaggiato prosciutti, rubato coltelli e rotto una pedana che serve a caricare i prosciutti.
In alta Val d'Enza e in alta Val Bardea c'è l'allarme rosso per i continui furti a danno dei salumifici della zona che in pochi mesi hanno visto volatilizzarsi centinaia e centinaia di prosciutti. La caccia è aperta ma dei ladri ancora nessuna traccia.
(Francesco Compari)