Redacon (acronimo che sta per Redazione della Cooperativa Novanta) è un portale online gestito interamente da una redazione e una rete di collaboratori attivi nel mondo dell’informazione che incentrano il proprio interesse e punto di riferimento nel territorio dell’Appennino reggiano e dintorni.
Mi manca da morire, tutte le volte che guardo lì e non c’è più non mi sembra neanche di essere nel Comune di Castelnovo. Per me non era un ecomostro, era, diciamo, un monumento.
(Marco Héctor Fontana)
Potevano recuperarlo per l’essiccazione dell’erba dei contadini!
(Eros Tamburini)
Hai ragione Marco. Nei giorni che tutti dicevano, ecomostro, ecomostro, mi dicevo: ma poveretto, che colpa ha se lo hanno fatto senza le norme di legge e con un forte impatto ambientale? Io quando volevo spiegare a qualcuno come arrivare a Felina, dicevo: “Poche curve dopo la galleria della Croce ti imbatti in una costruzione strana in lontananza che è quasi un monumento storico, vicino c’è la statale che lo costeggia, etc, etc! Poveretto lui!
([email protected])
Sbaglio o era progettato per farci un allevamento di galline?
(Andrea S.)
Era nato come allevamento di polli con la prospettiva di trasformarlo successivamente in albergo o casa vacanze e da qui la struttura particolare. Ricordo che in quel periodo quello dei polli era un mercato fiorente, tanto è vero che, non solo nei capannoni appositi ma anche chi aveva spazio in soffitta oppure nei fienili, qualche gabbia la teneva. Poi con la crisi del mercato la maggior parte di quelle realtà sono fallite e tra questa anche quella di Calcinara e il risultato è stato questa incompiuta. Il resto è storia recente.
(Sergio)
Adesso ne hanno messo un altro: l’antenna! Poi il Comune ci verrà a chiedere la tassa sui servizi, la chieda al proprietario del terreno.
(Anna)
Mi ricordo anche l’abbattimento, qui l’articolo e il video: http://www.redacon.it/2006/05/28/le-immagini-dellabbattimento-dellecomostro-di-felina/. Secondo me il ricordo abbellisce l’ecomostro, quando era su era inguardabile e tutti lo volevano far sparire, ora il ricordo lo abbellisce di sicuro, ma la scelta di rimuoverlo per me è stata giusta.
(Corrado “Cola” Parisoli)
Più che altro mi ricordo il mulino di Calcinara (dell’800?) che è caduto con l’ecomostro. Ci era nata mia nonna!
(Ciri)
Mah, non è certo “bello”. Ma valeva la spesa per tirarlo giù? Come per quello di Canossa… Vallo a raccontare a chi non arriva a fine mese che i problemi sono questi. E’ facile dare la colpa ai “politici”, ma temo che questi la pensino come la media delle persone che li hanno eletti.
(Stefano)
Soliti soldi buttati, non dava fastidio a nessuno. Potevano riasfaltare la strada.
(Anonimo)
Subito dopo avere appreso la notizia dell’abbattimento ho realizzato questo scatto, convinto che sarebbe stato utile ricordare e magari condividere. Concordo con chi dice: il ricordo abbellisce le cose. Va bè, ora non c’è più e penso che sia giusto cosi. L’unico rammarico sono i ruderi del mulino antico, che dalla foto si vedono molto bene. Non c’è rimasto nemmeno un sassolino.
(Gianni Grisanti)